Crediti di carbonio, l’impatto sui prezzi dell’energia e della produzione

Niccolò Ellena

19/07/2022

21/07/2022 - 16:50

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L’aumento del prezzo dell’energia e dei crediti di carbonio sta rendendo sempre più conveniente per le aziende investire in fonti di energia sostenibili che non necessitano di essere compensate

Crediti di carbonio, l’impatto sui prezzi dell’energia e della produzione

Il prezzo dei crediti di carbonio ha un peso specifico molto importante nello stabilire il prezzo dell’energia e della produzione, questo perché, specialmente per le aziende che emettono molti gas serra, significa dover spendere molti più soldi per poter inquinare.

È necessario andare con ordine al fine di capire con chiarezza questo concetto. Innanzitutto, i crediti di carbonio sono dei certificati negoziabili, ottenibili attraverso un investimento economico in progetti che contribuiscono ad assorbire l’anidride carbonica e gli altri gas serra dall’atmosfera per rallentare il riscaldamento globale e di conseguenza il cambiamento climatico.

I crediti di carbonio, sebbene per una moltitudine di fattori possano avere un valore economico diverso tra loro, hanno lo stesso valore di CO2 e gas serra prelevati dall’atmosfera: una tonnellata. Il loro valore varia - tra le altre cose - in base a chi li emette, a quando li emette e a quale progetto sono connessi.

Ad esempio i crediti ottenuti da un progetto realizzato in una zona molto inquinata, certificato molto di recente da un ente che gode di ottima fama avranno un valore decisamente più alto rispetto a un credito emesso da a un progetto mal gestito, datato e certificato da un ente impopolare tra gli investitori.

Le aziende che dunque decidono di investire in questo settore lo fanno per cercare di diminuire o azzerare la loro impronta carbonica.

Per farlo, si fanno assistere da una terza parte che ha il compito di calcolare le emissioni della tale azienda. Una volta appurata la quantità di CO2 prodotta, l’azienda potrà decidere se e quanto investire nel mercato.

Nel caso in cui l’azienda decida di investire nel mercato dei crediti di carbonio lo può fare per due motivi principali, nessuno di questi obbligatorio, dal momento che questo è, per definizione, un mercato volontario.

Il primo è quello di promuovere le proprie iniziative, mostrando agli stakeholder di essere un’azienda che è interessata a determinate tematiche.

Molte realtà che investono in crediti di carbonio non lo fanno perché realmente interessati a diminuire la loro impronta di carbonio, bensì poiché desiderano apparire come un’azienda sostenibile per attirare investitori.

La differenza sostanziale in questo caso giace principalmente tra le realtà che lo fanno soltanto per apparire e quelle che invece desiderano, con piani ben strutturati, ridurre progressivamente la loro impronta carbonica.

L’impatto sui prezzi dei crediti di carbonio

Il prezzo dei crediti è estremamente variabile a causa dei fattori già elencati, motivo per cui è un mercato non semplice in cui operare.
Quello che è certo, è che questo ha un impatto molto importante sia sui prezzi dell’energia, sia su quelli della produzione.

Un’azienda che infatti rilascia molta CO2 nell’atmosfera, è chiamata, per essere conforme al suo obiettivo di sostenibilità, a investire molti soldi nell’acquisto dei crediti di carbonio.

Ma cosa succede, ad esempio, quando la domanda di crediti di carbonio aumenta in maniera importante?

Logicamente, aumenteranno anche i prezzi dell’energia e della produzione, dal momento che, avendo l’azienda “bisogno” di questi crediti per potersi permettere di inquinare, avrà anche bisogno di investire più soldi quando i prezzi dei crediti salgono.

Aumentando i prezzi dell’energia, questo impatterà probabilmente anche i costi necessari per realizzare i progetti da cui successivamente vengono poi emessi i crediti di carbonio.

I progetti realizzati infatti, sebbene siano progetti sostenibili e che non inquinano, bensì rimuovono la CO2, hanno anche loro necessità di utilizzare l’energia: si pensi ad esempio alla realizzazione di un parco eolico, per realizzarlo è necessario spostare molto materiale e utilizzare molto carburante.

Ciò comporta dunque un aumento anche nei prezzi della realizzazione, instaurando un vero e proprio circolo vizioso per cui i prezzi dei crediti aumentano quando la domanda aumenta e così i prezzi dell’energia e della produzione, ma se i prezzi dell’energia e della produzione aumentano lo stesso fanno anche i prezzi dei crediti, perché realizzare i progetti che li emettono diventa più costoso.

Non tutto il male viene per nuocere, infatti, sebbene aumenti il prezzo dell’energia e della produzione, il fatto che cresca anche il prezzo dei crediti di carbonio può essere un incentivo per le aziende che inquinano a ridurre le loro emissioni cercando soluzioni alternative e maggiormente sostenibili, impattando perciò positivamente sull’ambiente.

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