È legale non pagare i debiti di gioco?

Ilena D’Errico

19 Novembre 2022 - 23:10

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Pagare o meno i debiti di gioco riguarda il profilo legale soltanto in alcuni casi. In tutti gli altri il pagamento non è obbligatorio, perlomeno secondo la legge.

È legale non pagare i debiti di gioco?

Contrarre debiti da gioco non è una circostanza molto remota, anzi molto spesso raggiungono cifre davvero considerevoli. C’è comunque una buona notizia: è legale non pagare debiti da gioco, anche se non sempre.

Tutto ciò che vale per la maggior parte dei debiti non si applica a quelli provenienti dal gioco perché la legge prevede un trattamento differente in base all’origine del debito, distinguendo in particolare fra obbligazioni civili e obbligazioni naturali.

La regola generale è che le obbligazioni civili devono essere necessariamente rispettate, mentre quelle naturali non prevedono alcuna tutela di tipo legale. Il gioco può però rientrare in entrambe le categorie, quindi è indispensabile approfondire.

Le obbligazioni che derivano dal gioco

Il criterio per capire il tipo di obbligazione nascente dal gioco è relativo ai soggetti interessati. Questa distinzione è fondamentale per comprendere non solo l’obbligo legale ma anche la sua ragione.

Le obbligazioni civili, infatti, creano un rapporto giuridico in cui vi è un soggetto debitore e uno creditore. Di conseguenza, il pagamento dei debiti può essere imposto e, in caso di inosservanza, sanzionato.

Al contrario, le obbligazioni naturali non prevedono alcun tipo di vincolo legale e pertanto possono non essere rispettate senza incorrere in alcuna conseguenza giuridica.

In genere, si parla di obbligazioni naturali quando le attività ludiche si svolgono esclusivamente fra soggetti privati, come le scommesse tra amici. In questo caso il vincolo che nasce è di tipo morale ma non giuridico e questo si riflette sulle conseguenze.

Il perdente non è tenuto per legge a pagare quanto promesso e quindi il vincitore non ha alcun mezzo a disposizione per riscuotere la vincita. Le ripercussioni per chi decide di non pagare attengono soltanto allo stesso livello dell’obbligazione, cioè quello morale.

Può succedere ad esempio di litigare con l’altro giocatore e magari anche di essere esclusi da futuri giochi, ma nessuno può obbligare al pagamento. Il discorso è invece diverso se il perdente ha già pagato e, venuto a conoscenza di ciò, richiede la somma indietro. La legge, infatti, stabilisce anche che se un soggetto decide di adempiere all’obbligo sociale e morale dell’obbligazione naturale, non può essere richiesta la restituzione del pagamento.

Allo stesso tempo, può accadere che l’obbligazione sia considerata invalida. Diversamente da quanto avviene per le obbligazioni civili, i requisiti di validità sono:

  • La spontaneità dell’adempimento, non ottenuto esercitando violenza fisica o verbale.
  • La proporzione dell’entità del debito rispetto alle condizioni economiche del pagatore.
  • La capacità naturale del debitore.

Quest’ultimo punto viene a mancare non soltanto nel classico caso dell’ubriachezza ma anche quando il giocatore è affetto da ludopatia o soggetto al gioco compulsivo. Soltanto in mancanza di uno dei requisiti per il debitore sarà quindi possibile richiedere la restituzione della somma.

Questo vale sia per i giochi legali che, a maggior ragione, per quelli illeciti espressamente vietati dal codice Penale, come il gioco d’azzardo non autorizzato.

Quando è obbligatorio pagare i debiti da gioco

Come visto prima, i debiti da gioco che per legge devono essere pagati sono quelli provenienti da obbligazioni civili. Queste ultime sorgono soltanto quando il debito viene contratto con enti pubblici o con le banche.

È il caso delle vincite da lotterie autorizzate, ad esempio, di cui devono essere obbligatoriamente pagate le tasse. In generale, comunque, dai giochi regolati dalla legge sorge un vero e proprio vincolo civile, dunque il pagamento è coercibile.

Per questa ragione, in mancanza di adempimento il debitore può essere sottoposto a sanzioni anche pesanti. Bisogna anche considerare che il regime debitorio è semplificato quando vengono contratti debiti con banche o finanziarie.

La ragione per cui ciò avviene è favorire il processo di riabilitazione del ludopata e allo stesso tempo scoraggiare il gioco eccessivo. Si tratta, infatti, dello stesso motivo per cui la legge stabilisce che il gioco fra privati non costituisca doveri.

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