Una donna di 29 anni guadagna oltre €110.000 all’anno e lavora solo 250 giorni

Ilena D’Errico

24 Novembre 2025 - 20:09

Questa donna ha 29 anni e guadagna più di 110.000 euro all’anno facendo quello che definisce il «lavoro ideale» per sé.

Una donna di 29 anni guadagna oltre €110.000 all’anno e lavora solo 250 giorni

Per trovare ispirazione e migliorare la propria vita, ma anche provare un po’ di invidia costruttiva, non è necessario guardare ai personaggi famosi e alle alte cariche. C’è anche chi, pur conducendo una vita ordinaria e lontana dai riflettori, riesce a ottenere guadagni elevati e lavorare con passione. Persone comuni, che chiaramente non mancano di impegno e preparazione, che riescono a trovare la strada professionale che fa davvero per loro, anche se difficile. Questo è proprio il caso di Amalie Lundstad, che sta facendo il giro del mondo per aver trovato il “lavoro perfetto” a soli 29 anni.

Il lavoro perfetto per lei, s’intende, ma non si può negare che le condizioni sono particolarmente appetibili. La donna norvegese guadagna circa 110.000 euro l’anno lavorando solo 250 giorni, ma soprattutto apprezzando le proprie mansioni. Chiariamoci, 250 giorni annuali corrispondono esattamente alla media di giorni lavorativi in un anno in Italia (per avere un parametro di riferimento) eliminando weekend e festivi.

È quindi l’equivalente di un lavoro che impegna 5 giorni alla settimana, come il classico dal lunedì al venerdì, per quanto la protagonista abbia una diversa organizzazione lavorativa. Si tratta comunque di un aspetto importante da sottolineare visto quando si distacca dalla media e come garantisca alla lavoratrice un buon equilibrio con la vita privata. Attenzione, però, a non cadere nel tranello. Ci sarà infatti un motivo se moltissimi altri giovani, come raccontato da Amalie, hanno rinunciato al posto di lavoro.

Guadagna 110.000 euro l’anno a 29 anni, ecco come

Amalie Lundstad lavora come ingegnere di processo presso una compagnia petrolifera al largo della costa di Bergen da circa 3 anni. Come anticipato questo lavoro le garantisce ottime soddisfazioni, ma non sono certamente regalate. Innanzitutto per essere assunti è necessario avere una laurea in Ingegneria e in genere anche una specializzazione, come quella relativa ai processi industriali. Spesso le compagnie petrolifere hanno requisiti molto selettivi, necessitando di personale qualificato, autonomo e soprattutto affidabile vista la particolarità dell’impiego.

Al di là di questo aspetto, comunque, anche il lavoro ha diversi aspetti impegnativi e faticosi, come qualsiasi altro. Lavorando sulle piattaforme offshore il personale è esposto a molti pericoli e di conseguenza anche a un elevato livello di pressione, per quanto siano applicati degli appositi protocolli. Chi lavora nell’ambito della sicurezza, come Amalie, per esempio, è sempre in coppia con un collega per assicurare un controllo ottimale.

La collaborazione e il lavoro di squadra sono infatti essenziali secondo la lavoratrice, insieme alla precisione. Anche l’organizzazione dell’orario di lavoro non è delle più agiate. I turni vengono distribuiti su periodi di 2 settimane e cominciano la mattina presto o la sera tardi. Oltre a questo bisogna considerare che i lavoratori passano molto tempo lontani da casa e dagli affetti, anche se in compenso possono viaggiare molto e contare su una professione dinamica.

“Nessun giorno è uguale al precedente” secondo Amalie, che però racconta come molte persone rinuncino all’impiego a causa di queste difficoltà. Proprio per questo sulla piattaforma sono presenti anche aree di svago e relax, compresa una palestra e dei simulatori per gli sport, inclusi golf e caccia. Non che il personale abbia troppo tempo libero da dedicare a queste attività ricreative, ma contribuiscono a creare un ambiente lavorativo sereno e accogliente.

Il lavoro offshore comporta dei sacrifici importanti ed è fondamentale che tutto sia organizzato per il meglio, anche perché “è fantastico per chi ama viaggiare e desidera una carriera entusiasmante”. La retribuzione, inoltre, è molto competitiva. La lavoratrice guadagna tra 900.000 e 1,3 milioni di corone norvegesi all’anno (per tenere conto anche dei bonus), quindi pressappoco 110.000 euro.

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# Lavoro

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