Donazione di soldi ai figli: come evitare rischi col nuovo limite ai contanti 2023

Patrizia Del Pidio

24 Aprile 2023 - 12:48

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La Legge di bilancio 2023 è intervenuta anche sul tetto limite per l’utilizzo dei contanti portandolo a 5.000 euro, limite che si applica anche per le donazioni ai figli.

Donazione di soldi ai figli: come evitare rischi col nuovo limite ai contanti 2023

Dal 1° gennaio 2023 scatta il nuovo limite ai pagamenti in contante grazie ai cambiamenti previsti dalla Legge di Bilancio di quest’anno. Cosa cambia nelle donazioni ai figli? Questo è un quadro importante per i genitori che vogliono regalare soldi ai figli visto che la nuova soglia si applica anche alle situazioni quotidiane, come appunto, quella in cui si danno soldi contanti ai propri figli.

Il rischio per chi viola le regole è duplice: finire sotto l’occhio del Fisco e quindi diventare protagonista di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate, e pagare sanzioni salate.

Vediamo quindi come comportarsi per non rischiare conseguenze spiacevoli col Fisco.

Donazione di soldi ai figli: come evitare rischi col nuovo limite ai contanti

Attualmente il limite per i pagamenti in contante è 5.000 euro. Dal punto di vista pratico significa che tutte le operazioni corrispondenti a un importo superiore a tale soglia dovranno essere effettuate in modalità tracciata.

Il limite, quindi, si applica non solo agli acquisti in generale, o al versamento del compenso a un professionista, per esempio; ma anche alle donazioni verso i figli (o a qualsiasi altro parente/amico).

Quindi, quando i genitori decidono di aiutare economicamente un figlio o semplicemente fargli un regalo, qualora l’importo della somma in donazione dovesse superare i 4.999,99 euro, è bene scegliere una modalità di pagamento tracciabile.

Donazione ai figli: cosa si rischia se si supera il nuovo limite ai contanti

I rischi per chi supera i pagamenti o le donazioni di denaro in contante, oltre i 4.999,99 euro, sono due, e in caso di regalo ai figli le conseguenze riguarderebbero anche la prole.

Infatti, se quei soldi venissero usati per fare un acquisto da parte di un soggetto con reddito basso (o senza reddito, come per esempio un studente), l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere dei chiarimenti. A quel punto, l’unico modo per uscirne ed evitare la sanzione (che va dai 3.000 ai 15.000 euro) sarebbe dimostrare la provenienza di quel pagamento, quindi un regalo da un membro della famiglia. Ma a differenza del bonifico, dimostrare un regalo ricevuto in contanti non è così semplice.

L’Agenzia delle Entrate potrebbe quindi procedere con ulteriori accertamenti fiscali. Ricordiamo infine che il nuovo limite per i contanti non ha nessuna conseguenza sugli importi che si possono prelevare o versare sul proprio conto.

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