Donazione di soldi, quando serve il notaio?

Ilena D’Errico

16 Aprile 2023 - 18:44

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Donazione di soldi, ecco quando serve il notaio con l’atto pubblico e come fare per non sbagliare.

Donazione di soldi, quando serve il notaio?

La donazione di soldi avviene più spesso di quanto si pensi, soprattutto nell’ambito familiare. Si pensi ai nonni che fanno un regalino ai nipoti, dando loro proprio del denaro così che possano acquistarsi quello che vogliono. Anche in questo caso si compie una donazione, del tutto efficace e valida anche se non formalizzata dal notaio. Effettivamente, quasi nessuno penserebbe di rivolgersi al notaio per regalare 50 euro al nipote, applicando intuitivamente il principio di legge che regola le donazioni. Ci sono poi casi più dubbi, oltretutto se la donazione che necessita atto pubblico è stata compiuta diversamente è nulla. Ecco perché è importante sapere come regolarsi e quando per la donazione di soldi serve il notaio.

Quando serve il notaio per donare dei soldi?

La donazione di soldi deve essere formalizzata dal notaio quando si presentano al contempo queste caratteristiche:

  • L’oggetto della donazione supera il modico valore;
  • la donazione avviene in modo diretto.

La donazione indiretta può invece essere eseguita sempre senza l’assistenza notarile, anche se ciò non esenta comunque dalla necessità di rivolgersi al notaio per altri aspetti derivanti dalla donazione. Per fare un esempio, pagando il prezzo al venditore per una casa da intestare al proprio figlio si compie una donazione indiretta. Quest’ultima non dovrà essere compiuta dal notaio, ma il professionista sarà comunque indispensabile per il rogito.

Altrimenti, se la donazione avviene in modo diretto la necessità del notaio dipende dall’importo in questione. Una donazione di denaro può infatti essere fine a sé stessa, è il caso in cui si vogliono donare i soldi in quanto tali e non in riferimento all’acquisto di un bene specifico. La soglia oltre la quale la donazione diretta deve essere formalizzata dal notaio prende il nome di modico valore e, come vedremo, non si tratta di un valore prefissato.

Come calcolare il modico valore della donazione in denaro

La nozione di modico valore fa riferimento alla misura in cui l’importo della donazione provoca un impoverimento del donante, sempre senza escludere dall’analisi anche il valore di mercato oggettivo del bene in questione. Trattando delle donazioni di soldi, il problema di valutazione della donazione non si pone, in quanto il suo importo è palesemente quantificato.

Allo stesso tempo, c’è un secondo parametro soggettivo utile nella valutazione dell’oggetto della donazione, ossia l’arricchimento del donatario, non necessariamente pari all’impoverimento del donante. Questa affermazione potrebbe sembrare controversa, ma si tratta di un meccanismo piuttosto intuitivo da applicare una volta prese in considerazione le condizioni economiche di entrambe le parti.

Facciamo qualche esempio. Se Tizio dona a Caio 10.000 euro, il primo cede 10.000 euro mentre il donatario riceve il medesimo importo. Nonostante ciò, questa variazione (l’uscita per il donante e l’entrata per il donatario) ha molto probabilmente un impatto differente sulle parti coinvolte. Supponendo che Tizio abbia un patrimonio piuttosto elevato, l’aver donato 10.000 euro non dovrebbe apportare un significativo impoverimento. Allo stesso tempo, tuttavia, se Caio non lavora e non ha patrimonio, quei 10.000 euro cambiano notevolmente la sua situazione economica.

L’arricchimento del donatario è comunque un aspetto secondario, a essere determinante è invece il patrimonio del donante in relazione all’importo donato. La questione può risultare ostica e complessa quando si devono donare dei beni mobili diversi dal denaro, il quale invece si presta più facilmente alla valutazione.

Per riportare un caso giurisprudenziale, il tribunale di Roma con una sentenza del 2003 ha riconosciuto il modico valore di una donazione da 50 milioni di lire, a fronte del patrimonio del donante superiore a 1 miliardo di lire. Le alte capacità economiche del donante non sempre sono in grado di giustificare l’alto valore di una donazione, in quanto vi è sempre l’analisi oggettiva dell’importo in questione.

Citando un’altra sentenza, nel dettaglio del tribunale di Ascoli Piceno (2021) la cifra di 340.000 euro è stata considerata superiore rispetto al modico valore, seppur a fronte di un florido patrimonio del donante. Evidentemente, esisteva comunque una certa disparità, che assume maggior rilievo quando si tratta di cifre elevate. In altre parole, è raro che patrimoni ordinari possano giustificare donazioni elevate come quelle dell’esempio.

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