Diritti TV, quanto incassano le squadre di Serie B?

Alessandro Cipolla

31 Luglio 2018 - 13:27

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I diritti TV sono una voce fondamentale dei bilanci anche in cadetteria: ecco quanto incasserà ogni squadra che prenderà parte al campionato di Serie B.

Diritti TV, quanto incassano le squadre di Serie B?

Dopo l’assegnazione dei diritti TV per quanto riguarda la Serie A, con la fumata bianca che è arrivata dopo il fallimento del primo bando e del successivo accordo con gli spagnoli di Mediapro, anche la Serie B ha trovato la quadratura del suo cerchio.

Con la Rai infatti che si è aggiudicata la trasmissione (in chiaro) dell’anticipo del venerdì, pure in cadetteria adesso si possono tirare le somme in materia di diritti TV: ecco allora quanto incasseranno i club partecipanti al prossimo campionato.

I diritti TV della Serie B

Dopo essersi legata a lungo con Sky, quest’anno arriverà una piccola rivoluzione per la Serie B in materia di diritti TV. Ad aggiudicarsi l’intero pacchetto è stato infatti Perform, che così trasmetterà gli incontri tramite la piattaforma web Dazn per le prossime tre stagioni.

Oltre alla stagione regolare, Perform ha acquisito i diritti anche per trasmettere tutti gli incontri dei playout e dei playoff, con quest’ultimi che potrebbero di nuovo cambiare format con l’ipotesi della finale unica per assegnare il terzo e ultimo posto per la Serie A.

Dopo essersi aggiudacata i diritti della Serie B, Perform ha poi stretto accordi anche con Sky e Mediaset Premium: gli abbonati satellitari e digitali potranno quindi accedere ai contenuti di Dazn a prezzi speciali.

Una partita per ogni giornata, quella dell’anticipo del venerdì sera per la precisione, sarà poi trasmessa dalla Rai: per tutti gli appassionati ci sarà così la possibilità di seguire in chiaro e gratis un match a settimana, due nel caso di turni infrasettimanali.

QUI LA GUIDA SUL FUNZIONAMENTO DI DAZN

Quanto incassano i club?

A fine giugno come detto Perform si è aggiudicata i diritti TV delle partite a pagamento della Serie B per i prossimi tre anni. La società inglese verserà così 22 milioni di euro a stagione nelle casse della Lega di categoria.

Un costo identico a quello sostenuto da Sky nell’ultimo anno (21,5 e 21 erano stati i milioni sborsati nelle due stagioni precedenti), anche se l’emittente satellitare poteva contare sulla trasmissione in esclusiva di tutti gli incontri del campionato cadetto.

La Rai invece per i prossimi tre anni pagherà 3 milioni a stagione per la trasmissione dell’incontro in chiaro, con la televisione pubblica che così ha superato la concorrenza di Mediaset.

In totale quindi la Serie B incasserà dalle TV 25 milioni a stagione, ovvero 75 milioni per il prossimo triennio. Un dato in crescita rispetto al precedente accordo con Sky che aveva portato incassi per 64,5 milioni.

Ancora sono da definire poi gli introiti per quanto riguarda i diritti radiofonici e quelli per gli highlights: l’offerta della Rai è stata ritenuta troppo bassa, per assegnare gli ultimi due pacchetti di conseguenza servirà una trattativa privata.

Contando che il 75% del totale dei diritti radiotelevisivi viene diviso in parti uguali, mentre il restante 25% è assegnato in base al posizionamento nell’ultima Coppa Italia, mediamente ogni squadra potrebbe incassare circa 1,6 milioni a stagione.

Il divario con la Serie A

Leggendo i numeri riguardanti i diritti TV della Serie B appare evidente il divario con la massima serie. Un solco molto ampio che spesso ha messo in difficoltà i club retrocessi che non sono riusciti in una immediata risalita.

Stando agli ultimi accordi (sette partite a Sky e tre a Perform) la Serie A per i prossimi tre anni incasserà in totale 973,3 milioni a stagione. Sommando anche i 370 milioni derivanti dai diritti riservati all’estero, l’introito complessivo sarà di 1,343 miliardi.

Il Benevento quindi, che nella scorsa stagione in Serie A è quella che ha incassato meno “accontentandosi” di 36,5 milioni, con la retrocessione vedrà crollare i suoi incassi derivanti dai diritti radiotelevisivi. Discorso analogo per Verona (43,6 milioni) e Crotone (41,5 milioni).

Le tre squadre però in questa stagione potranno contare sul cosiddetto “paracadute” riservato ai club retrocessi dalla massima serie: il Verona incasserà 25 milioni, il Crotone 15 milioni e il Benevento 10 milioni.

Novità di quest’anno però è che il 20% del totale del “paracadute” verrà diviso in parti uguali tra le altre diciannove squadre del campionato di Serie B, che così potranno contare su circa 500.000 euro a testa.

Se consideriamo poi che mediamente i club incassano tra sponsor, biglietteria e merchandising circa 3 milioni a stagione, gli introiti per ogni squadra si dovrebbero aggirare sui 5 milioni l’anno.

Soltanto di monte ingaggi però si va già in rosso (nella scorsa stagione mediamente l’ammontare è stato di circa 7 milioni), senza contare poi tutte le altre voci di spesa che inevitabilmente appesantiscono i bilanci delle società.

Non sorprende dunque che oltre alla terza serie anche in Serie B questa estate ci siano state delle mancate iscrizioni. Tolta la Serie A fare calcio in Italia sta diventando sempre più difficile e poco sostenibile, ma la problematica al momento non sembrerebbe sfiorare i vertici del pallone nostrano.

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