Con la domanda di elettricità in forte crescita, gli USA rischiano di sabotare la propria transizione energetica: la “Big, Beautiful Bill” di Trump taglia fondi cruciali alle rinnovabili.
L’economia statunitense è alimentata da un fatto dominante: ha bisogno di molta più energia. Dopo due decenni di domanda stagnante, l’elettricità è tornata al centro della scena, spinta dall’inarrestabile avanzata dell’intelligenza artificiale, dai veicoli elettrici, dalla robotica industriale e dalla crescente elettrificazione di trasporti e fabbriche.
Secondo la National Electrical Manufacturers Association, la richiesta di elettricità negli Stati Uniti cresce di circa il 2% l’anno e si prevede che aumenterà del 50% entro il 2050. Per affrontare questa nuova realtà, le utility energetiche statunitensi investiranno 212 miliardi di dollari nel 2025, un balzo del 50% rispetto al 2022, secondo S&P Global.
Finora, questo boom è stato reso possibile anche grazie all’Inflation Reduction Act del 2022, fortemente voluto da Joe Biden, che ha incentivato la costruzione di impianti a zero emissioni, batterie, pannelli solari e turbine eoliche con crediti d’imposta e sussidi diretti. I risultati sono stati evidenti: una rinascita manifatturiera, cinque volte superiore rispetto agli anni precedenti, con 33 miliardi di dollari all’anno investiti nel settore delle tecnologie verdi. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA