Cos’è l’assegno per l’abitazione? Dagli Usa la novità per agevolare i trasferimenti nella PA

Alessandro Cipolla

20 Gennaio 2017 - 13:20

Cos’è l’assegno per abitazione? Dagli Usa arriva questa novità per rendere più semplice il trasferimento in altre città degli impiegati della Pubblica Amministrazione. Si potrà fare anche da noi?

Cos’è l’assegno per l’abitazione? Dagli Usa la novità per agevolare i trasferimenti nella PA

Che cos’è l’assegno di abitazione? Dagli Usa arriva questa interessante novità che potrebbe notevolmente agevolare i trasferimenti in seno nella Pubblica Amministrazione.

Da sempre, ma soprattutto negli ultimi anni specialmente nel settore della scuola, i trasferimenti da una città all’altra di impiegati della Pubblica Amministrazione è stata una faccenda piuttosto problematica.

Dover fare armi e bagagli, per un periodo breve o indeterminato, può essere un interessante nuovo stimolo, ma spesso si rivela essere un grande problema. Trasferirsi in una nuova città, a volte molto lontana da dove si vive, per chi ha una famiglia può essere un dramma.

Oltre all’aspetto emotivo, c’è anche quello economico. Andare a vivere in un’altra città spesso comporta spese molto maggiori rispetto a prima. Ecco il motivo per cui non sono in pochi a guardare al modello degli Usa a riguardo, dove esiste l’assegno di abitazione.

Cos’è l’assegno di abitazione?

L’assegno di abitazione negli Usa fa parte del progetto denominato Basic Allowance for Housing. Di cosa si tratta nello specifico? Il provvedimento riguarda tutte quelle persone, impiegate in qualsiasi ruolo nella Pubblica Amministrazione, che devono per lavoro cambiare città.

Pensate ad un militare, che per l’ordine di impiego deve trasferirsi da una caserma ad un’altra, spesso anche più volte nell’arco della propria carriera. Oppure ad un insegnante, con le prime cattedre ultimamente assegnate in località anche molto lontane da quelle di residenza.

Passare dal vivere in un centro di provincia ad un grossa città, come può essere Roma o Milano, è un cambiamento notevole soprattutto dal punto di vista economico. Il costo della vita nella capitale è sicuramente maggiore rispetto a quello che può essere a Viterbo.

Stesso discorso può essere applicato in maniera generica tra le località del Nord del paese con quelle del Sud, dove solitamente il costo della vita è minore rispetto al settentrione. Un problema questo che spinge spesso militari o insegnanti a dover lasciare le proprie famiglie nelle città di origine.

L’assegno di abitazione va a superare proprio questa problematica. Lo stipendio viene determinato da un algoritmo, in base ai prezzi del mercato degli alloggi del luogo di riferimento. Uno stipendio di un insegnante fuori sede a Milano sarà, quindi superiore di uno mandato invece a Matera.

Assegno di abitazione, è possibile anche in Italia?

Le trattative per il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione vanno avanti da tempo. Il problema è sempre lo stesso: mancano i soldi per finalizzare l’accordo. La cifra che lo Stato deve trovare si aggira sui 5 miliardi, che consentirebbe così l’aumento di 85 euro mensile in busta paga.

Il rinnovo del contratto nella Pubblica Amministrazione è atteso dal 2010, sette lunghi anni dove il costo della vita è certamente aumentato. Dopo il rinnovo dei contratti dei metalmeccanici, si spera che ora possa essere la volta buona anche per la PA.

L’introduzione dell’assegno di abitazione, nell’ottica delle trattative, potrebbe essere una svolta epocale per la categoria. Naturalmente i costi non sarebbero pochi, con i tempi attuali che probabilmente non sono ancora maturi.

L’assegno di abitazione comunque rimane uno strumento sociale giusto e che darebbe maggiore dignità ai lavoratori, oltre che far ricadere i benefici anche su tutto l’indotto dei consumi. La speranza è che la proposta non venga riposta nel cassetto, ad ammuffire magari per altri lunghi anni.

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