Covid, cosa succede in Cina? Morti e misteri, allarme per nuove varianti

Alessandro Cipolla

22 Dicembre 2022 - 11:46

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La Cina sarebbe nel pieno di una ondata Covid: l’allarme dell’Oms per i contagi sottostimati e gli ospedali in affanno, gli Usa invece temono nuove possibili varianti vista la diffusione del virus.

Covid, cosa succede in Cina? Morti e misteri, allarme per nuove varianti

Quando si parla della Cina il condizionale è sempre d’obbligo, visto il sostanziale mistero che da sempre circonda tutto ciò che accade all’interno della Grande Muraglia. Se poi il tema della discussione è il Covid, capire cosa veramente stia succedendo - o sia successo - diventa una autentica sciarada.

Quasi tre anni dopo lo scoppio della pandemia, ancora è ignota l’origine del Covid visto il flop dell’indagine dell’Oms, che ha criticato Pechino parlando di scarsa collaborazione, con tutti gli altri studi indipendenti che si sono divisi tra chi ha puntato il dito contro il mercato di Wuhan e chi invece contro il laboratorio di virologia della tristemente nota città cinese.

Anche i numeri ufficiali del Covid sembrerebbero essere poco realistici per un Paese che conta 1,4 miliardi di abitanti: dall’inizio della pandemia in Cina sarebbero stati 1,9 milioni i casi totali e 5.242 i morti. Giusto per fare un esempio, l’Austria con 9 milioni di abitanti ha avuto oltre 5 milioni di casi e più di 20.000 morti.

Un timore questo dei contagi sottostimati che preoccupa anche l’Oms: “La Cina dichiara numeri relativamente bassi di ricoveri in terapia intensiva, ma da quello che sentiamo dire le terapie intensive si stanno saturando”.

Stando a queste premesse, appare difficile cercare di spiegare con certezza cosa stia succedendo in questi giorni in Cina visto che, le testimonianze riportate dai giornali occidentali, cozzano spesso con i bollettini in stile “casa del Mulino Bianco” diffusi dalle autorità locali.

Covid, nuova ondata in Cina?

Dopo aver seguito fin dal primo momento la via della “tolleranza zero”, a seguito delle recenti proteste dei cittadini esasperati dalle maniacali misure restrittive, la Cina ha deciso di allentare le restrizioni sanitarie legate al Covid.

Questa mossa avrebbe generato una ondata di contagi, con diverse testimonianze riportate da giornali americani e britannici che parlano di crematori oberati dal lavoro e di ospedali in difficoltà; inoltre, inizierebbero a mancare anche medicinali e strumenti di emergenza come i ventilatori.

La fine del tracciamento ossessivo dei contagi sta rendendo difficile stabilire il numero dei nuovi casi: i dati ufficiali in Cina parlano di una media dell’ultima settimana di quasi 2.000 casi al giorno, dodici volte in meno nello stesso periodo rispetto all’Italia.

Il numero dei morti poi potrebbe essere contato con una mano: due ieri a Pechino, cinque il giorno prima. Stime occidentali invece parlano di un milione di possibili decessi in Cina dovuti al Covid a causa della fine delle restrizioni.

Timori questi che stanno scuotendo anche l’Oms, che si è detta “molto preoccupata” chiedendo a Pechino dei dati più precisi per quanto riguarda la reale situazione dei contagi.

Rischio nuove varianti

Quello di milioni di morti non sarebbe l’unico timore legato al Covid in Cina; la grande diffusione del virus in un Paese così grande e così abitato potrebbe infatti generare nuove varianti come già accaduto in Brasile, India e Sudafrica.

Sappiamo che ogni volta che il virus si diffonde può mutare e presentare una minaccia” ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price, ma in precedenza questo allarme è stato condiviso anche da diversi scienziati occidentali.

Anche se la campagna di vaccinazione in Cina sarebbe stata capillare, con il 90% della popolazione che avrebbe completato il proprio ciclo vaccinale, la scarsa affidabilità dei vaccini prodotti in patria utilizzati non sembrerebbe poter proteggere con efficacia la popolazione.

Per gli esperti se il virus dovesse diffondersi in maniera incontrollata, questa circolazione potrebbe generare nuove mutazioni del Covid potenzialmente più pericolose di Omicron: ancora una volta tutti gli occhi del mondo sono puntati su cosa sta succedendo in Cina.

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