Cosa potrà fare il robot annunciato da Elon Musk

Giorgia Bonamoneta

22/08/2021

24/08/2021 - 12:10

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Elon Musk annuncia una novità: il Tesla Bot. Un robot che sostituirà, almeno in teoria, il lavoro umano più pesante, ripetitivo e poco sicuro in fabbrica e non solo.

Cosa potrà fare il robot annunciato da Elon Musk

Elon Musk continua a far sognare e preoccupare le nuove generazioni. Se è vero che in molti lo considerano un genio indiscusso, capace con le sue dichiarazioni e i suoi progetti di strutturare un futuro tecnologico e da film cyberpunk, dall’altra in molti iniziano a soffrire delle continue proposte di uno degli uomini più ricchi al mondo.

La novità introdotta da Musk all’evento “AI Day” è il Tesla Bot, un robot umanoide che secondo il suo creatore (nell’idea, non nella pratica) servirà a rivoluzionare il lavoro. Nessuno dovrà più fare un lavoro fisico pesante che non vorrà, questo ha affermato sul palco.

Ma che cosa sarebbe in grado di fare questo robot e quale genere di lavoro potrebbe sostituire? Quali i costi? Sono già molti i dubbi, ma sicuramente l’iniziativa di Elon Musk riapre il dibattito sullo sviluppo tecnologico e la perdita e/o creazione di lavoro nel prossimo futuro.

Elon Musk: genio o scienziati pazzo?

Sono anni che Elon Musk ci delizia con una visione futuristica del nostro pianeta e non solo, ricordiamo per esempio l’idea di andare a colonizzare Marte. Da una parte è impossibile non ammirare il tentativo di rivoluzionare quotidianamente l’aspetto della ricerca tecnologica e quindi la vita quotidiana, dall’altra il rischio è di “spararla sempre più grossa”.

Non è la prima volta che si imbarca in progetti che non ottengono nessuno o pochi risultati e per molti esperti del settore della robotica l’annuncio del Tesla Bot è uno di questi. Raj Rajkumar, professore d’ingegneria informatica alla Carnegie Mellon University, ha risposto alle domande in merito poste da Reuters. La sua opinione:

Posso dire con certezza che passeranno ben più di dieci anni prima che un robot umanoide di qualsiasi azienda del pianeta possa andare al negozio e ritirare i tuoi acquisti.

Musk e il nuovo prototipo: Tesla Bot

Musk sale sul palco dell’“AI Day” dopo che un ballerino, vestito come il prototipo che andrà a presentare, ha ballato una coreografia a tratti un po’ grottesca e comica. Ride anche Elon Musk e subito dopo sgancia la bomba: ha progettato un robot per i lavori pesanti.

Secondo Musk il Tesla Bot sostituirà l’essere umano nei compiti non sicuri, ripetitivi e noiosi. I lavori della categoria “pesanti” saranno quindi una scelta del singolo. Questa affermazione in particolare fa pensare a un automatismo che a poco a che fare con la libertà di scelta dell’operaio quanto più alla produttività e lavoro a basso costo di un’azienda.

Cosa sa fare il Tesla Bot?

Nessun panico, nessun allarmismo: il Tesla Bot ha molta più probabilità di essere una “trollata” alla Musk che una realtà futura. Comunque perché non descriverne le qualità? Vediamo cosa sa fare questo nuovo robot.

Le caratteristiche:

  • altezza 180 centimetri
  • peso 56-60 kg
  • velocità 8 km orari
  • capacità di carico 20 kg
  • capacità di stacco 150 kg

Capacità robotiche:

  • autopilota
  • capacità neurale
  • capacità di organizzazione

Dettagli tecnici:

  • schermo per informazioni sulla testa
  • composto da materiali leggeri
  • mani dalla forma umana

Un futuro di condivisione di lavoro con i robot

Sono stati immaginati diversi scenari per un futuro di collaborazione tra umani e robot. Un primo esempio è dato dal concetto di fabbrica e automazione moderna. Se da una parte l’essere umano ha la possibilità di non dover più fare lavori ripetitivi o faticosi, dall’altra c’è chi pensa già alla perdita di posti di lavoro.

Esiste anche la prospettiva di un aumento dei lavori: i robot vanno mantenuti, curati, aggiornati. Il lavoro del domani sarà più specializzato e forse anche meno accessibile a tutti. C’è chi fa notare che però in questo modo potrebbero nascere nuovi lavori e quindi nuovi posti di lavoro. Per ora le due visioni si equivalgono e i rischi e i pregi di introdurre macchinari sempre più autonomi sono per lo più parte di discorsi teorici.

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