In caso di incidente è possibile ricorrere alla constatazione amichevole per il risarcimento dei danni. Ma cosa fare se non viene fatto il CID?
Gli incidenti stradali sono eventi stressanti, sotto tutti i punti di vista. Pertanto, sapere come gestire una denuncia di sinistro senza dati della controparte può fare una grande differenza nell’esito della richiesta di risarcimento. Quando non è possibile compilare il modulo CID (Constatazione Amichevole di Incidente) con l’altra parte coinvolta, la procedura diventa più complessa e richiede tempi ben più lunghi.
In caso di incidente senza constatazione amichevole, è fondamentale raccogliere immediatamente informazioni essenziali come data, ora, luogo preciso, targa e modello del veicolo coinvolto. Inoltre, documentare la scena con fotografie e raccogliere testimonianze può risultare determinante, specialmente quando si verifica un tamponamento a rischio contenzioso. Senza questi elementi, infatti, ottenere un risarcimento diventa significativamente più difficile.
Secondo la Cassazione, anche quando esiste un modulo di constatazione amichevole firmato dalle parti, questo assume soltanto valore indiziario. Quindi, cosa fare in caso di sinistro senza CID? La procedura richiede generalmente il coinvolgimento delle autorità di pubblica sicurezza e l’invio di una richiesta formale all’assicurazione, con tempi che possono estendersi fino a 60 giorni per il risarcimento diretto se la denuncia è stata presentata da un solo conducente.
Cosa fare subito dopo un incidente senza constatazione amichevole
Mantenere la calma è il primo passo fondamentale quando ci si trova coinvolti in un incidente stradale senza la possibilità di redigere una constatazione amichevole. Seguire una procedura corretta immediatamente dopo l’incidente aumenta notevolmente le probabilità di ottenere un risarcimento equo, anche in caso di denuncia di sinistro senza dati della controparte.
Mettere in sicurezza l’area e verificare la presenza di feriti
Innanzitutto, occorre garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti. Fermare immediatamente il veicolo, accendere le quattro frecce e indossare il giubbetto catarifrangente sono azioni prioritarie. Inoltre, posizionare il triangolo d’emergenza almeno 50 metri prima del luogo dell’incidente per evitare ulteriori scontri. In caso di incidente con soli danni lievi, è consigliabile spostare i veicoli sul bordo della carreggiata per non ostacolare il traffico.
La verifica della presenza di eventuali feriti è un obbligo morale e legale. Il Codice della Strada prevede infatti l’obbligo di prestare soccorso in caso di feriti, con sanzioni per chi non ottempera. Se necessario, chiamare immediatamente il 112 o il 118 per richiedere assistenza medica.
Raccolta dati: targa, modello, colore, assicurazione
Successivamente, è essenziale raccogliere tutti i dati possibili relativi all’incidente e ai veicoli coinvolti. Anche senza la compilazione del CID, le informazioni da annotare includono:
- data e ora precise dell’incidente;
- luogo esatto del sinistro;
- targa, marca, modello e colore del veicolo della controparte;
- numero di polizza e nome della compagnia assicurativa;
- dati personali e contatti del conducente coinvolto;
- fotografare i danni e la scena dell’incidente.
La documentazione fotografica rappresenta una prova fondamentale. La Corte di Cassazione ha evidenziato che, considerata la diffusione degli smartphone, l’assenza di fotografie immediate dell’incidente può sollevare dubbi sulla veridicità delle affermazioni. È, quindi, importante scattare immagini che includano:
- posizione dei veicoli dopo l’impatto;
- danni riportati da tutti i mezzi coinvolti;
- visione d’insieme della scena dell’incidente;
- condizioni della strada e segnaletica presente;
- eventuali segni di frenata sull’asfalto.
Raccogliere testimonianze e dichiarazioni scritte
Le testimonianze possono risultare determinanti, soprattutto in caso di sinistro senza CID. I testimoni, non avendo interessi nella vicenda, forniscono una visione oggettiva dell’accaduto che viene tenuta in grande considerazione dai periti assicurativi. È pertanto opportuno:
- annotare nomi e contatti dei testimoni presenti;
- richiedere, quando possibile, brevi dichiarazioni scritte sull’accaduto;
- raccogliere queste informazioni tempestivamente, prima che i testimoni lascino il luogo dell’incidente.
Attenzione: identificare i testimoni in ritardo può portare all’invalidazione delle loro testimonianze.
Denuncia sinistro senza CID: come procedere correttamente
La procedura di denuncia di un sinistro senza constatazione amichevole richiede particolare attenzione e precisione per garantire il riconoscimento dei propri diritti. Anche se non è possibile compilare il modulo CID con la controparte, esistono percorsi alternativi altrettanto validi per documentare l’accaduto e richiedere il risarcimento.
Quando e come contattare le autorità?
L’intervento delle autorità diventa obbligatorio in caso di sinistri gravi o quando non sia possibile liberare autonomamente la strada. In queste situazioni, è necessario chiamare il 112 (Numero Unico di Emergenza), che inoltrerà la chiamata alla Centrale operativa competente. La chiamata può essere effettuata gratuitamente da qualsiasi telefono, anche se privo di credito o carta SIM.
Tuttavia, anche per incidenti di minore entità, è consigliabile richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine quando non vi sia accordo sulla dinamica dell’incidente o se uno dei veicoli risulti privo di assicurazione. In attesa del loro arrivo, è preferibile non spostare i veicoli, se possibile, per consentire una documentazione accurata della scena.
Denuncia all’assicurazione senza CID: modalità e tempistiche
La normativa italiana prevede che la denuncia del sinistro debba essere presentata entro tre giorni dall’evento, come stabilito dall’articolo 1913 del Codice Civile. Nonostante ciò, la legge contempla situazioni in cui è possibile effettuare la denuncia oltre i tre giorni senza perdere il diritto al risarcimento.
La comunicazione può avvenire tramite diversi canali:
- Raccomandata A/R presso l’ispettorato sinistri
- Posta elettronica certificata (PEC)
- Contatto telefonico al servizio clienti
- Presentazione di persona presso gli uffici della compagnia
Il mancato rispetto dei termini per denunciare un sinistro può comportare la perdita dell’indennizzo, specialmente se l’omissione è dolosa, come indicato dall’art. 1915 del Codice Civile.
Compilazione modulo CAI anche senza firma della controparte
Anche in assenza dell’accordo con la controparte, è possibile compilare il proprio lato del modulo CAI, detto anche «monofirma». Questo documento, sebbene firmato solo da una parte, rappresenta comunque una prova documentale preziosa per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.
In questo caso, la compagnia considererà il modulo come una denuncia di sinistro e non più una constatazione amichevole, ma questo può comunque risultare vantaggioso. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22415/2017, ha stabilito che un modulo CAI tardivo o firmato solo da una parte ha valore indiziario, ma può essere utilizzato come elemento probatorio nella richiesta di risarcimento.
È importante ricordare che, secondo l’articolo 2054 del Codice Civile, in caso di sinistro stradale la responsabilità si presume uguale tra tutti i conducenti coinvolti, salvo prova contraria.
Come ottenere il risarcimento in assenza del CID
Ottenere un risarcimento in seguito a un incidente stradale senza constatazione amichevole è sicuramente possibile, sebbene richieda una procedura più articolata e tempi generalmente più lunghi. Il processo si basa principalmente sulla qualità della documentazione fornita e sul tipo di procedura risarcitoria applicabile.
Documenti da allegare alla richiesta di risarcimento
Per avviare correttamente la pratica di risarcimento in assenza del CID, è fondamentale allegare:
- fotografie dettagliate dell’incidente e dei veicoli coinvolti;
- ricevute del meccanico per le riparazioni effettuate;
- certificati medici che attestino eventuali danni fisici;
- dichiarazioni dei testimoni, preferibilmente scritte;
- verbali delle autorità intervenute sul luogo.
La raccolta meticolosa di questa documentazione è decisiva, poiché rappresenta l’unica base oggettiva su cui l’assicurazione valuterà la richiesta. Come detto, infatti, l’assenza di prove fotografiche immediate, in particolare, potrebbe sollevare dubbi sulla veridicità delle affermazioni.
Differenza tra risarcimento diretto e ordinario
Esistono due procedure principali per richiedere il risarcimento.
- Il risarcimento diretto consente al danneggiato di rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicurativa. Questa procedura si applica quando:
- sono coinvolti solo due veicoli immatricolati in Italia;
- vi è stato un contatto fisico tra i veicoli;
- i danni fisici al conducente non superano il 9% di invalidità permanente.
- Il risarcimento ordinario prevede invece che il danneggiato si rivolga alla compagnia assicurativa della controparte. Questa procedura è obbligatoria quando:
- sono coinvolti più di due veicoli;
- l’incidente è avvenuto all’estero;
- i danni fisici superano il 9% di invalidità.
Tempistiche previste per danni materiali e fisici
Le tempistiche per ricevere un’offerta di risarcimento sono stabilite dalla legge e variano in base al tipo di danno:
- 30 giorni per i danni materiali, se il modulo CAI è firmato da entrambi i conducenti
- 60 giorni per i danni materiali, in assenza di CID o con modulo firmato da una sola parte
- 90 giorni per i danni alla persona, dal momento in cui l’assicurazione è in grado di valutare le lesioni
È importante sottolineare che questi termini possono essere sospesi se i dati forniti risultano incompleti. In tal caso, la compagnia può richiedere integrazioni, e i termini ricominceranno a decorrere dal momento in cui riceverà le informazioni aggiuntive.
Gli errori da non fare in caso di sinistro senza CID
Nella gestione di un sinistro senza CID, alcuni errori possono compromettere seriamente il processo di risarcimento. Conoscere queste insidie comuni aiuta a evitare ritardi e possibili contestazioni durante la procedura di risarcimento danni.
Compilare il CID dopo la denuncia all’assicurazione
Un errore fondamentale consiste nel compilare il modulo di constatazione amichevole dopo aver già presentato la denuncia alla compagnia assicurativa. Come detto, la Corte di Cassazione ha stabilito che un CID presentato dopo l’avvio della pratica assicurativa assume soltanto valore indiziario e non vincolante per le parti. In sostanza, il documento perde gran parte della sua efficacia probatoria.
Infatti, qualora si decidesse di compilare il modulo CAI in un secondo momento, è essenziale farlo prima di inoltrare qualsiasi comunicazione formale all’assicurazione. Il CID firmato tardivamente potrebbe essere considerato inattendibile o, nel peggiore dei casi, una prova costruita ad hoc per sostenere una versione dei fatti non veritiera.
Fornire dati incompleti o errati
La precisione nella raccolta e nella comunicazione dei dati rappresenta un elemento cruciale. In caso contrario, l’assicurazione può richiedere informazioni integrative, bloccando la pratica fino al loro ottenimento. Questo comporta inevitabilmente un allungamento dei tempi di risarcimento, che possono estendersi ben oltre i 60 giorni previsti per le procedure senza CID.
Inoltre, le informazioni errate riguardanti la dinamica dell’incidente, specialmente quando messe per iscritto, diventano oggetto di valutazione sia per determinare le responsabilità sia per quantificare il danno. È quindi fondamentale documentare con precisione ogni dettaglio, raccogliendo fotografie e testimonianze nell’immediatezza dell’evento.
Barrare in modo scorretto le caselle 12 e 13 del modulo CAI
Un errore particolarmente insidioso riguarda la compilazione delle caselle 12 e 13 del modulo CAI.
- Nel punto 12, occorre apporre una croce sulle sole caselle che indicano le circostanze dell’incidente, indicando poi il numero totale delle caselle segnate. Selezionare caselle incompatibili tra loro può generare una ricostruzione contraddittoria, portando le assicurazioni a qualificare il fatto come concorso di colpa anche nei casi in cui esistono chiaramente un responsabile e una vittima.
- Il punto 13, dedicato al disegno dell’incidente, richiede altrettanta attenzione. Gli errori più comuni includono l’omissione di elementi determinanti come il senso di marcia e la segnaletica presente, o l’indicazione imprecisa del punto d’impatto iniziale. Questi dettagli sono essenziali per la ricostruzione della dinamica e possono fare la differenza nell’attribuzione delle responsabilità.
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