È legge il taglio dei parlamentari

Marco Ciotola

08/10/2019

08/10/2019 - 19:26

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553 sì: la Camera dà l’ok definitivo al taglio dei parlamentari

È legge il taglio dei parlamentari

È legge il taglio dei parlamentari. Con 553 sì, 14 no e 2 astenuti la Camera supera agevolmente lo scoglio delle 316 approvazioni della maggioranza assoluta, imposto dal fatto che si fosse di fronte a un disegno di legge costituzionale.

Un plebiscito che da l’ok definitivo a una netta sforbiciata dei parlamentari italiani: da 630 a 400 i deputati e da 315 a 200 i senatori.

A promuovere la riforma fin dall’inizio e ad accoglierla trionfalmente pochi minuti fa, di fronte a numeri di voto inequivocabili, il Movimento 5 stelle, con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha presieduto in aula insieme ai ministri Alfonso Bonafede e Federico D’Incà.

Pronto a esultare anche il leader 5 stelle Luigi Di Maio, che più volte ha presentato il taglio dei parlamentari come un vero e proprio spartiacque per tutte le mosse politiche future.

È legge il taglio dei parlamentari

A Caldo Giuseppe Conte ha parlato di una mossa che riduce i costi della politica e migliora l’efficienza delle istituzioni, inquadrando per questo quella odierna come una “giornata storica”.

Anche per Di Maio si tratta di una “riforma storica”, la vittoria prima di tutto del Movimento 5 stelle e una misura che mette ordine e dà una sforbiciata alla voce costi.

Le dichiarazioni di voto delle scorse ore avevano già presentato un quadro plebiscitario, con uscite quasi tutte favorevoli, da Pd a Lega e con la sola eccezione di +Europa.

I 5 Stelle hanno dato il via al processo di riforma all’interno del governo gialloverde, individuando in più di un’occasione il taglio di 345 parlamentari come mossa necessaria allo sblocco di tutte le altre riforme e operazioni di governo in futuro, oltre che in grado di assicurare una spesa di 100 milioni di euro in meno ogni anno.

Calcoli questi ultimi che hanno portato a inquadrare un risparmio complessivo - da intendersi nell’arco dei cinque anni di un’intera legislatura - pari a 500 milioni di euro.

Cifra che è stata però notevolmente rivista dall’Osservatorio conti pubblici diretto da Carlo Cottarelli, che ha parlato di soli 57 milioni di euro l’anno di risparmio, per un totale di 285 milioni nell’arco di una legislatura.

285 milioni di euro corrisponderebbero a un risparmio dello 0,007% alla voce conti pubblici stando alle stime effettuate da Cottarelli.

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