Donazione di soldi ai figli, come evitare rischi con il limite ai contanti 2024

Patrizia Del Pidio

20 Giugno 2024 - 16:30

Il limite all’utilizzo dei contanti nel 2024 non è cambiato rispetto all’anno precedente, come influisce questa soglia sulle donazioni ai figli?

Donazione di soldi ai figli, come evitare rischi con il limite ai contanti 2024

Come si evitano rischi nella donazione di soldi ai figli con il limite ai contanti fermo a 5.000 euro? Dal 1° gennaio 2023 il limite di utilizzo dei contanti è passato a 5.000 euro. Questa soglia non è mutata quest’anno e il trasferimento del denaro contante non può eccedere, quindi, i 4.999 euro. Cosa comporta questo nelle donazioni ai figli? Si tratta di una informazione importante per i genitori che vogliono regalare soldi ai figli, visto che la soglia si applica anche alle situazioni quotidiane, come appunto, quella in cui si danno soldi contanti ai propri figli.

Il rischio per chi viola le regole è duplice: finire sotto l’occhio del Fisco e quindi diventare protagonista di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate, e pagare sanzioni salate.

Vediamo quindi come comportarsi per non rischiare conseguenze spiacevoli col Fisco.

Donazione di soldi ai figli: come evitare rischi con il limite ai contanti

Attualmente il limite per i pagamenti in contante è 5.000 euro. Dal punto di vista pratico significa che tutte le operazioni corrispondenti a un importo superiore a tale soglia dovranno essere effettuate in modalità tracciata.

Il limite, quindi, si applica non solo agli acquisti in generale, o al versamento del compenso a un professionista, per esempio; ma anche alle donazioni verso i figli (o a qualsiasi altro parente/amico).

Quindi, quando i genitori decidono di aiutare economicamente un figlio o semplicemente fargli un regalo, qualora l’importo della somma in donazione dovesse superare i 4.999,99 euro, è bene scegliere una modalità di pagamento tracciabile.

Donazione ai figli: cosa si rischia se si supera il nuovo limite ai contanti

I rischi per chi supera i pagamenti o le donazioni di denaro in contante, oltre i 4.999,99 euro ci sono e in caso di regalo ai figli le conseguenze riguarderebbero anche la prole.

Infatti, se quei soldi venissero usati per fare un acquisto da parte di un soggetto con reddito basso (o senza reddito), l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere dei chiarimenti. A quel punto, l’unico modo per uscirne ed evitare la sanzione (che va dai 3.000 ai 15.000 euro) sarebbe dimostrare la provenienza di quel pagamento, quindi un regalo da un membro della famiglia. Ma a differenza del bonifico, dimostrare un regalo ricevuto in contanti non è così semplice. Nel caso dei regali in contanti manca la prova documentale da poter esibire a garanzia di quello che si afferma.

L’Agenzia delle Entrate potrebbe quindi procedere con ulteriori accertamenti fiscali. Meglio sarebbe, se si vuole regalare una somma di denaro ai figli che abbia un importo superiore ai 4.999 euro, procedere con un bonifico. Anche se è vero che il Fisco sicuramente non si accorgerebbe di una regalia in contanti con importo superiore a quello previsto dal limite per il trasferimento a un figlio, però bisogna ricordare che se si regalano soldi alla prole è per far sì che li utilizzi per l’acquisto di qualcosa. Mettere i figli nella condizione di non poter spendere i contanti per paura di un accertamento fiscale potrebbe anche non essere una scelta felice.

Ricordiamo, infine, che il limite per i contanti non ha nessuna conseguenza sugli importi che si possono prelevare o versare sul proprio conto.

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