Cosa fare se la bolletta arriva in ritardo, spetta un indennizzo?

Ilena D’Errico

3 Dicembre 2022 - 23:22

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Se la bolletta arriva in ritardo spetta un indennizzo agli utenti, anche se il pagamento non può essere evitato. Ecco gli importi e i requisiti.

Cosa fare se la bolletta arriva in ritardo, spetta un indennizzo?

Se la bolletta arriva in ritardo genera non poche problematiche, per questo è bene sapere come comportarsi in questi casi. Ovviamente bisogna distinguere fra il semplice ritardo e quello che supera il termine della scadenza, infatti in alcuni casi spetta un indennizzo all’utente.

Ricevere le bollette in ritardo porta sicuramente ad alcuni problemi logistici in merito al pagamento, oltretutto pagare in ritardo comporta l’addebito di interessi di mora, che vanno ad aggiungersi ai costi già poco contenuti per l’energia. Per questa ragione i consumatori sono tutelati, ma sempre nel limite della correttezza.

Da un lato vi è infatti la giusta e comprensibile necessità di ricevere la fatturazione nei tempi giusti, in modo da organizzare le proprie risorse economiche e provvedere al pagamento entro la scadenza. Dall’altro lato, però, è anche vero che gli utenti hanno vari modi a disposizione per richiedere una bolletta non arrivata, quindi non sono esentati dagli obblighi nemmeno in caso di ritardo.

Se la bolletta arriva in ritardo devo pagarla?

Il ritardo della bolletta può essere più o meno prolungato e questo dà luogo a diverse circostanze, ma è bene sapere che a prescindere da ciò le bollette devono essere pagate in ogni caso. L’eventuale ritardo nella spedizione della bolletta, infatti, non influisce sul servizio di cui l’utente ha già usufruito e che pertanto deve essere pagato.

Al più, in caso di ritardo prolungato, il consumatore ha diritto a un indennizzo che compensi per il disagio provocato. L’indennizzo, tuttavia, non può mai essere corrisposto se la bolletta arriva prima della scadenza, o comunque a pochi giorni di distanza. In generale se la bolletta, nonostante il ritardo, non supera la scadenza, bisogna pagarla entro il termine, come se fosse arrivata nei tempi giusti.

Questo avviene proprio perché il ritardo nella comunicazione non influisce sulla possibilità di completare il pagamento entro i termini e in ogni caso l’utente avrebbe potuto contattare il fornitore prima, non avendo ricevuto la fatturazione nei tempi consueti. Allo stesso modo, anche se la bolletta arriva con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza, è indispensabile pagare il prima possibile.

In entrambi i casi non cambia assolutamente nulla dal punto di vista legale, in quanto normalmente un paio di giorni di ritardo nel pagamento sono tollerati, anzi di norma è possibile tardare il pagamento senza pagare conseguenze fino a una settimana dopo la scadenza.

Indennizzo per la bolletta in ritardo

Una buona regola generale è quindi quella di contattare il proprio fornitore di energia il prima possibile, non appena ci si accorge che la bolletta non è arrivata. Questo permetterà di ricevere la bolletta, anche semplicemente tramite e-mail, e dunque di pagare senza intoppi.

Nonostante ciò, la normativa prevede che la bolletta di luce e gas debba essere emessa entro 45 giorni dall’ultimo giorno fatturato, anche se nel libero mercato il contratto potrebbe indicare un termine differente e dunque è preferibile verificare le condizioni.

Superare questo limite, infatti, comporta un aumento dell’indennizzo che spetta al consumatore che riceve la bolletta in ritardo. Non è necessario, tuttavia, attendere che passino 45 giorni perché sono rimborsati tramite l’indennizzo tutti i ritardi che mettono in difficoltà gli utenti. In particolare sono previsti:

  • 6 euro per un ritardo dell’emissione della bolletta fino a 10 giorni.
  • 2 euro aggiuntivi per ogni giorno ulteriore rispetto al decimo, per un massimo di 20 euro e fino a 45 giorni.
  • 40 euro quando il ritardo è compreso fra 46 e 90 giorni.
  • 60 euro se il ritardo supera i 90 giorni.

L’indennizzo non deve essere richiesto, bensì è lo stesso fornitore obbligato legalmente a riconoscerlo automaticamente in bolletta, applicando lo sconto dovuto. Se questo non accade si può comunque procedere a diffidare la fornitura e ottenere così lo sconto.

Questo sistema di regole riguarda la fornitura perché tratta l’emissione della bolletta, mentre la ricezione effettiva è di responsabilità del servizio postale. Si tratta di un’informazione molto utile per contestare eventuali interessi di mora dovuti a ritardi di consegna, dei quali non possono rispondere né l’utente né la fornitura.

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