Come annullare il 730/2025 già inviato, istruzioni

Patrizia Del Pidio

16 Giugno 2025 - 13:17

Il contribuente può ancora annullare la dichiarazione dei redditi già inviata e presentare un nuovo 730/2025. Vediamo i termini e le istruzioni per farlo, ma attenzione, restano pochi giorni.

Come annullare il 730/2025 già inviato, istruzioni

Fino al 20 giugno è possibile annullare il 730/2025 già inviato e sostituirlo con una nuova dichiarazione, ma come si procede? L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione i modelli precompilati a partire dal 30 aprile, dal 15 maggio scorso, invece, è possibile procedere alla modifica, all’integrazione e all’invio dei modelli.

Da qualche anno sono molti i contribuenti che scelgono di inviare la dichiarazione in autonomia sfruttando i modelli precompilati dall’amministrazione fiscale, ma proprio per il fatto che si procede senza l’ausilio di un esperto è molto più facile incappare in errori, dimenticanze e omissioni.

Nel caso che ci si renda conto, dopo aver trasmesso il 730/2025 all’Agenzia delle Entrate di aver dimenticato spese detraibili o deducibili, di aver omesso l’indicazione di un reddito, di aver sbagliato qualche cosa nella compilazione della dichiarazione, è possibile annullare il 730 già inviato.

Ovviamente il modo di intervenire in questi casi dipende molto dal momento in cui ci si rende conto dell’errore. Perché fino al 20 giugno 2025 è possibile annullare la dichiarazione già presentata e procedere, anche in un secondo tempo, a inviarne una nuova senza errori. Va sottolineato, però, che questa operazione può essere effettuata una sola volta per ogni anno di imposta.

Se, invece, ci si accorge degli sbagli solo dopo il 20 giugno, si può sempre provvedere a rettificare quanto trasmesso, ma le strade da seguire sono differenti.

Vediamo come procedere se ci si rende conto di aver commesso errori o dimenticanze nel 730/2025 già inviato entro il 20 giugno e come procedere all’annullamento dell’invio.

Come correggere e annullare la dichiarazione 730/2025 già inviata

Nel caso in cui ci si fosse resi conto di aver commesso degli errori nel 730/2025 dopo l’invio, è ancora possibile annullare la presentazione digitale della dichiarazione dei redditi di quest’anno. Attenzione però: questa possibilità è valida per un’unica volta, il secondo invio non potrà essere annullato, ma si potrà comunque procedere alla correzione con modalità differenti.

In caso di errori di compilazione o di omissione di dati necessari, è possibile agire per risolvere il problema senza incorrere in sanzioni.

Per annullare l’invio effettuato in modalità web è necessario accedere alla propria area privata del portale dell’Agenzia delle Entrate e, prima di tutto, controllare che la ricevuta di invio riporti la dicitura “Elaborato”, per poi selezionare l’opzione “Richiedi annullamento 730”.

Nel momento in cui si procede all’annullamento del modello 730/2025 verranno cancellati tutti i dati inseriti e verrà quindi anche rimosso in maniera automatica l’eventuale modello F24 per il pagamento delle imposte.

In alternativa, se ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato si può procedere con la presentazione del modello “redditi correttivo”.

È anche possibile agire diversamente nel caso in cui, dopo aver inviato il modello, ci si rendesse conto di aver percepito:

  • redditi soggetti a imposta sostitutiva e redditi a tassazione separata;
  • oppure plusvalenze di natura finanziaria, o anche investimenti e attività finanziarie all’estero, ovvero quelli da inserire nei quadri RM, RS, RT e RW.

In questi casi è possibile presentare il modello “redditi aggiuntivi”, utilizzabile anche dopo il 20 giugno.

Entro quando si può annullare l’invio della dichiarazione

La data ultima per l’invio della dichiarazione dei redditi è il 30 settembre, ma si può procedere con l’annullamento dell’invio solo fino al 20 giugno.

Si hanno quindi solo ancora pochi giorni per controllare e rettificare eventuali dubbi annullando un modello 730 già consegnato per poi procedere con la creazione e l’invio di quello corretto, per l’invio del quale non ci sono limiti temporali (se non quello di scadenza del 30 settembre).

Cosa fare dopo aver annullato l’invio della dichiarazione

Una volta annullata la dichiarazione è necessario inviarne una seconda. Nel momento in cui si decide di cliccare sull’opzione “Richiedi annullamento 730” questo verrà cancellato e considerato ancora da consegnare, e sarà quindi indicata come “omessa” nel caso in cui non dovesse pervenire entro i termini.

Quando si sceglie l’annullamento è necessario aspettare da 24 a 48 ore perché il sistema permetta di andare a caricare e modificare una nuova versione. L’annullamento comunque non va a spostare la scadenza ultima, e sarà quindi sempre obbligatorio presentare la dichiarazione entro il 30 settembre.

Come correggere la dichiarazione dopo la scadenza per annullare l’invio

Se si dovesse rendere necessario andare a correggere il 730 inviato dopo il 20 giugno, si avrà comunque la possibilità di agire, ma non si potrà più farlo in modalità fai-da-te.

Infatti a partire dalla data del 21 giugno ci saranno due strade percorribili in caso di errori nella compilazione del 730:

  • ci si può rivolgere a un Caf o a un intermediario abilitato per la presentazione di un modello 730 integrativo, nel caso in cui le modifiche da integrare comportino una situazione più favorevole al contribuente (minor reddito o maggiori detrazioni). La data limite in questo caso è il 25 ottobre;
  • si può inviare tramite modalità web il modello “Redditi correttivo”, fino al 31 ottobre, mentre allo scadere di questa data si potrà utilizzare il modello “Redditi integrativo”.

L’invio del modello 730/2025, così come le relative correzioni e rettifiche, possono essere fatti in autonomia utilizzando il portale dell’Agenzia delle Entrate, ma è anche sempre possibile rivolgersi a un Caf o ad altre tipologie di intermediari abilitati.

Questa opzione, pur essendo a pagamento, può rivelarsi migliore per coloro che non hanno manualità nella compilazione del modello e soprattutto per evitare di perdere delle detrazioni e non rischiare eventuali sanzioni future.

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