Detrazione spese sanitarie e universitarie dei figli fino a 24 anni, anche se non a carico

Patrizia Del Pidio

8 Luglio 2025 - 12:17

Un emendamento al decreto Fiscale prevede che sia possibile portare in detrazione le spese sostenute per i figli anche se questi ultimi non sono più fiscalmente a carico. Vediamo la novità.

Detrazione spese sanitarie e universitarie dei figli fino a 24 anni, anche se non a carico

Un emendamento al decreto Fiscale 84/2025 prevede che si possa fruire delle detrazioni per le spese sostenute nell’interesse dei figli anche se questi non risultano più fiscalmente a carico, a patto che abbiano fino a 24 anni e un reddito entro la soglia della no tax area.

Si tratta di una proposta interessante, a firma Cavandoli, Gusmeroli, Centemero, Candiani, De Bertoldi la quale potrebbe portare notevoli cambiamenti per i genitori che sostengono spese sanitarie e universitarie per i figli. Vediamo nel dettaglio cosa prevede.

Le novità nel decreto Fiscale

Il decreto Fiscale, che dovrebbe essere approvato in via definitiva entro la metà di agosto, si è arricchito di 164 emendamenti che lo trasformerebbero in una sorta di manovra estiva, vista l’ampia gamma di interventi che potrebbe potenzialmente contenere.

Al netto delle proposte ritenute inammissibili ce ne sono diverse di spessore, come ad esempio il cashback delle spese sanitarie e dell’affitto per gli studenti universitari fuori sede, l’esenzione dell’Iva sui prodotti di prima necessità e il rendere strutturale la possibilità di rateizzare l’acconto delle imposte di novembre.

Una delle proposte che appare più interessante, però, è quella che riguarda le detrazioni per i figli non più a carico.

Detrazioni figli anche se non sono a carico

La proposta prevede che per le spese sanitarie e per quelle universitarie sostenute per i figli di età non superiore ai 24 anni sia possibile fruire delle detrazioni anche se il figlio non risulta più fiscalmente a carico, ma abbia un reddito derivante da lavoro autonomo occasionale o da lavoro occasionale che non sia superiore a 8.500 euro l’anno. Le spese devono essere tracciabili, documentate e sostenute dal genitore che intende portarle in detrazione.

Cosa cambierebbe rispetto a oggi? Attualmente un genitore ha diritto alle detrazioni per gli oneri e le spese sostenuti per i figli solo se questi ultimi risultano fiscalmente a carico, ovvero se hanno un reddito non superiore a:

  • 2.840 euro;
  • 4.000 euro se non hanno compiuto i 24 anni.

La proposta sembra del tutto sensata visto che se un figlio studia all’Università potrebbe anche decidere di aiutare economicamente i genitori trovando lavoretti saltuari per coprire almeno le proprie spese. Facilmente con un lavoro occasionale il giovane che studia e non ha compiuto i 24 anni supera il reddito limite per essere considerato fiscalmente a carico, pur non essendo economicamente autonomo (soprattutto se ci sono le spese universitarie da affrontare).

Con l’attuazione di quanto previsto dall’emendamento, invece, il figlio potrebbe tranquillamente lavorare saltuariamente, nei periodi in cui lo studio lo permette, senza per questo far venire meno il beneficio fiscale per i genitori che, comunque, sostengono materialmente le spese mediche e universitarie che lo riguardano.

Va sottolineato che, attualmente, questa è soltanto una proposta da inserire, se approvata, nel decreto Fiscale e, al momento, non si tratta ancora di una novità in vigore.

Iscriviti a Money.it