Crisi idrica, è allarme acqua razionata: «Rubinetti chiusi dalle 22 alle 6». Ecco dove

Claudia Mustillo

19 Ottobre 2022 - 13:08

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In Italia è allarme razionamenti dell’acqua: i rubinetti saranno chiusi per tutta la notte e si potrebbe passare anche a una fase due con ulteriori chiusure. Ecco cosa sta succedendo.

Crisi idrica, è allarme acqua razionata: «Rubinetti chiusi dalle 22 alle 6». Ecco dove

Non solo inflazione e aumenti record in bolletta, si torna a parlare anche dell’allarme acqua. A causa della riduzione delle portate della sorgente che potrebbe durare a lungo visto, l’andamento climatico stagionale del tutto anomalo, e una costante domanda da parte dell’utenza in alcuni Comuni in Italia bisognerà chiudere i rubinetti dell’acqua durante la notte, a partire già dalle 22 di domani fino alle 6 del mattino.

Allarme acqua: cosa succede in Italia

Dell’allarme siccità se ne è molto parlato durante l’estate in particolare, ma è un problema che l’Italia vive quotidianamente.

«Dobbiamo salvare ogni litro di acqua potabile a disposizione, perché le riserve sono finite. L’acqua che sta scendendo oggi sui bacini idroelettrici è acqua glaciale, cioè che è dovuta purtroppo allo scioglimento dei ghiacciai per l’innalzamento dello zero termico, quindi non è una bella notizia: arriva acqua, ma stiamo perdendo le riserve». Queste le parole sulla situazione idrica del territorio piemontese dell’assessore all’Ambiente del Piemonte, Matteo Marnati, nel pieno dell’emergenza estiva. Oggi la situazione in molte zone di Italia non è migliorata né cambiata.

Dove si chiuderanno i rubinetti dell’acqua in Italia

La sospensione dell’acqua alle utenze, tramite la chiusura dei rubinetti rappresenta la prima fase, poi potrebbe seguire una eventuale seconda fase con maggiori chiusure sul territorio delle Marche. Saranno importanti in questo senso i consumi e gli andamenti delle piogge stagionali. Il provvedimento entrerà in vigore nella serata di domani a Servigliano (Zona Curetta), Santa Vittoria in Matenano (centro abitato), Fermo (zona San Girolamo, Girola), Monte Giberto (contrada da Castelletta e parte di contrada da Ete), Lapedona (centro urbano - contrada da San Michele e limitrofe), Ortezzano (Zona Valdaso), Castorano (centro urbano, San Silvestro , Gaico), Spinetoli ( Pagliare del Tronto), Offida (San Barnaba, centro urbano, Zona Cappuccini), Acquaviva Picena (centro urbano e dintorni, Contrada San Vincenzo e Colle in su), Monteprandone (Centobuchi) e Stella di Monsampolo, Grottammare (centro urbano basso - lungomare), Cupra Marittima (centro urbano basso - lungomare).

La Ciip (Cicli Integrati Impianti Primari S.p.A) ha spiegato in un comunicato stampa che la sospensione dell’erogazione idrica alle utenze, tramite chiusura dei serbatoi alle zone di volta in volta comunicate, rappresenta l’unica misura atta a garantire un’equa distribuzione della scarsa risorsa idrica disponibile e sarà progressivamente estesa in relazione all’andamento delle portate sorgentizie, alla disponibilità degli impianti di soccorso, alla domanda idrica da parte delle utenze e all’andamento climatico.

Possibili disservizi in tutta la zona

Nella situazione di precarietà delle fonti di approvvigionamento è probabile che possano verificarsi momentanei disservizi anche nelle zone non inserite nelle aree interessate dalle chiusure programmate. Inoltre, la Ciip ribadisce agli uffici pubblici, all’utenza civile, commerciale, produttiva e sanitaria, di porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave.

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