Elezioni, cosa succede se il 4 marzo nevica?

Alessandro Cipolla

3 Marzo 2018 - 12:38

Freddo e neve su gran parte dell’Italia: vediamo come potrebbe influire sulle elezioni politiche del 4 marzo e se è possibile l’ipotesi di un rinvio del voto.

Elezioni, cosa succede se il 4 marzo nevica?

Ci si mette anche Burian adesso ad agitare ancor più le acque in vista delle elezioni politiche di domenica 4 marzo. L’ondata straordinaria di freddo e neve sta imperversando da giorni nel nostro paese.

Cosa potrebbe succedere se domenica l’Italia si dovesse svegliare ricoperta di neve? Vediamo allora come il maltempo potrebbe influire sullo svolgimento e sull’esito di queste elezioni.

È possibile rinviare le elezioni politiche?

Per prima cosa è giusto mettere subito in chiaro l’aspetto più importante: non essendo una partita di calcio o un concerto, non è possibile rinviare lo svolgimento delle elezioni politiche una volta che la data è stata ufficializzata dal Ministero dell’Interno.

Visto che poi mancano poche ore al voto, con gli italiani all’estero che già hanno ricevuto il plico per poter esprimere la propria preferenza, è impossibile che le elezioni possano essere rinviate.

Con il maltempo che si è spostato anche al Sud, il sindaco di Benevento e leader dell’Udeur Clemente Mastella ha rivolto un appello al Presidente Mattarella, chiedendo di considerare l’ipotesi di far votare anche nella giornata di lunedì fino alle ore 14. Invito però che non è stato raccolto per ovvie ragioni organizzative.

Né Burian né qualsiasi altra bufera di neve potrà quindi in qualsiasi modo modificare lo svolgimento del voto. Niente rinvio quindi ma vedremo se l’ipotesi di far votare anche nella mattina di lunedì prenderà piede.

Chi può avvantaggiare la neve?

Se questa ondata di freddo siberiano dovesse durare anche per tutta la giornata di domenica, senza dubbio ci potrebbero essere delle ripercussioni per quanto riguarda quello che sarà il risultato finale.

Per prima cosa a risentirne sarebbe l’affluenza alle urne. Il livello di astensionismo viene già di per sé dato ai massimi storici, ma delle cattive condizioni meteo potrebbero ulteriormente allontanare gli italiani dalle urne.

Soprattutto la popolazione più anziana e chi soltanto all’ultimo momento si potrà mettere in viaggio per raggiungere il proprio seggio elettorale, potrebbe decidere di rimanere a casa. Anche i tanti indecisi o poco interessati alla fine potrebbero essero incentivati a disertare le urne.

Di fronte a questa eventualità, senza dubbio ne risentirebbero maggiormente quei partiti che godono di un ampio sostegno da parte della popolazione più anziana: Forza Italia e Lega. Più in generale quindi, sarebbe il Centrodestra a essere svantaggiato.

Se il maltempo dovesse proseguire, a sorridere potrebbero essere quei partiti dall’impronta più classica come il Partito Democratico o Fratelli d’Italia, che possono contare su una radicata base elettorale.

Anche il Movimento 5 Stelle, Potere al Popolo o CasaPound, avrebbero dei benefici: questi movimenti infatti, anche se molto diversi tra di loro, sono tutti uniti dall’avere un bacino elettorale formato prevalentemente da giovani.

Se Burian dovesse continuare a imperversare, ci potrebbero essere grandi sorprese alle urne: la neve se da un lato allontanerebbe il Centrodestra dalla maggioranza di governo, dall’altro spingerebbe forze politiche emergenti verso il superamento della soglia di sbarramento.

A poche ore dall’apertura dei seggi, tutti i partiti dovranno pensare anche al meteo con la neve che potrebbe essere un’altra variante capace di condizionare l’esito di queste imminenti elezioni politiche.

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