Detrazione coniuge a carico, attenzione al superamento del limite di reddito

Patrizia Del Pidio

28 Marzo 2023 - 13:20

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Si può fruire della detrazione per il coniuge a carico fintanto che quest’ultimo ha redditi annui al di sotto di quanto stabilito dalla Legge.

Detrazione coniuge a carico, attenzione al superamento del limite di reddito

Il coniuge può essere fiscalmente a carico anche se lavora. L’importante è che il suo reddito annuo sia pari o inferiore a 2.840,51 euro l’anno. Molto spesso però si compie un errore fatale in fatto di detrazioni: quello di considerarle mese per mese, fino al superamento del reddito in questione. Ma non funziona così.

Le detrazioni, infatti, si applicano sul reddito annuo e non fino a quando quel reddito in questione non si supera e se non si fa attenzione si rischia di dover restituire quanto percepito a titolo di detrazione in busta paga o sul cedolino della pensione. Cerchiamo di capire cosa fare e come comportarci.

Detrazione familiari a carico, come funzionano?

Per chi ha familiari a carico è possibile fruire delle detrazioni spettanti in busta paga o sulla pensione. Ma il familiare è considerato a carico solo se nel corso dell’anno di imposta ha un reddito personale nel limite sopra indicato.

Oltre a detrazione in busta paga o nel cedolino della pensione, per il familiare a carico si avrà diritto anche alle detrazioni per le spese sostenute nel suo interesse come ad esempio quelle mediche e sanitarie.

Cosa accade se il familiare lavora?

Il problema si pone quando il familiare lavora e non è possibile prevedere il suo reddito per tutto l’anno. Accade per esempio quando il coniuge, ad esempio, è un lavoratore autonomo le cui fatture possono cambiare di mese in mese.

Il rischio che si corre fruendo delle detrazioni fintanto che il familiare resta al di sotto della soglia, è di dover restituire le detrazioni godute nel momento che la soglia di reddito viene superata.

La spettanza delle detrazioni, infatti, viene definita sul reddito annuo a conguaglio e non solo sui mesi in cui il coniuge rimane al di sotto della soglia. E il superamento del reddito soglia ha effetto per l’intero anno di detrazioni.

Il superamento dei 2.840,51 euro

Se il coniuge, quindi, supera, in corso d’anno, i 2.840,51 euro di reddito personale tale superamento ha effetto sulle detrazioni dell’intero anno e non soltanto dal momento del superamento in poi.

Questo significa che chi ha fruito, eventualmente, delle detrazioni in busta paga o nel cedolino della pensione fino a quel momento, sarà costretto a restituire le detrazioni fruite fino al momento dello sforamento in questione.

Per evitare questo rischio, quindi, quando il coniuge lavora e non è prevedibile il reddito annuo, il consiglio è quello di non applicare le detrazioni mensilmente in busta paga o nel cedolino della pensione ma di fruirne a conguaglio, solo se spettanti, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

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