Una proposta avanzata vorrebbe escludere dal calcolo dell’Isee l’abitazione principale. Vediamo cosa cambierebbe.
Oltre alla rottamazione quinquies e al taglio dell’Irpef per il ceto medio, nella Legge di Bilancio 2026 potrebbe avere spazio anche una riforma del calcolo dell’Isee. A chiedere un intervento in tal senso è la Lega di Matteo Salvini. Attualmente la maggior parte degli incentivi pubblici si basa sull’Isee e i rigidi paletti imposti molto spesso tagliano fuori da bonus e agevolazioni gran parte delle famiglie italiane.
L’Isee fotografa quella che è la condizione economica dei nuclei familiari. Il calcolo, che avviene tramite le DSU, tiene conto di diversi fattori, come la composizione del nucleo familiare, i redditi e i patrimoni. Solo a titolo esemplificativo va detto che per chi ha un Isee al di sotto di una determinata soglia sono previsti numerosi bonus ideati per alleggerire il peso delle spese familiari. Dal bonus nuovi nati al bonus asilo nido, dall’assegno unico al bonus mamma, fino ad arrivare al bonus 200 euro sulle bollette dell’energia elettrica.
leggi anche
Nuovo Isee 2025, di quanto si abbassa senza Btp, buoni fruttiferi e libretti di risparmio

L’Isee va rivisto
Già una modifica al calcolo dell’Isee è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2024 che ha previsto l’esclusione dei titoli di Stato, fino a un massimo di 50.000 euro, dal calcolo dell’indicatore. Anche se prevista, appunto, dalla manovra dello scorso anno, la novità è diventata operativa solo a partire dal 3 aprile 2025. Molti hanno polemizzato sostenendo che la modifica portasse un beneficio a chi ha soldi da investire, ma va considerato che la novità era stata introdotta anche per spingere gli italiani a investire in titoli di Stato.
Con l’esclusione di buoni e libretti postali dal calcolo Isee si è avuto un ampliamento della platea di possibili beneficiari per i bonus, in particolare per l’assegno unico per i figli. Secondo una relazione del Governo escludere i titoli di Stato dal calcolo Isee ha comportato una maggiore spesa di 44 milioni di euro: con la modifica le famiglie si sono trovate ad avere l’Isee più basso e per questo motivo hanno potuto accedere a un maggior numero di bonus.
La proposta di Salvini: via la prima casa
Ora Salvini avanza una nuova proposta per allargare la platea di beneficiari di bonus e agevolazioni: escludere dal calcolo dell’Isee la prima casa che impedisce a numerose famiglie del ceto medio di fruire dei bonus previsti dal Governo.
Salvini fa notare che
Se non hai un Isee abbastanza basso non hai bonus per l’asilo, per l’affitto, per la bolletta della luce. Solo che l’Isee risulta alto se hai una casa di proprietà, sei considerato ricco e sei eliminato. È una follia […] La prima casa bisogna toglierla dal calcolo dell’Isee. Perché altrimenti i bonus vanno sempre ai soliti, mentre quelli che lavorano e dichiarano tutto se la prendono sempre in saccoccia
Anche se la proposta avanzata da Salvini sembra abbastanza logica ai non addetti ai lavori, va considerato che l’abitazione principale pesa sul calcolo dell’Isee solo in parte: dal calcolo dell’indicatore, infatti, sono esclusi i primi 52.000 euro (valore aumentato di 2.500 euro per ogni figlio convivente dopo il secondo) di valore Imu dell’abitazione, al netto dell’eventuale mutuo residuo. Se il valore della casa supera questo limite, per il calcolo Isee si considerano i due terzi della parte eccedente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA