Con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura si torna alla detrazione in quote annuale. Ma quanto bisogna guadagnare per non perdere nulla?
Con la decisione del governo Melone di dire basta alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi, si torna ai vecchi metodi per poter fruire delle detrazioni spettanti. Ovvero lo sconto dall’Irpef in dichiarazione dei redditi.
Questo però, crea un problema di capienza fiscale perché non si parla di detrazioni di poco conto. Ed il rischio che si può correre è quello di perdere parte dello sgravio spettante. E soprattutto se si parla di Superbonus l’ammontare dell’importo agevolato si aggira intorno ai 100.000 euro che deve essere spalmato in soli 4 anni.
Il Superbonus diventa un beneficio solo per ricchi?
Questo significa che solo chi ha un reddito lordo abbastanza importante riuscirà a portare in detrazione tutta la somma spettante. Per chi ha redditi inferiori il rimborso annuale non sarà completo e la parte eccedente che non si riuscirà a portare in detrazione andrà perduta.
Non è sbagliato, quindi, affermare che, stando così le cose i redditi più bassi sono nettamente svantaggiati e molto probabilmente accederanno molto difficilmente al superbonus. Che di fatto diventerà un’agevolazione destinata solo ai più abbienti.
Ma facciamo qualche simulazione per capire meglio quelli che cerchiamo di dire.
Supponiamo si spendere, per i lavori con il superbonus al 110% 120.000 euro. La detrazione spettante sarebbe di 132.000 euro che spalmata su 4 anni equivarrebbe ad una detrazione annua di 33.000 euro.
Ma quanto serve guadagnare per pagare 33.000 euro di Irpef e potersi permette una detrazione di uguale importo? Occorre guadagnare 93.300 euro lordi l’anno circa per poter detrarre 33.000 euro.
Se sulla stessa spesa la detrazione è al 90% (con il nuovo superbonus) la detrazione spettante è pari 108.000 euro che spalmata su 4 anni darebbe diritto a una detrazione annua di 27.000 euro. In questo caso occorrerebbe circa un reddito lordo di 80.000 euro per non perdere neanche un centesimo di detrazione.
Facciamo qualche altra simulazione
Con una spesa di 70.000 euro, ad esempio, con il superbonus al 110% spetterebbe una detrazione complessiva di 77.000 euro. Ovvero una detrazione annua di 19.250 euro. Per poterla assorbire interamente con l’Irpef servirebbe un guadagno lordo pari 61.280 euro annui.
Se il superbonus è al 90%, invece, la detrazione spettante è di 63.000 euro, pari a 15.750 euro. Per assorbirla per intero e non perdere nulla servirebbe un guadagno lordo di almeno 53.140 euro l’anno.
Prendiamo ad esempio una cifra di detrazione più bassa. Una spesa da 30.000 euro con quanto si ammortizzerebbe? Con il superbonus al 110% spetterebbe una detrazione di 33.000 euro pari a 8.250 euro l’anno. In questo caso basterebbe un guadagno lordo annuo di 32.500.
Con il superbonus al 90%, invece si avrebbe una detrazione totale di 27.000 euro. Pari a una detrazione annua di 6.750 euro che si ammortizzerebbe per intero con un reddito lordo di 28.200 euro.
I redditi più bassi si potranno permettere solo interventi minori
Resta il fatto, quindi, che per beneficiare di una detrazione molto alta serve un reddito imponibile alto. E che saranno, quindi, solo i redditi alti a potersi permettere ancora l’accesso al superbonus per interventi importanti e costosi.
Per chi ha redditi bassi, per poter fruire per intero del beneficio, sarà necessario a limitarsi ad interventi a basso costo che consentano di ammortizzare la detrazione in base al reddito annuo.
Argomenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta:
Per poter partecipare alla discussione devi essere abbonato a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi