Dengue, è allarme in Italia. Come riconoscere i sintomi

Alessandro Cipolla

14/02/2024

25/03/2024 - 08:29

condividi

Aumentano i casi di dengue in Sud America e anche in Italia scatta l’allarme con controlli e disinfestazioni: i sintomi, il vaccino e le conseguenze di questa malattia.

Dengue, è allarme in Italia. Come riconoscere i sintomi

Anche in Italia è scattato l’allarme dengue, la malattia infettiva tropicale trasmessa da una specifica zanzara che in Brasile, proprio sotto il periodo del Carnevale, ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria in quattro Stati.

Dall’inizio dell’anno in Brasile sono stati 512.353 i casi sospetti di dengue che sono stati registrati con più di 300 decessi accertati; in Argentina invece il triste conto è di 39.544 casi e 29 morti.

Visti gli oltre mezzo milioni di casi in Brasile, l’allarme dengue dal Sud America adesso è arrivato anche in Italia, con il nostro ministero della Salute che si è affrettato a emanare un’apposita circolare.

A causa dell’aumento globale dei casi di dengue - si legge nella circolare - si invitano gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF-SASN) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”.

Il ministero così ha ricordato che “il Regolamento Sanitario Internazionale prevede che l’aera aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti”, raccomandando “agli USMAF-SASN di vigliare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione”.

Ma che cos’è la dengue? Quali sono i suoi sintomi? Quali invece le conseguenze per chi si contagia? Esiste infine un vaccino? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa malattia ora temuta anche in Italia.

Dungue: sintomi e conseguenze della malattia

La febbre dengue è una malattia infettiva tropicale trasmessa da zanzare del genere Aedes. La storia di questo virus è molto antica, visto che le prime tracce sono risalenti all’enciclopedia medica cinese scritta quasi duemila anni fa.

I sintomi della febbre dengue sono simili a quelli dell’influenza: febbre, mal di testa, nausea e dolori muscolari e articolari, tanto da essere stata ribattezzata nei secoli scorsi anche come febbre spaccaossa. Viene facilmente riconosciuta anche grazie all’eruzione cutanea che provoca simile a quella del morbillo.

La dengue è caratteristica soprattutto nei Paesi tropicali, con la sua diffusione che non avviene tra persona a persona ma sempre tramite un vettore, in questo caso la zanzara.

Il suo tasso di mortalità non è particolarmente alto - l’1%, solitamente si manifesta come un’influenza particolarmente fastidiosa soprattutto per i dolori articolari che comporta -, ma la malattia può manifestarsi anche in una forma grave chiamata dengue emorragica.

Dengue: vaccino e terapia

Chi viene contagiato dalla febbre dengue di solito sviluppa i sintomi per massimo 1-2 settimane, a meno che non venga colpito dalla forma più grave della malattia che può essere mortale come testimoniano i recenti 300 morti in Brasile in sole sei settimane.

Il trattamento della dengue è uguale a quello dell’influenza: non esistono farmaci specifici ma vengono utilizzati quelli classici per abbassare la febbre e lenire i dolori ossei e muscolari.

Contro la febbre dengue esiste un vaccino che è stato approvato anche in Italia e sarà disponibile a breve: per raggiungere l’immunizzazione saranno sufficienti due dosi.

Iscriviti a Money.it