C’è ancora tempo per la presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di dimenticanza. Per il mancato adempimento nei termini si rischia la perdita dei benefici del concordato.
                                    
                                    
                                    
                                     
                                    
                                    
                                     
                                        
                                    
                                     
                                    
                                    
                                    
                                    
                                    
                                    Ultima chiamata per la dichiarazione dei redditi tardiva, ci sono ancora pochi giorni per evitare di perdere questo beneficio. Ecco entro quando si può fare la dichiarazione dei redditi tardiva senza decadere dai vantaggi dell’accordo con il Fisco.
Entro il 31 ottobre 2025 doveva essere trasmessa la dichiarazione dei redditi con il Modello Redditi, tale modello è prevalentemente utilizzato dai titolari di partita IVA e il rischio in caso di omessa presentazione è la decadenza dai vantaggi del Concordato preventivo biennale.
Ecco come evitare di perdere i benefici del concordato preventivo biennale con la dichiarazione dei redditi tardiva ed entro quando deve essere fatta.
Dichiarazione redditi tardiva, entro quando farla per non decadere dal concordato
Il concordato preventivo biennale è disciplinato dal decreto legislativo 13 del 2024. Prevede un accordo tra Fisco e contribuente circa la tassazione/base imponibile da applicare per un biennio.
Questo implica che se nel biennio il contribuente guadagna di più rispetto a quanto preventivato, comunque non trova applicazione una maggiore tassazione, se guadagni e compensi sono inferiori rispetto alla base imponibile il contribuente ha una perdita fiscale perché si pagano comunque le tasse concordate. Affinché non si decada dal beneficio è comunque necessario seguire tutti gli adempimenti e tra questi vi è la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Molti contribuenti possono essere indotti a pensare che, considerato che i tributi da versare non sono calcolati sugli effettivi guadagni, non presentare la dichiarazione dei redditi possa essere in un certo senso tollerato o comunque un inadempimento inferiore.
Non è invece così, ecco perché chi non ha provveduto a inviare la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre deve provvedere nell’ulteriore termine previsto per la presentazione tardiva, cioè entro il 29 gennaio 2026, 90 giorni dalla scadenza. In seguito la dichiarazione dei redditi si considera omessa e aumentano le sanzioni, ma soprattutto si decade dai benefici del concordato.
Dichiarazione tardiva e concordato preventivo biennale
L’articolo 22, comma 1 del Decreto 13 del 2024 dispone che il concordato cessa di produrre effetti nel caso in cui in seguito ad accertamenti risultino attività non dichiarate. Il successivo comma 2 prevede la decadenza nel caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione IRAP (anche questa scaduta il 31 ottobre 2025).
Per chi ha dimenticato questo importante appuntamento, c’è un’ultima possibilità, cioè la presentazione tardiva della dichiarazione, infatti, l’articolo 2 comma 7 del DPR 322 del 1998 prevede che siano considerate valide le dichiarazioni presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine anche se sono applicate delle sanzioni. Accedendo al ravvedimento operoso le sanzioni possono comunque essere ridotte.
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