Emergenza gas: Iva al 5% non salverà i condomini da rate extra

Claudia Cervi

7 Settembre 2022 - 12:20

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Gli amministratori di condominio sono pronti a chiedere rate extra per il riscaldamento. L’Iva agevolata al 5% sull’intera bolletta del gas non salverà le famiglie dall’emergenza gas.

Emergenza gas: Iva al 5% non salverà i condomini da rate extra

Gli amministratori di condominio sono pronti a batter cassa prima dell’inverno. Molti condomini dovranno pagare rate extra per riscaldare le proprie case. Serve a ben poco l’aliquota Iva al 5% sull’intera bolletta come tentativo per contenere l’emergenza gas.

Il lavoro del governo è reso ancora più difficile dall’imminenza della scadenza elettorale del 25 settembre, ma entro le prossime settimane arriveranno provvedimenti d’urgenza per mettere una pezza sull’emergenza gas. Il tempo è tiranno per molti condominii italiani alle prese in questi giorni con le chiusure dei conti annuali e al contestuale piano di riparto del preventivo sul consumo di gas per il riscaldamento invernale.

Emergenza gas: società fornitrici pretendono il pagamento anticipato

Mai come quest’anno è difficile fare un preventivo sul costo del gas che alimenta le caldaie. Per questo, le società che erogano le materie prime pretendono il pagamento anticipato sulle forniture di gas ai condominii. Molte hanno già inviato agli amministratori una comunicazione per avvisare che non accetteranno ritardi dei pagamenti. Pena la chiusura della caldaia.
Condexo, società che si occupa di fornire servizi agli amministratori, ha stimato un aumento del 30% della previsione di spesa per il 2023. Per l’Anammi, l’Associazione nazionale amministratori di immobili, l’aumento sarà tra il 35 e il 40% rispetto allo scorso anno, che si somma a un incremento del 10% già realizzato nel corso dell’anno.

Giulio Paoloemilio, referente romano dell’Aiac (l’Associazione italiana amministratori condomìni), sottolinea come già «nel bilancio preventivo 2022 venne previsto un aumento delle spese tra il 10 e il 15% per non arrivare, poi, ad avere una rata di conguaglio troppo alta». Ma la tendenza continua ad essere in salita e questo si tradurrà inevitabilmente in una richiesta di pagamento di rate extra per i condomini.

Emergenza gas: Iva al 5% e azzeramento oneri generali di sistema

Dallo scorso anno il Governo ha destinato risorse per sostenere le famiglie e le imprese contro il l’emergenza gas ed energia. Tra le misure stanziate per il terzo trimestre 2022, Palazzo Chigi ha previsto:

  • l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non di luce e gas;
  • Iva al 5% per le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriale (sull’intera bolletta, come confermato dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 47/E del 6 settembre 2022);
  • potenziamento del bonus sociale luce e gas per i soggetti che rientrano nelle fasce ISEE di 8.000 e 12.000 euro.

Misure insufficienti in vista dell’inverno. Come fronteggiare l’emergenza gas? Per giovedì è atteso il Consiglio dei ministri e la pubblicazione di un nuovo decreto ad hoc.

Emergenza gas: le possibili misure contro il caro bollette

Oltre al Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale presentato dal Ministero della Transizione Ecologica (Mite) che prevede una riduzione dell’utilizzo del gas del 15%, spuntano tra le ipotesi la proroga del credito di imposta sulle bollette delle imprese energivore ma anche la cig per due mesi.
Misure che potrebbero aiutare le imprese nei prossimi mesi, a patto che si trovino i 10 miliardi necessari per la copertura.
Come ha ricordato il ministro dell’Economia Daniele Franco durante il Forum Ambrosetti di Cernobbio, «la possibilità di fiscalizzare l’aumento del costo dell’energia - il 60% in più rispetto al 2021 - trova dei limiti nel nostro bilancio pubblico con il debito molto elevato e i tassi d’interesse tendenzialmente crescenti».

Quali soluzioni per le famiglie che vivono in condominio?
L’Anammi si è rivolta al Governo per chiedere che sia lo Stato a «sostenere le spese di interessi e mancati introiti delle aziende energetiche, in modo tale che non si interrompano le forniture ai condomìni».

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