Covid: l’emergenza posti letto c’è. Massimo allarme in queste regioni

Violetta Silvestri

21 Novembre 2020 - 15:10

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L’emergenza Covid-19 in Italia continua a interessare gli ospedali: l’allarme posti letto per i malati c’è, come dimostrano gli ultimi dati del più grande sindacato dei medici ospedalieri.

Covid: l’emergenza posti letto c’è. Massimo allarme in queste regioni

Se l’indice Rt ha mostrato una leggera e ottimistica flessione, i segnali che vengono dalle strutture ospedaliere continuano a essere allarmanti.

Il Covid-19 in Italia è ancora un’emergenza e di significativa entità proprio per il livello di saturazione di alcuni reparti ospedalieri nelle diverse Regioni del Paese. Gli ultimi dati sono stati elaborati da Anaao-Assomed, il più grande sindacato dei medici ospedalieri.

I risultati tracciano un quadro grave: nei territori regionali è allarme massimo per l’occupazione dei posti letto disponibili nei reparti di internistica, ormai affollati di malati per coronavirus.

Italia: emergenza posti letto grave in queste Regioni

Pneumologia, Medicina interna e Malattie infettive: questi i reparti di internistica ormai al collasso nei principali ospedali italiani.

A rivelarlo una ricerca del sindacato medico Anaao-Assomed, che ha voluto mettere a confronto i dati sui posti letto disponibili nei suddetti reparti nel 2018 con il numero di ricoveri di oggi, in piena emergenza Covid. Ne è emersa una fotografia davvero sconfortante per il Paese, in grave sofferenza nella gestione di tanti positivi richiedenti cure e assistenza ospedaliera.

Nello specifico, l’analisi ha evidenziato una saturazione dei ricoveri Covid (in percentuale con i posti letto a disposizione) così ripartita tra le Regioni:

  • Valle d’Aosta 229%;
  • Piemonte 191%;
  • Provincia autonoma Bolzano 129%;
  • Lombardia 129%;
  • Liguria 118%;
  • Lazio 91%;
  • Campania 87%;
  • Provincia autonoma Trento 82%;
  • Abruzzo 77%;
  • Sicilia 73%;
  • Puglia 71%;
  • Emilia Romagna 66%;
  • Toscana 66%;
  • Veneto 64%;
  • Umbria 60%;
  • Calabria 54%;
  • Basilicata 52%;
  • Marche 49%;
  • Molise 34%;
  • Friuli Venezia Giulia 34%

Drammatiche le percentuali di Valle d’Aosta, Piemonte, Bolzano, Lombardia, Liguria, dove nei reparti di internistica i posti sono ormai occupati ben oltre il 100% delle possibilità.

Al limite della sostenibilità Lazio, Campania, Trento. Ricoveri sotto la soglia del 40% rispetto ai letti disponibili solo in Molise e Friuli Venezia Giulia.

Medicina interna al collasso

A margine di tali percentuali, si è alzato un vero e proprio grido di aiuto dal residente della Federazione dei medici internisti Dario Manfellotto.

L’assistenza offerta ai malati Covid ricoverati in Medicina Interna è garantita in ogni suo aspetto, dall’ossigenoterapia alle tipologie di ventilazione non invasiva, con lo scopo di evitare intubazione e complicazioni letali.

Tuttavia, il personale medico non è abbastanza dinanzi a una saturazione così elevata. Inoltre, gli stessi internisti devono farsi carico dei malati di reparto affetti da altre gravi patologie come insufficienza renale, bronchite cronica, scompenso cardiaco, sepsi, polmonite. Per loro,purtroppo, la disponibilità di ricovero sta svanendo con numeri Covid così alti.

L’emergenza ospedaliera, quindi, è ancora grave. Per questo, lo stesso Speranza oggi ha parlato di prudenza nella concessione di maggiore libertà.

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