Diesel e benzina: retromarcia Ue sull’Euro 7

Marco Lasala

25 Ottobre 2022 - 10:53

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Costi troppo alti, l’Unione Europea potrebbe rivedere i limiti di una normativa Euro 7, troppo dura da far digerire alle case automobilistiche e ai consumatori.

Euro 7 e stop alla commercializzazione di auto con motore termico, questo il primo input imposto dall’Unione Europea nelle scorse settimane. L’entrata in vigore della nuova normativa antinquinamento ha generato non poche proteste da parte degli stessi costruttori, consapevoli che già la transizione verso il full electric è stata piuttosto dispendiosa in termini di costi e di adeguamento delle gamme.

Ridefinire così nuovi limiti sulle emissioni delle motorizzazioni benzina e diesel con la conseguente entrata in vigore dell’Euro 7, oggi più che mai, ha poco senso, visto anche l’obbligo imposto dall’Unione Europa, di commercializzare a partire dal 2035, unicamente veicoli elettrici.

Inizialmente le misure presenti nella nuova normativa Euro 7 dovevano essere presentate entro il 26 ottobre.

Stando alle indiscrezioni che giungono in queste ore dalla rete, non ci dovrebbero essere sostanziali novità rispetto all’attuale normativa Euro 6 in vigore dal 2014, minime le variazioni.

Euro 7 per motori benzina e diesel

L’entrata in vigore di una normativa antinquinamento ancora più restrittiva rispetto all’attuale, avrebbe decretato la definitiva e prematura scomparsa delle motorizzazioni benzina e diesel, con conseguenti costi enormi da parte delle case costruttrici, intente da anni, nell’attesa del definitivo passaggio all’elettrico, a progettare e sviluppare propulsori sempre più puliti e in linea con la normativa.

Le dichiarazioni in occasione del Salone dell’Auto di Parigi, di Carlos Tavares, CEO del Gruppo Stellantis, hanno in un certo qual modo, avuto in peso in merito: “siamo contrari all’Euro 7 perché distoglie, dal punto di vista industriale, le risorse dall’elettrico”.

Dunque in queste ore ci sarebbe un dietrofront dell’Unione Europea, la normativa Euro 7 arriverà ma sarà sicuramente alla portata delle aziende impegnate nella produzione automobilistica.

L’obiettivo è quello di evitare che il prezzo di listino delle auto sali ulteriormente, i costi di progettazione e sviluppo che riguardano il passaggio dall’Euro 6 all’Euro 7, potrebbero incidere pesantemente, se la normativa sarà troppo severa, sul prezzo finale.

Sta di fatto che i consumatori hanno una capacità di spesa oggi, sensibilmente inferiore rispetta a quella del 2014, anno d’introduzione della norma Euro 6.

Una normativa antinquinamento eccessiva, come ad esempio l’Euro7, potrebbe impattare negativamente anche sulla mobilità, urbana e sostenibile.

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