L’Unione europea crea un esercito militare, ecco perché

Sara Catalini

8 Settembre 2016 - 10:38

Juncker ha parlato della creazione di un esercito militare europeo, cosa sappiamo fin’ora e che c’è di vero? Ecco le ultime notizie.

L’Unione europea crea un esercito militare, ecco perché

L’Unione europea crea un esercito militare, a dichiararlo è Juncker: ecco perché e cosa c’è di vero.

Bruxelles si sta avvicinando alla creazione di un esercito militare europeo segreto post-Brexit, ma cosa sappiamo fin’ora?

Jean-Claude Juncker svelerà la prossima settimana i piani per un’unione militare più forte tra gli Stati membri dell’UE, stando ad alcuni rapporti recenti.

Il Presidente della Commissione europea vuole un comando unificato per le operazioni militari dell’UE, investimenti comuni per le attrezzature militari e armamenti standardizzati.

L’integrazione militare dell’UE è un tema controverso e di cui poco si è detto nel tempo. Dopo i risultati del Brexit che hanno sancito l’uscita del Regno Unito dall’UE, il progetto di un esercito militare UE ha preso forma nuovamente dato che è venuta meno l’opposizione della Gran Bretagna, da sempre contraria alla creazione di un esercito europeo.

L’idea verrà presentata nel dettaglio da Juncker la prossima settimana, ma si teme che un esercito UE possa entrare in conflitto con le operazioni della NATO, di cui 22 Stati europei fanno parte, e creare molta divisione in un momento politico internazionale delicato.

Vediamo allora nel dettaglio cosa sappiamo sulla creazione di un esercito UE e sulle eventuali conseguenze internazionali della sua nascita.

L’Unione europea crea un esercito militare: perché? Cosa ci aspetta?

Sta per essere ufficialmente presentato il Global Strategy on Foreign and Security Policy, un progetto di vecchia data che consentirebbe la creazione di un esercito europeo.

Il piano, sostenuto dall’alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, e dalla Germania in primis, prevedrebbe nuove strutture militari, un quartier generale e un piano comune per tutti gli Stati membri dell’UE.

L’idea doveva restare segreta fino ai risultati del referendum britannico del Brexit e i documenti che ne spiegavano gli intenti e i dettagli erano consultabili solo da una ristretta schiera di diplomatici, ma perchè è stato tenuto segreto?

Le autorità UE hanno smentito subito l’indiscrezione che mesi fa il Times ha reso nota, in quanto l’ipotesi della creazione di un esercito UE decisa a tavolino dai leader mondiali e senza la consultazione popolare sarebbe risultata poco democratica.

Nonostante le dichiarazioni di Juncker la Mogherini nega tutt’ora si tratti un esercito militare in senso stretto, ma indica il progetto come una strategia UE di lotta al terrorismo.

Altri motivi del silenzio sulla questione derivano dalla paura che la creazione di strutture di difesa militare UE separate dalla NATO, possano essere fonte di squilibri tra partner transatlantici in un momento in cui è necessaria la solidarietà di fronte alle molte minacce difficili e pericolose per le democrazie.

Juncker ha in qualche modo fugato questo dubbio dichiarando che la creazione di un esercito europeo non entrerà in conflitto con gli intenti della NATO, dato che a suo dire: "abbiamo bisogno di un’Europa più forte e se aspettiamo per gli euroscettici, poi ci sarà solo datornare indietro".

La Repubblica Ceca e l’Ungheria già sostengono il piano, così come il premier Matteo Renzi.

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