Elezioni politiche a rischio rinvio? Quando si decide sul ricorso Cappato e cosa può succedere

Stefano Rizzuti

19 Settembre 2022 - 17:43

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La sentenza sul ricorso della lista ’Referendum e Democrazia con Cappato’ arriverà nei prossimi giorni, prima delle elezioni politiche del 25 settembre: cosa può succedere in vista del voto?

Elezioni politiche a rischio rinvio? Quando si decide sul ricorso Cappato e cosa può succedere

Il rischio di rinvio per le elezioni politiche previste per il 25 settembre non è ancora accantonato. Il ricorso presentato dalla lista ’Referendum e Democrazia con Cappato’ chiede la riammissione al voto che comporterebbe uno slittamento delle elezioni, probabilmente a novembre. Il giudice del tribunale civile di Milano, dopo l’udienza, ha deciso di rinviare la decisione che arriverà comunque nei prossimi giorni, entro domenica.

In particolare il giudice della prima sezione civile, Andrea Borrelli, si è riservato sul ricorso depositato il 2 settembre dalla lista guidata da Marco Cappato, dopo l’esclusione dalle elezioni politiche 2022. In particolare il ricorso chiedeva l’emissione di un provvedimento d’urgenza per la riammissione della lista, riconoscendo la validità della firma digitale.

Il governo si era costituito contro l’ammissione della lista. La decisione, dopo l’udienza di oggi, verrà presa dal giudice nei prossimi giorni. Come ricorda Cappato su Twitter, dopo l’udienza si è ora in attesa della sentenza. Cosa potrà succedere nei prossimi giorni e quali sono le ipotesi in caso di accoglimento o meno del ricorso?

Rinvio elezioni, slitta la sentenza

L’udienza di oggi si è tenuta con l’invio di atti scritti delle parti davanti al tribunale civile di Milano. Il ricorso era stato presentato dopo l’esclusione sancita da Corte d’appello e Cassazione per la presentazione delle firme in formato digitale e non cartaceo.

Il giudice si è quindi riservato e la decisione arriverà nei prossimi giorni, comunque prima del voto del 25 settembre. Il governo si era costituito contro l’ammissione della lista anche per evitare un rinvio dello svolgimento delle elezioni con il provvedimento cautelare richiesto dalla lista Cappato.

Il legale della lista, Giovanni Guzzetta, spiega che nel procedimento si è anche chiesto di sollevare, in caso di mancato accoglimento del provvedimento d’urgenza, una questione di “legittimità costituzionale per la palese irragionevolezza del presunto divieto di presentazione in forma elettronica di liste in occasione delle elezioni”. L’idea alla base di questa tesi è che ormai la presentazione delle firme in forma elettronica è ammessa per i referendum e per questo dovrebbe valere lo stesso principio per le elezioni.

Ricorso Cappato, cosa può succedere ora

La decisione del giudice è attesa entro il 25 settembre, secondo quanto trapela da alcune fonti. Il che vuol dire che prima delle elezioni si avrà il responso. Le ipotesi sono due: o un rigetto del ricorso (più probabile) o un accoglimento. Nel primo caso non cambierebbe nulla e gli italiani sarebbero comunque chiamati al voto il 25 settembre senza alcuna differenza. Nel secondo, invece, si dovrebbero rinviare le elezioni politiche, probabilmente a novembre. Anche la lista Cappato, così, avrebbe modo di fare campagna elettorale e si potrebbero rifare tutte le schede elettorali comprendendo anche i candidati riammessi in caso di accoglimento del ricorso.

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