Cosa rischia chi non presenta la dichiarazione dei redditi?

Patrizia Del Pidio

22 Marzo 2023 - 07:16

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La stagione della dichiarazione dei redditi è all’inizio ma è bene chiarire subito cosa rischia chi, essendo obbligato, non presenta la propria dichiarazione.

Cosa rischia chi non presenta la dichiarazione dei redditi?

Cosa rischia chi non presenta la dichiarazione dei redditi? La mancata presentazione può dipendere da una dimenticanza del cittadino, ma anche da una libera scelta, in ogni caso le conseguenze per chi non rispetta le scadenze di presentazione sono sempre le stesse.

Ricordiamo che la scadenza di presentazione varia in base al modello dichiarativo che si presenta:

  • se si sceglie di utilizzare il modello 730/2023 sia precompilato che ordinario (scelta solitamente fatta da lavoratori dipendenti e pensionati) la presentazione deve essere entro il 2 ottobre (la scadenza è fissata al 30 settembre che cadendo di sabato la fa slittare al lunedì successivo, 2 ottobre);
  • se si presenta il modello Redditi (che solitamente utilizzano lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva) la scadenza è fissata al 30 novembre 2023.

Sotto il grande cappello della dichiarazione dei redditi quindi ci sono vari tipi di modello da scegliere, compilare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro una determinata scadenza, se non si vogliono rischiare pesanti sanzioni.

Se non si rispetta la data ultima per l’invio si può comunque recuperare, ma la tempistica è fondamentale, perché il contribuente può comunque presentare la dichiarazione dei redditi e regolarizzare la propria situazione fiscale entro 90 giorni.

Cosa rischia chi non fa la dichiarazione dei redditi? Le scadenze da rispettare

In base alla dichiarazione dei redditi scelta, bisogna rispettare una scadenza precisa. Chi ha scelto il modello 730 (o la sua versione precompilata) ha fino al 30 settembre per trasmettere la dichiarazione all’Agenzia delle entrate.

Ricordiamo che quest’anno l’inizio della stagione della dichiarazione dei redditi slitta in avanti: la messa a disposizione del modello 730 precompilato online ci sarà a partire dal 30 aprile.

Chi invece ha scelto il modello Redditi Pf ha tempo fino al 30 novembre per la trasmissione all’Agenzia. Il termine ultimo del 30 novembre è valido anche per il modello redditi Sc, Sp, Enc.

Cosa succede se non faccio la dichiarazione dei redditi? Rischi e sanzioni

Quando la dichiarazione dei redditi non viene presentata viene definita “omessa” se:

  • le imposte evase superano i 50.000 euro;
  • non viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza.

Il termine dei 90 giorni quindi dipende dal tipo di dichiarazione che si deve presentare, e quindi iniziare a contare i tre mesi dal 30 settembre o dal 30 novembre.

Quando non viene presentata la dichiarazione dei redditi si va incontro a gravi conseguenze, a partire dalla sanzione amministrativa fino al penale.

La sanzione amministrativa parte da un minimo del 120% al massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute. L’imposta minima applicabile è di 250,00 euro.

Nel caso in cui non siano dovute imposte è prevista una sanzione che va da 250,00 euro a 1.000,00 euro. Tale sanzione può essere aumentata fino a raddoppiare nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili.

Il penale scatta a causa dell’inadempimento o in caso d’imposta evasa (imposte sui redditi o Iva), e le ritenute non versate siano superiori a 50.000 euro. Il riferimento va inteso per singola imposta e per ciascun periodo d’imposta.

La nuova sanzione introdotta dal decreto Fiscale 2020 è la reclusione:

  • da un minimo di un anno e sei mesi al massimo di quattro anni per chi evade le imposte sui redditi o Iva e non presenta le dichiarazioni relative per imposte evase superiori a 50.000 euro;
  • da un anno e sei mesi a quattro anni al massimo per chi non presenta la dichiarazione di sostituto d’imposta, sempre quando la somma evasa supera i 50.000 euro.

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