Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Sky contro l’assegnazione dei diritti a Mediapro: bando da rifare, senza i soldi delle TV il calcio rischia la paralisi.
Il Tribunale di Milano dà ragione a Sky bloccando l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A a Mediapro. Tutto da rifare quindi con un nuovo bando che dovrà essere effettuato nelle prossime settimane.
Il problema però è che si rischia seriamente che la prossima stagione, che prenderà il via ad agosto, possa iniziare senza che siano stati assegnati i diritti. In sostanza niente Serie A in televisione fino a che non sarà trovato un accordo, con uno stop al campionato di calcio che non sarebbe da escludere senza i soldi delle TV.
Il Tribunale dà ragione a Sky: Tutto da rifare
Dopo una serie di rinvii, alla fine il Tribunale di Milano ha preso la decisione di accogliere l’istanza presentata da Sky rendendo nullo l’accordo fatto tra la Lega di Serie A e gli spagnoli di Mediapro lo scorso febbraio.
Per il giudice Claudio Marangoni “i pacchetti preconfezionati presentati da Mediapro potrebbero di fatto inibire la libertà degli altri operatori sul mercato, che sarebbero costretti a pagare di più per dei servizi televisivi personalizzati”.
Gli spagnoli ora avranno quindici giorni per presentare ricorso, con un collegio giudicante che nel caso si dovrà esprimere nel merito: i tempi quindi rischiano di allungarsi ulteriormente e tra i club comincia a serpeggiare un certo nervosismo.
Se dovrà essere fatto un nuovo bando, come pare essere inevitabile a questo punto, ci potrebbero volere altri mesi per l’assegnazione dei diritti televisivi riguardanti il triennio 2018-2021.
A pochi mesi dall’inizio della prossima stagione, le società al momento non possono contare su un accordo scritto riguardante gli introiti futuri derivanti dalle TV. Senza questi soldi è concreto un rischio di paralisi del pallone nostrano.
Calcio nel caos
Dopo un primo bando andato a vuoto visto che le offerte pervenute non soddisfavano le aspettative, tramite una trattativa privata Mediapro si è aggiudicata l’assegnazione per una cifra totale di un miliardo e cinquanta milioni di euro.
Immediatamente Sky, la grande sconfitta da questo accordo, aveva diffidato la Lega nel procedere in quanto gli spagnoli “pur avendo presentato un’offerta per il bando rivolto esclusivamente agli intermediari indipendenti, non opererebbe come tale ma come un vero e proprio operatore della comunicazione”.
Da qui il ricorso da parte dell’emittente di Murdoch, con il Tribunale di Milano che alla fine ha dato ragione a Sky annullando l’assegnazione e decretando che il bando vada rifatto ancora una volta da capo.
Una doccia fredda questa per la Lega e i club di Serie A. Di fatto come ribadito più volte dal presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, senza i soldi dei diritti TV il nostro massimo campionato non può che fermarsi.
I bilanci dei club infatti dipendono per più della metà delle loro voci in entrata dagli incassi garantiti dalle televisioni. Soprattutto le medio piccole sopravvivono soltanto grazie ai diritti TV, mentre le squadre maggiori avrebbero senza dubbio grossi contraccolpi di bilancio.
La speranza di tutti gli attori in campo è che si possa giungere a un accordo in tempi brevi. Vista la guerra in atto tra carte bollate e diffide, non sembrerebbero esserci però certezze al momento: agosto si avvicina e il pallone nostrano potrebbe anche fermarsi.
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