Elezioni amministrative: da Palermo a Genova, ecco i Comuni dove il PD può vincere

Elezioni amministrative 2017: saranno 4 i Comuni capoluogo di Regione e 22 quelli di Provincia chiamati al voto il prossimo 11 giugno, vediamo allora caso per caso dove il Partito Democratico può ambire alla vittoria.

Manca meno di un mese al delicato voto di queste elezioni amministrative 2017. Saranno 1.021 i comuni chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni, per un totale di 9.261.142 italiani che il prossimo 11 giugno andranno a scegliere i loro sindaci e consiglieri comunali.

In tutti i Comuni superiori ai 15.000 abitanti, in caso poi che nessuno dei candidati in lizza dovesse riuscire a raccogliere al primo turno la maggioranza assoluta, il nuovo sindaco verrà eletto tramite un ballottaggio tra i primi due candidati in data domenica 25 giugno.

Con anche le elezioni politiche che appaiono imminenti, queste amministrative rappresentano un importante banco di prova per tutti i partiti. Vediamo allora la situazione del PD nelle principali città che a giugno saranno chiamate al voto.

Elezioni amministrative 2017: l’importanza del voto

Queste elezioni amministrative arrivano proprio nel momento in cui, nell’ottica dell’approvazione della nuova legge elettorale, in Parlamento si è tornati a parlare con insistenza di voto anticipato in autunno.

Ecco dunque che queste amministrative, oltre alla loro importanza territoriale, assumono anche l’ulteriore valenza di prova generale per il voto delle politiche, che comunque anche senza crisi di governo sarebbe in programma per i primi mesi del 2018.

Il centrodestra si presenterà unito in tutte le maggiori città con una prevalenza di candidati leghisti: in caso di una debacle elettorale, Berlusconi potrebbe chiedere un passo indietro a Salvini in ottica della decisione sul premier della coalizione.

Il centrosinistra invece non è riuscito a sanare diverse fratture interne anche a carattere locale, dopo quelle ben note nazionali, con città come La Spezia e Carrara da sempre feudo rosso che potrebbero riservare qualche sorpresa.

Elezioni amministrative 2017: la situazione del PD

Nei 26 Comuni capoluogo di Provincia regna in generale un clima di grande incertezza e di equilibrio. Dovrebbero essere molto poche infatti le città che andranno a eleggere il loro primo cittadino al primo turno, con il ballottaggio che sarà necessario nella maggior parte delle dispute elettorali.

Tra i capoluoghi di Regione, il caso Cassimatis ha fatto parlare a lungo del voto a Genova dove la spaccatura del Movimento 5 Stelle ha messo fuori gioco di fatto i grillini. Il candidato del PD è Gianni Crivello, che al ballottaggio dovrà vedersela con Marco Bucci del centrodestra.

Quello che i sondaggi finora divulgati hanno evidenziato, è un avvincente testa a testa tra i due candidati, con Crivello che proverà a difendere l’amministrazione di una città che da sempre guarda a sinistra.

A Palermo per il centrosinistra c’è Leoluca Orlando, che punta alla vittoria al primo turno visto che nel capoluogo siciliano questa può arrivare anche se si raggiunge solo il 40%. In caso di ballottaggio, la sfida dovrebbe essere con il suo ex compagno di partito Fabrizio Ferrandelli passato ora con il centrodestra.

A L’Aquila il Partito Democratico cercherà di ottenere una nuova vittoria puntando su Americo Di Benedetto, che però difficilmente riuscirà a sfondare al primo turno: quasi sicuro è il ballottaggio contro Pierluigi Biondi del centrodestra.

Situazione opposta a Catanzaro, dove Vincenzo Ciconte sarà lo sfidante di Sergio Abramo che è stato più volte sindaco del capoluogo calabrese negli ultimi anni. La speranza del candidato del PD in questo caso è quella di un ribaltone al ballottaggio.

A Parma invece l’uomo su cui ha puntato il centrosinistra è Paolo Scarpa, che proverà al ballottaggio a sgambettare il sindaco uscente Federico Pizzarotti, che correrà in maniera autonoma dopo lo strappo con il Movimento 5 Stelle.

Situazione molto incerta a Verona, dove il candidato leghista Federico Sboarina è indebolito dalla scesa in campo di Patrizia Bisinella, compagna dell’ormai ex sindaco Flavio Tosi. In questa lotta interna al centrodestra, Orietta Salemi del PD proverà a strappare l’approdo al ballottaggio per poi giocarsi tutte le sue carte.

Altre situazioni molto equilibrate sono quelle di Padova e Lecce, dove centrodestra e centrosinistra si sfideranno con ogni eventualità al ballottaggio: i candidati del Partito Democratico Sergio Giordani e Carlo Salvemini saranno così chiamati a strappare le due città agli avversari di sempre.

Mentre a La Spezia il prescelto del PD Paolo Manfredini punta alla vittoria al primo turno, a Taranto invece il candidato del centrosinistra Rinaldo Melucci si giocherà con Mario Cito l’approdo a un ballottaggio dove il favorito è l’esponente del Movimento 5 Stelle Francesco Nevoli.

Negli altri Comuni, il PD è favorito ad Alessandria, Monza, Lucca, Pistoia, Carrara, Asti, Cuneo e Piacenza. Più incerta la sfida invece a Como, Rieti e Frosinone mentre a Gorizia è il centrodestra a essere dato in grande vantaggio.

La grande frammentazione del centrosinistra a Carrara poi potrebbe portare a un ripetersi di quanto accaduto a Livorno, con il candidato del Movimento 5 Stelle Francesco De Pasquale che al ballottaggio potrebbe beffare Andrea Zanetti, l’uomo su cui ha puntato il PD che da sempre governa nella città toscana.

Infine c’è la città di Trapani, dove le recenti inchieste giudiziarie hanno coinvolto entrambi i candidati del centrodestra. Una situazione questa che potrebbe spianare la strada a Piero Savona per una vittoria del centrosinistra.