Tutte le informazioni utili per denunciare un fatto alla Polizia postale, il corpo specializzato in reati informatici, furti d’identità, cyberbullismo e molto altro. Procedura online e tempi da rispettare.
Come denunciare alla Polizia postale direttamente online, per quali reati è possibile e come si fa: in questo articolo spiegheremo a cosa serve questo corpo di Polizia e quando è necessario sporgere denuncia.
La Polizia postale nasce con lo scopo di perseguire i reati commessi via Internet e fornire ai cittadini una tutela adeguata alle insidie sempre nuove del web.
La delinquenza digitale è molto diffusa, e i reati che si possono commettere in rete sono sempre più numerosi e difficili da stanare: per tale ragione è stato necessario creare un corpo specializzato in reati come accesso abusivo o danneggiamento a sistema informatico, sottrazione di dati personale, phishing e molto altro.
Di seguito tutto quello che c’è da sapere prima di denunciare, cosa serve e tempi da rispettare.
Come denunciare alla Polizia postale di persona e online
Per denunciare i reati informatici occorre recarsi in uno degli uffici della Polizia postale presenti sul territorio nazionale esponendo la circostanza di reato con tutti i dettagli possibili.
Inoltre sul sito Internet della Polizia postale è previsto un meccanismo per sporgere una denuncia online: compilando un apposito modulo si può sporgere denuncia direttamente da casa, accelerando i tempi e le modalità di presentazione. Una volta completata la procedura il sistema genera una ricevuta telematica con cui bisognerà presentarsi all’ufficio della Polizia postale prescelto per integrare la denuncia.
Ricordiamo che questo passaggio è obbligatorio: la compilazione della denuncia online da sola non basta, infatti l’atto di denuncia assume valore legale solo con la sottoscrizione del cittadino dinanzi l’ufficiale di polizia.
Per scegliere l’ufficio di Polizia postale più vicino bisogna collegarsi al sito Internet della Polizia di Stato e premere il tasto “Avanti” fino a quando compare la mappa delle regioni italiane. A questo punto bisogna selezionare la Regione e la Provincia di appartenenza, individuare la sede prescelta per il perfezionamento della denuncia e registrarsi sulla piattaforma creando un account.
Cos’è la Polizia postale
La Polizia postale nacque con la legge n. 121 del 1 aprile 1981, con lo scopo di garantire la segretezza della corrispondenza, valore riconosciuto e sancito dall’art. 15 della Costituzione.
Essa si propone di reprimere i crimini commessi attraverso strumenti informatici o telematici avvalendosi di personale di comprovata esperienza nel settore e professionalmente formato nell’ambito delle nuove tecnologie; infatti per stanare le truffe online è indispensabile avere un buon bagaglio di conoscenze tecniche dei sistemi informatici.
La Polizia postale è suddivisa in un Servizio centrale, con sede a Roma, che coordina 20 compartimenti regionali e 80 sezioni territoriali. In questo modo viene assicurata la capillarità del servizio su tutto il territorio nazionale.
I pericoli di Internet non conoscono confini e l’obiettivo della Polizia postale è di perseguire chiunque commetta dei reati attraverso la rete.
Quando sporgere denuncia alla Polizia postale
La Polizia postale ha competenza di indagine su qualsiasi tipologia di reato che sia commesso attraverso il web, dunque si occupa di ricevere le segnalazioni ed indagare sui crimini compiuti attraverso Internet.
Nello specifico, si può fare una segnalazione o sporgere denuncia alla Polizia postale quando si è a conoscenza o si è vittima di reati in materia di:
- e-commerce: truffe e altri crimini subiti durante la vendita o l’acquisto di prodotti on line;
- phishing: truffe condotte mediante la posta elettronica con le quali i criminali fingendosi esponenti di banche, società e portali web rubano alla vittima informazioni e dati personali;
- hacking: l’intrusione non autorizzata in un sistema informatico al fine di danneggiarlo o distruggere determinate informazioni;
- pedopornografia: ovvero la diffusione di immagini di violenza sessuale sui minori. La Polizia postale ha il dovere di stilare una “black list” dei siti web pedofili;
- cyberterrorismo: l’utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei terroristi italiani e stranieri;
- cyberbullismo: gli atti di bullismo perpetrati soprattutto attraverso i social networks;
- attacchi informatici alle aziende e gli enti che garantiscono il funzionamento dello Stato;
- e-banking: la Polizia postale controlla la corretta circolazione e gestione del denaro on line;
- copyright: diffusione illegale di file protetti dai diritti d’autore (film, musica ecc.);
- giochi e scommesse on line: individua le attività e i siti non autorizzati dallo Stato.
Precisiamo che l’elenco riportato non è tassativo: questo perché i reati che possono essere commessi sul web sono in continua evoluzione pertanto la Polizia postale deve aggiornarsi continuamente.
Sul sito, inoltre, è possibile segnalare i siti Internet sospetti e invitare la Polizia postale ad indagare, leggere gli aggiornamenti sui nuovi pericoli della rete e rivolgere domande agli operatori grazie all’apposito forum online.
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