Arriva l’auto volante modulare, un veicolo elettrico capace di viaggiare su strada e in aria. Prime consegne previste nel 2026, a produrla è la cinese XPENG.
La fantascienza fa un passo verso la realtà. E la direzione arriva da Oriente. In Cina, il colosso automobilistico XPENG ha presentato il suo progetto più ambizioso: un’auto volante modulare, capace di spostarsi sia su strada che in aria. L’obiettivo è chiaro: portare la mobilità urbana “dalla strada al cielo”, con le prime consegne previste già nel 2026.
Il prototipo, chiamato “Land Aircraft Carrier”, in realtà è stato mostrato al pubblico già in occasione dell’Airshow China del 2024. Si tratta di un veicolo elettrico a due moduli: una parte terrestre, simile a un SUV futuristico, e una parte aerea, un drone di grandi dimensioni in grado di decollare e atterrare verticalmente. Quando serve, il modulo volante si stacca dal veicolo principale e prende il volo, aprendo scenari che fino a pochi anni fa sembravano pura immaginazione.
Un piano ambizioso, ma non ancora realtà
XPENG non parla più di prototipi isolati. L’azienda ha annunciato l’avvio della produzione su larga scala nel terzo trimestre del 2025, con l’obiettivo di consegnare i primi modelli nel 2026. L’auto volante sarà sviluppata dalla controllata XPENG AeroHT, che ha già condotto diversi voli di prova nella provincia dello Hunan e ha ottenuto il sostegno delle autorità locali di Hainan per la creazione di una “zona dimostrativa” dedicata ai veicoli volanti.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia cinese per sviluppare la cosiddetta “low-altitude economy”, cioè un ecosistema di mobilità aerea leggera che include droni, taxi volanti e velivoli elettrici. L’obiettivo, almeno sulla carta, è trasformare le città in spazi tridimensionali, dove il traffico non si muove solo orizzontalmente ma anche in verticale.
Tuttavia, parlare già oggi di “servizio di auto volanti” sarebbe prematuro. Le auto di XPENG sono ancora in fase di certificazione e non esiste, al momento, un servizio commerciale attivo. L’uso senza pilota, di cui parlano alcune fonti, è un obiettivo a lungo termine. Per ora, i voli dimostrativi prevedono la presenza di un operatore o il controllo remoto.
Dalle demo al cielo
XPENG ha dichiarato che i primi utilizzi previsti riguarderanno il turismo e gli spostamenti non urbani - gite panoramiche, collegamenti tra isole o aree difficili da raggiungere via terra. Solo in un secondo momento si punterà a impieghi più pratici, come interventi di emergenza o trasporto rapido di persone e materiali. L’immagine delle “auto volanti-taxi” che popolano il cielo delle metropoli, quindi, rimane ancora uno scenario lootnano.
Secondo quanto riportato China Daily, il prezzo del primo modello dovrebbe aggirarsi sotto i 2 milioni di yuan (circa 260 mila euro), una cifra che lo colloca per ora nella fascia del lusso tecnologico.
L’azienda, però, sembra intenzionata a costruire un ecosistema più ampio. Sull’isola di Hainan sorgeranno strutture dedicate, come stazioni di atterraggio e punti di ricarica, pensate per integrare il trasporto aereo di prossimità con quello su strada.
Tra entusiasmo e prudenza
Per gli esperti, la vera sfida non sarà tanto costruire veicoli volanti - già oggi tecnicamente possibili - quanto garantire sicurezza, regolamentazione e infrastrutture adeguate. In Cina il contesto politico è favorevole, ma la diffusione di questi mezzi richiederà anni, forse decenni, prima di diventare davvero di massa.
“È un traguardo storico per la mobilità elettrica”, ha commentato He Xiaopeng, fondatore e CEO del gruppo. “Vogliamo che le persone possano muoversi liberamente non solo sulle strade, ma anche nei cieli delle loro città”.
Resta il fatto che, almeno per ora, l’auto volante è più un simbolo del futuro che un mezzo per tutti. Ma la direzione è tracciata: dopo le auto elettriche e quelle a guida autonoma, il prossimo passo della mobilità globale sembra guardare sempre più in alto.
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