È legale fare il bagno al mare se c’è la bandiera rossa?

Ilena D’Errico

13 Luglio 2023 - 23:44

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Ecco cosa significa la bandiera rossa in spiaggia e quando è legale fare il bagno al mare secondo la legge.

È legale fare il bagno al mare se c’è la bandiera rossa?

Mai come in questo periodo dell’anno le spiagge sono le mete più gettonate dagli italiani. Cambia la regione, il periodo e la durata della permanenza, a seconda delle possibilità di ognuno, ma di fatto i traffici autostradali dimostrano la voglia di mare. Con questo meteo mutevole sarà capitato di vedere il bagnino issare la bandiera rossa, che senza farsi troppe domande viene percepita come avviso di pericolo.

Non ci si chiede mai, però, cosa significano i colori delle bandiere apposte nelle spiagge e che cosa comportano. È vero che in linea generale il rosso avvisa di un pericolo, ad esempio il mare agitato, ma è comunque legale fare il bagno o si rischia una sanzione?

Bandiera rossa in spiaggia, cosa vuol dire

La bandiera rossa non corrisponde a un divieto, quanto piuttosto a un avvertimento ai bagnanti. Principalmente, la bandiera rossa viene utilizzata per avvertire le persone in spiaggia che le condizioni non sono favorevoli per fare il bagno in mare.

Questo può essere dovuto alle condizioni meteorologiche, ad esempio vento, scarsa visibilità e mare mosso, ma anche all’inquinamento delle acque o al pericolo dato dalla presenza di animali. Quest’ultima, in particolare, potrebbe essere utilizzata spesso quest’anno, non solo per la rinnovata attenzione al tema ma anche per gli avvicinamenti sempre più frequenti di alcuni animali alle coste. La bandiera rossa serve comunque a invitare alla prudenza, infatti viene utilizzata anche per segnalare l’assenza del bagnino dalla postazione.

Come monito alla prudenza, la bandiera rossa vieta di fornire imbarcazioni (ad esempio i pedalò) non idonee alle condizioni meteorologiche.

C’è poi la bandiera gialla, che non rappresenta invece alcun tipo di avviso particolare, ma si limita a segnalare la presenza di forte vento. In questo caso non ci sono correlazioni con la balneazione, ma si invita a tenere chiusi gli ombrelloni e a prevenire eventuali pericoli. Infine, la bandiera bianca indica che le condizioni per fare il bagno in mare sono ottimali e non presentano rischi particolari.

È legale fare il bagno con la bandiera rossa?

La bandiera rossa è un semplice avviso volto alla tutela dei bagnanti che di per sé non implica alcun obbligo o divieto. A ben vedere, infatti, sarebbero troppe le condizioni da regolamentare per limitare il più possibile gli incidenti. Un nuotatore professionista e una persona con problemi di cuore potrebbero mai essere sottoposti agli stessi limiti?

Per questo si rimanda sempre al buon senso individuale e all’uso della prudenza, anche nel rispetto dei rischi che potrebbe affrontare il bagnino per l’eccessiva noncuranza dei balenanti. Proprio a causa dei numerosi incidenti in cui i bagnini hanno perso la vita nelle operazioni di salvataggio è stato più volte proposto di trasformare la bandiera rossa in un vero e proprio divieto di balneazione.

L’operazione però non si è mai conclusa in questo senso, anche perché come detto le condizioni sono troppe ed eccessivamente soggettive. Ne consegue che è legale fare il bagno al mare se c’è la bandiera rossa, seppur non consigliato.

La ragione della bandiera rossa, così come eventuali precauzioni da adottare, possono essere richiesti ai bagnini, opzione sicuramente consigliabile per la sicurezza generale ma non vincolante dal punto di vista legale.

Quando non è legale fare il bagno al mare

Esistono comunque situazioni in cui non è legale fare il bagno al mare, ossia quando esiste un divieto di balneazione emanato da un’ordinanza comunale o dalla Capitaneria di porto. In questo caso, il divieto potrebbe correre in parallelo con la bandiera rossa, ma anche dipendere da situazioni differenti (per esempio la preservazione del territorio naturale e dalla sua fauna).

Il divieto di balneazione deve comunque essere espresso con apposito cartello, indicando esplicitamente il comportamento vietato e i limiti territoriali, e temporali se presenti. Ad esempio, sono diffusi questi divieti in prossimità dei laghi, delle aree protette oppure al mare per quanto riguarda la fascia notturna. La presenza del divieto dà luogo alla sanzione per i trasgressori, anch’essa esplicitata.

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