Dimissioni Berdini respinte: è stata una trappola? Lo stadio è il vero nodo

Alessandro Cipolla

9 Febbraio 2017 - 10:25

Virginia Raggi ha respinto con riserva le dimissioni presentate da Paolo Berdini dopo le parole sulla sindaca. L’assessore è mortificato e parla di una trappola. Lo stadio il vero nodo?

Dimissioni Berdini respinte: è stata una trappola? Lo stadio è il vero nodo

Paolo Berdini ha rassegnato le dimissioni ma Virginia Raggi le ha respinte con riserva. Questo è l’esito dell’incontro che si è tenuto in Campidoglio dopo la pubblicazione delle pesanti frasi dell’assessore all’Urbanistica nei riguardi della sindaca.

Paolo Berdini si è detto mortificato dell’accaduto, rassegnando immediatamente le sue dimissioni dopo il vertice del pomeriggio. Virginia Raggi dal canto suo le ha respinte con riserva, accettando le scuse dell’assessore che così al momento resta al proprio posto.

Nelle dichiarazioni riportate da La Stampa, Berdini definiva la Raggi inadeguata e rea di essersi circondata di una banda invece che di persone per bene. Dopo aver inizialmente smentito, l’assessore ha poi commentato l’accaduto parlando di una trappola mediatica che gli avrebbero teso.

Sullo sfondo infatti c’è la ferma opposizione dell’assessore all’Urbanistica al progetto del nuovo stadio della Roma così come è stato presentato, un affare da miliardi di euro che ora potrebbe magicamente sbloccarsi.

Dimissioni Berdini: le frasi incriminate

La pubblicazione delle frasi di Paolo Berdini su Virginia Raggi immediatamente hanno creato scalpore. L’assessore all’Urbanistica ci era andato giù parecchio duro nei confronti della sindaca, attualmente alle prese con più di una grana.

Berdini aveva parlato di una Virginia Raggi delle volte inadeguata al ruolo che ricopre, rea poi soprattutto di essersi circondata di una sorta di corte dei miracoli etichettata come banda invece che dal meglio che la società civile di Roma potesse offrire.

Ma non è tutto. Berdini parla anche di Salvatore Romeo, ipotizzando che tra l’ex funzionario e Virginia Raggi ci possa essere una storia d’amore perché altrimenti non si spiegherebbe lo strano rapporto che i due hanno avuto in questi primi mesi di giunta pentastellata.

Berdini inizialmente aveva smentito di aver pronunciato quelle frasi, poi davanti all’evidenza durante l’incontro che si è tenuto al Campidoglio si è scusato con la sindaca presentando le proprie dimissioni. La Raggi però le ha respinte con riserva perdonando il suo assessore.

Dimissioni Berdini: la Raggi le respinge

Le parole di Berdini immediatamente hanno provocato la profonda indignazione di Virginia Raggi, che subito ha convocato una riunione sull’accaduto in Campidoglio. L’assessore si è subito detto pronto a rassegnare le dimissioni ma la sindaca le ha prontamente respinte con riserva.

Virginia Raggi quindi non rinuncia a Paolo Berdini nonostante le pesanti frasi pubblicate, con la sindaca che ribadisce la propria fiducia verso il suo assessore all’Urbanistica visto anche il delicato momento della sua giunta.

Non pensava quelle parole. Ci siamo chiariti, è mortificato e si è scusato. Volevate che stesse in ginocchio sui ceci? Roma è una città piena di difficoltà ed estremamente immobile dal punto di vista degli interventi. Rimettere in moto la macchina è come spingere un treno a mani nude.

Parole queste della Raggi al termine del vertice in Campidoglio alle quali fanno eco quelle di Paolo Berdini, apparso visibilmente dispiaciuto ed amareggiato per la particolare situazione che si è venuta a creare.

Una conversazione carpita dolosamente da uno sconosciuto che non si è nemmeno presentato come giornalista e durante la quale avrei persino affermato di essere amico del procuratore Paolo Ielo che non ho mai conosciuto in vita mia.

Paolo Berdini è stato quindi perdonato da Virginia Raggi con le sue dimissioni respinte con riserva. Bisogna vedere ora come l’assessore si comporterà sul tema altrettanto spinoso del nuovo stadio della Roma.

Dimissioni Berdini: una trappola per far passare il nuovo stadio?

All’uscita del vertice in Campidoglio Paolo Berdini non ha solamente ribadito le sue scuse nei confronti di Virginia Raggi. L’assessore all’Urbanistica ha anche parlato di una trappola nei suoi confronti messa in atto da chi vuole sabotare il suo lavoro fin qui svolto.

Ci stanno massacrando, un vero e proprio linciaggio mediatico che si sta scatenando proprio nel momento in cui l’amministrazione comunale prende importanti decisioni che cambiano il modo di governare questa città. Da mesi il sottoscritto lavora per riportare la materia urbanistica e l’affidamento degli appalti pubblici nella più assoluta trasparenza. Non sto a raccontare di pesanti insulti e minacce che ricevo quotidianamente in rete, ora siamo passati anche alle trappole. Questo è il rischio che corrono coloro che vogliono rompere vecchi e consolidati equilibri di spartizione che non abbiamo mai accettato e non accetteremo mai.

Non viene mai nominata la vicenda per il nuovo stadio della Roma ma è chiaro il riferimento dell’assessore all’Urbanistica. Sul tema però si è espressa la Raggi incalzata dai cronisti al termine dell’incontro in Campidoglio.

C’è un’amministrazione intera al lavoro, il sindaco, l’assessore Berdini in prima fila ma tutta la giunta insieme ai consiglieri, che stanno lavorando sullo stadio. La posizione è comune, stiamo lavorando: abbiamo chiesto una sospensione della conferenza dei servizi e avviato un confronto con la società roma. All’esito di questo confronto saranno sciolte le riserve.

Alla fine la questione del nuovo stadio della Roma può essere il nodo di tutta la vicenda. Virginia Raggi con le immediate scadenze sul tema non può rinunciare all’assessore all’Urbanistica, che deve presentare la variante necessaria per il via libera al progetto.

Al tempo stesso ora Berdini non si trova più nella posizione di poter puntare i piedi come fatto finora sull’eccessiva cubatura prevista nel progetto del nuovo stadio della Roma. Facile dunque che ora al tavolo tecnico si possa trovare un accordo per il via libera finale.

Inizialmente nel progetto per il nuovo stadio era prevista una parte commerciale di 900.000 metri cubi, troppi. Il costruttore Parnasi che dovrebbe realizzare i lavori era passato così a 600.000 metri cubi, uno sforbiciamento ritenuto però da Berdini non ancora sufficiente.

Con l’assessore all’Urbanistica ora alle strette, l’accordo potrebbe essere sulla riduzione di un ulteriore 10%, soluzione che vedrebbe favorevoli sia Parnasi che il Campidoglio fatta eccezione di Berdini.

Ecco quindi che le parole di Berdini pubblicate potrebbero dare il definitivo slancio alla vicenda dello stadio, per un’accelerata probabilmente decisiva per l’approvazione finale del progetto.

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