Le major di Hollywood accusano Midjourney di violazione del copyright per l’uso delle loro proprietà nei modelli AI. Ecco cosa può succedere agli utenti che generano immagini protette.
Disney e Universal, due tra i più grandi colossi dell’intrattenimento globale, hanno avviato una causa legale contro Midjourney, una delle piattaforme di generazione di immagini AI più diffuse al mondo. Secondo le major, Midjourney avrebbe utilizzato senza autorizzazione le loro opere protette per addestrare i propri algoritmi, consentendo così agli utenti di creare immagini che riproducono fedelmente personaggi iconici come i Simpson, i protagonisti di Star Wars, i Minions e molti altri. La causa, depositata presso il tribunale federale della California, rappresenta il primo grande scontro giudiziario tra Hollywood e una società di intelligenza artificiale, e potrebbe ridefinire i confini della creatività digitale con ricadute dirette anche sugli utenti finali.
L’accusa di Disney e Universal: “Midjourney è una fonte inesauribile di plagio”
La denuncia presentata da Disney e Universal non lascia spazio a interpretazioni: Midjourney viene definita come “l’archetipo del free-rider del copyright e una fonte inesauribile di plagio”. Le aziende sostengono che la piattaforma abbia “saccheggiato” i loro archivi per addestrare i modelli AI, permettendo così la generazione e la distribuzione di immagini che replicano, anche in modo molto fedele, i personaggi e le opere protette dalle due major.
Secondo la documentazione depositata, Midjourney avrebbe ignorato ripetute richieste di cessare l’attività e di implementare misure tecnologiche per impedire la creazione di immagini non autorizzate. Il danno economico stimato è elevatissimo: Disney e Universal chiedono un risarcimento di 150.000 dollari per ogni opera violata, per un totale che potrebbe superare i 20 milioni di dollari, oltre a un’ingiunzione che obblighi Midjourney a bloccare qualsiasi futura violazione. La piattaforma, che conta oltre 21 milioni di utenti e ha generato 300 milioni di dollari di ricavi nel solo 2024, si trova quindi al centro di una battaglia legale che potrebbe avere conseguenze per tutto il settore dell’AI generativa.
Cosa rischiano gli utenti che generano immagini AI con personaggi protetti
La domanda che molti si pongono riguarda i rischi legali per chi utilizza Midjourney (o piattaforme simili) per creare immagini che includono personaggi protetti da copyright. La risposta, al momento, non è univoca ma presenta diversi scenari di rischio.
Secondo alcuni esperti legali, la responsabilità primaria ricade sulla piattaforma che consente la generazione e la distribuzione di contenuti protetti senza autorizzazione. Tuttavia, in casi di utilizzo commerciale delle immagini AI, anche l’utente finale potrebbe essere coinvolto in controversie legali, soprattutto se le immagini vengono pubblicate, vendute o utilizzate per fini promozionali. La legge sul copyright, infatti, prevede la possibilità di azioni legali anche contro chi diffonde o trae profitto da opere derivate non autorizzate.
Un ulteriore elemento di incertezza riguarda la reale titolarità delle immagini create con l’AI. Molte piattaforme, tra cui Midjourney, dichiarano che gli utenti possono utilizzare le immagini per scopi personali o commerciali, ma il diritto d’autore sulle opere originali rimane comunque in capo ai detentori dei diritti. In altre parole, se l’immagine generata riproduce elementi protetti (come personaggi Disney o Universal), anche l’utente potrebbe essere chiamato a rispondere di violazione.
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