Cosa sappiamo sulla nuova bomba nucleare Usa

Alessandro Nuzzo

29 Ottobre 2023 - 08:45

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Pubblicato un report sulla nuova bomba nucleare che gli Stati Uniti stanno costruendo. Se sganciata avrebbe delle conseguenze devastanti.

Cosa sappiamo sulla nuova bomba nucleare Usa

Per le più grandi nazioni mondiali lavorare costantemente alle nuove tecnologie militari è importantissimo per far valere la loro supremazia. Non c’è dubbio che con lo scoppio della guerra in Ucraina si è tornati a parlare con prepotenza dell’arsenale nucleare che potenze come Russia, Stati Uniti, Cina posseggono. Sono in atto investimenti milionari per migliorare le proprie armi e tra chi investe di più troviamo gli Stati Uniti. La potenza Usa ha recentemente pubblicato un report su una nuova bomba nucleare a cui sta lavorando molto più potente e dalle conseguenze davvero devastanti. Ecco cosa si sa a riguardo.

Una potenza 30 volte superiore a quella sganciata su Hiroshima

La nuova bomba nucleare a cui stanno lavorando gli Usa è laB61-13 ed è la versione aggiornata del modello precedente con delle migliorie importanti sia sulla precisione ma soprattutto sulla potenza. A quanto pare il nuovo modello è 30 volte più potente della bomba atomica che fu sganciata su Hiroshima durante la seconda guerra mondiale. Ha poi una grandissima precisione che gli consente di colpire strutture particolarmente rinforzate come come centri di comando e controllo strategici sotterranei.

La nuova bomba B61-13 sarebbe trasportabile dai moderni aerei e darebbe la possibilità al presidente degli Stati Uniti di avere a disposizione un opzione aggiuntiva contro nemici e obiettivi militari difficili. Il nuovo modello sostituirebbe alcuni dei B61-7 presenti nell’attuale arsenale nucleare e hanno un rendimento simile a quello della B61-7, che è superiore a quello della B61-12.

Secondo il report può essere impostata per esplodere con vari gradi di forza. La più alta ha una potenza compresa tra 340 e 360 ​​kilotoni. Stiamo parlando di una potenza 30 volte superiore a quella di Hiroshima.

Una potenza di 360 kilotoni avrebbe effetti devastanti. Un’esplosione del genere effettuata sulla città di Roma si propagherebbe fino a Ciampino, giusto per fare un esempio.

La nuova bomba nucleare sarebbe la seconda arma politica in mano agli Stati Uniti di tutti i tempi. La prima è stata la testata a basso rendimento W76-2 schierata alla fine del 2019 sui sottomarini Trident. Gli Stati Uniti sono uno dei paesi con il maggior numero di bombe atomiche tattiche in stock: se ne contano circa 200 che rappresentano solo una piccola parte dell’arsenale nucleare che, stando agli ultimi numeri aggiornati al 2023, arriva a 5.244 testate.

La Russia prosegue le esercitazioni

Intanto in Russia sono state effettuate delle esercitazioni per testare la risposta del paese ad un attacco nucleare nemico. Missili provenienti da mare, cielo e terra sono stati usati sotto la supervisione di Vladimir Putin per capire la risposta dell’apparato militare russo. Si tratta di esercitazioni annuali come avvenute anche lo scorso anno. Un test che però questa volta è ricaduto in una data abbastanza interessante. Non solo nel giorno del ventesimo mese di inizio del conflitto ma anche nel giorno in cui il Consiglio della Federazione, la Camera alta del Parlamento russo, ha approvato la revoca della ratifica del Trattato sul divieto totale dei test nucleari (Ctbt).

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