Donald Trump caccia due alti funzionari: testimoniarono contro di lui

Giovanni De Angelis

8 Febbraio 2020 - 11:57

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Due alti funzionari del Governo americano sono stati licenziati per aver testimoniato contro Donald Trump a novembre

Donald Trump caccia due alti funzionari: testimoniarono contro di lui

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è vendicato nei confronti di chi ha testimoniato contro di lui nel corso delle udienze d’Impeachment: due alti funzionari coinvolti sono stati infatti licenziati. Tra di essi l’ambasciatore americano presso l’Unione Europea.

Donald Trump licenzia ambasciatore in Europa e membro consiglio Sicurezza Nazionale

Diversi analisti oltreoceano si aspettavano una possibile rappresaglia nei confronti di alcuni testimoni ascoltati nel corso delle investigazioni contro l’ex tycoon e sebbene ovviamente si possa parlare di semplici coincidenze, sia l’ambasciatore Gordon Sondland sia il Colonello Alexander Vindman, membro del Consiglio di Sicurezza nazionale e tra i massimi esperti di Ucraina, hanno però il perso il posto, rimossi dal proprio incarico direttamente dall’inquilino della Casa Bianca.

Il combattente veterano che aveva testimoniato in merito alla richiesta di Donald Trump nei confronti dell’Ucraina d’investigare sui rivali politici del presidente, è stato letteralmente scortato fuori dal Campidoglio nella giornata di ieri. A rivelarlo il suo legale, David Pressman, il quale ha condiviso una nota molto chiara a riguardo:

Non vi è nessun dubbio negli americani sul perché il lavoro di questo uomo è finito, perché questo paese ha un uomo in meno in attivo alla Casa bianca. Il colonnello Vindman è stato licenziato per aver detto la verità. Il suo onore e il suo impegno per ciò che è giusto hanno spaventato i potenti.

Licenziamenti che non stupiscono gli analisti

Gordon Sondland è stato in passato anche un forte sostenitore economico della campagna elettorale di Donald Trump ma è senza dubbio caduto in disgrazia in seguito alla sua testimonianza per il processo di Impeachment raccolta lo scorso novembre. Nella stessa egli sosteneva che il presidente degli Stati Uniti avesse ricercato un improprio “quid pro quo” cercando di ottenere dall’Ucraina supporto nelle sue investigazioni politiche.

Donald Trump avrebbe voluto rimuovere subito Sondland dal suo ruolo di ambasciatore presso l’Unione Europea ma gli venne consigliato perlomeno di attendere la fine del processo d’Impeachment. Tra le vittime della reazione del presidente anche il fratello gemello del colonnello, Evgenij Vindman, avvocato del Consiglio di Sicurezza Nazionale licenziato e rimosso dalla Casa Bianca ieri pomeriggio.

Nei giorni scorsi nel partito Repubblicano si era discusso della possibile caduta di questi funzionari ed alcuni politici avevano espresso la loro perplessità relativamente al possibile licenziamento di Alexander Vindman: l’influenza del presidente deve avere avuto la meglio sebbene lo stesso militare avesse raccontato ai colleghi di aver deciso dare le dimissioni dalla propria carica entro il mese di febbraio.

Altri ufficiali che hanno testimoniato contro Donald Trump hanno già lasciato il governo e in diversi sostengono che i licenziamenti da parte del presidente non si fermeranno qui: tra le persone a rischio anche Michael Atkinson, ispettore generale della comunità di Intelligence.

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