Diritto d’autore 2017: cosa cambierà con la riforma SIAE

Vittorio Proietti

13 Febbraio 2017 - 13:25

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Il diritto d’autore nel 2017 si avvia ad una riforma: la SIAE cambierà, ma in cosa? Le direttive europee richiedono una decreto, le Camere sono già a lavoro. Ecco le novità.

Diritto d’autore 2017: cosa cambierà con la riforma SIAE

Il diritto d’autore si avvia ad una riforma, cosa cambierà per la SIAE nel 2017 sarà definito da un decreto attualmente al vaglio delle Camere. La Direttiva Europea 26/2014 dovrà essere recepita, il copyright assumerà tutt’altra forma.

La SIAE, la società di editori e autori che difende il diritto d’autore in Italia, dovrà adeguarsi ai nuovi standard imposti dall’Ue: il copyright non ha le stesse regole in tutti i paesi membri, un’armonizzazione occorreva da tempo.

Cosa cambierà? Sarà prevista una liberalizzazione del diritto d’autore per più stati, inoltre la gestione collettiva del copyright non subirà più il monopolio della SIAE: gli artisti avranno nuove possibilità, soprattutto nella trasmissione online. Vediamo di cosa si tratta.

Diritto d’autore 2017: cosa cambierà con la riforma SIAE

Il diritto d’autore cambierà: la riforma della SIAE comincierà nel 2017. Le Camere stanno lavorando ad un decreto che recepisca la direttiva 2014/26/Ue rinominata «Barnier», che promuove l’armonizzazione legislativa per la tutela degli autori.

La riforma del diritto d’autore si concentrerà in tre punti, il primo dei quali risponderà direttamente al monopolio applicato dalla SIAE sul copyright in Italia; monopolio attruibuto dalla Legge 633/1941 (art. 180), aggiornata con la Legge 248/2000.

La SIAE gestisce il compenso che ogni autore riceve dalla propria opera e lo ripartisce agli autori stessi al netto di una commissione (si stima circa il 15% dell’importo totale). Il monopolio non impedisce la concorrenza, vi sono altre società a protezione del copyright, tuttavia non vi è libera scelta per l’autore.

Diritto d’autore 2017: la riforma cambierà la SIAE

Il diritto d’autore, ad appannaggio esclusivo della SIAE, subirà una riforma più incisiva nella trasmissione extra-nazionale delle opere. La diffusione tramite i canali web è una realtà che sfugge alle logiche dell’attuale legislazione, non adatta ad una logica sovranazionale.

La SIAE e le Camere sembrano orientate verso la creazione di nuove licenze, che sappiano gestire il diritto d’autore anche con i mezzi telematici: Youtube e Dailymotion sono realtà importantissime per la diffusione artistica e necessitano di nuove regole e di trasparenza.

Cosa cambierà per la SIAE in sintesi? La gestione del diritto d’autore nazionale non sarà compromessa ma il piano di liberalizzazione metterà in discussione il suo monopolio. Il copyright deve essere ceduto dall’autore in piena libertà, il monopolio italiano è anacronistico. Tuttavia, occorrerà aspettare notizie più concrete dalle Camere; notizie che non si faranno attendere.

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