Cosa sono le Forze Operative di Riserva (Orf) che la Nato ha dispiegato in Kosovo?

Chiara Esposito

30 Maggio 2023 - 23:51

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Dopo gli scontri tra il comando della KFOR e i manifestanti serbi, la Nato aumenta le forze dislocate in Kosovo.

Cosa sono le Forze Operative di Riserva (Orf) che la Nato ha dispiegato in Kosovo?

Winston Churchill asseriva che «i Balcani producono più storia di quanto essi consumano» e proprio nelle ultime ore si affaccia sulla scena internazionale un nuovo bagliore del fuoco mai sopito in terra kosovara che ha spinto la Nato ad aumentare le forze dislocate in loco richiamando in campo corpi armati altamente specializzati come quello delle Forze Operative di Riserva (Orf).

Il Kosovo infatti da lunedì 29 maggio è teatro di nuovi disordini nell’area nord, a Zvecan, dove le truppe KFOR dell’Alleanza si sono scontrate con gruppi di manifestanti serbi. Diversi i militari italiani colpiti da molotov o altri dispositivi incendiari, oggi ricoverati a causa delle fratture riportate durante un’operazione di contenimento delle frange più violente di dimostranti.

Per chiarire al meglio lo scopo e il coordinamento di Orf, facciamo un passo indietro e contestualizziamo la destabilizzazione in corso.

Le manifestazioni serbe

Gli scontri di cui stiamo parlando sono scoppiati in seguito al tentativo di diversi manifestanti serbi di irrompere in alcuni municipi guidati da sindaci di etnia albanese.

Nel nord del Kosovo infatti i manifestanti serbi si sono radunati davanti ai Municipi di Zvecan, Zubin Potok e Leposavic per protestare contro l’insediamento nei nuovi uffici delle amministrazioni elette nel voto locale del 23 aprile scorso. La massiccia presenza di unità della polizia kosovara e di militari della Forza Nato in Kosovo mirava a preservare la sicurezza in luoghi sensibili ma, secondo testimoni locali, quando i soldati della Kfor avrebbero chiesto ai serbi di liberare la strada a due veicoli delle forze speciali di polizia kosovare sarebbe divampato un conflitto urbano in piena regola.

I media parlano di gas lacrimogeni e granate stordenti da parte NATO per proteggere gli ufficiali kosovari nei veicoli e disperdere i manifestanti. A questo i serbi riuniti avrebbero però risposto lanciando pietre e dando anche fuoco a un veicolo in zona. Contro i militari della missione KFOR sono stati anche esplosi colpi di arma da fuoco e durante lo scontro tre ungheresi sono stati colpiti e feriti da proiettili, anche se fortunatamente nessuno sembra essere in pericolo di vita.

Le forze NATO schierate sul campo

La NATO ormai da giugno 1999 conduce un’operazione di sostegno alla pace in Kosovo tramite la Kosovo Force (KFOR) istituita al termine della campagna aerea della NATO contro il regime di Milosevic.

Gli obiettivi originari della KFOR erano scoraggiare nuove ostilità, stabilire un ambiente sicuro e garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, smilitarizzare l’Esercito di liberazione del Kosovo, sostenere lo sforzo umanitario internazionale e coordinarsi con la presenza civile internazionale. Vista la veemenza degli scontri di queste ultime ore tuttavia l’Alleanza ha predisposto il dispiegamento della componente Orf per i Balcani occidentali.

Non si tratta però di un’azione ad effetto immediato dal momento in cui sono necessari almeno 7 giorni per una completa attivazione del commando. Il Battaglione multinazionale andrà a rafforzare KFOR qualora fosse necessario così come testimoniato nelle ultime ore dall’Ammiraglio Stuart B. Munsch, Comandante del Comando lnterforze Alleato di Napoli (JFC Naples):

“II rischieramento di ulteriori forze NATO in Kosovo è una misura prudente tesa a garantire che la KFOR disponga della capacità necessaria a mantenere la sicurezza, seconda quanta stabilito dal mandato del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite. Mi complimento con KFOR per la velocità, la professionalità e la sobrietà con cui ha intrapreso le azioni necessarie a fermare i disordini e a salvare vite. La violenza deve cessare e tutte le parti devono astenersi dal compiere atti che attentino alla pace di qualunque comunità del Kosovo”.

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