Cos’è Virkill, il tessuto che uccide il Covid e come lo potremmo utilizzare

Laura Pellegrini

15/04/2021

27/04/2021 - 15:54

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Un nuovo tessuto realizzato con nanoparticelle in rame potrebbe uccidere il Covid, che resta presente a lungo sulle superfici: cos’è e come funziona Virkill.

Cos’è Virkill, il tessuto che uccide il Covid e come lo potremmo utilizzare

Virkill è un tessuto realizzato con nanoparticelle in rame e permette di uccidere il Covid: è nato nel comasco ed è stato brevettato dell’azienda Italtex. Quest’ultima, grazie alla sinergia tra un gruppo di aziende del made in Italy, ha realizzato una linea che potrebbe essere sfruttata in molte strutture ricettive, come hotel e alberghi, per prevenire la diffusione del contagio.

Proprio al settore del turismo, ma anche del benessere, è dedicata la produzione di Virkill, un tessuto dal colore tra il giallo e l’arancio che a occhio nudo non sembra avere nulla di particolare. Ma sono proprio le nanoparticelle di rame presenti al suo interno a fare la differenza.

Cos’è e come funziona Virkill: con quali materiali è stato realizzato e come potrebbe uccidere il Covid.

Virkill, il tessuto che uccide il Covid

Grazie a una serie di sperimentazioni avvenute nei laboratori indipendenti italiani e inglesi è nato Virkill, un particolare tessuto realizzato con nanoparticelle di rame “fuse” nel filo. Le sue caratteristiche naturali, secondo gli esperti, permetterebbero di uccidere il Covid in modo più efficace rispetto a un trattamento antivirale superficiale che scompare nel corso dei lavaggi.

Il tessuto è stato testato appositamente contro il Covid-19: dopo il primo test ha riportato un’inattivazione del virus superiore al 99,9% e una riduzione del 100% su altri batteri. Per questa sua efficacia ha ricevuto il certificato secondo la norma Iso 18184:2019.

Virkill si pone come obiettivo l’eliminazione della trasmissione del virus attraverso le superfici contaminate”, ha spiegato l’amministratore delegato di Italtex, Alessandro Pedretti. “L’idea è quella che l’hotel, il ristorante o il centro benessere possano offrire un servizio aggiuntivo per migliorare l’esperienza del cliente. E ci siamo riusciti con un prodotto che resiste a oltre cento lavaggi, è dermatologicamente testato per pelli sensibili e ipoallergenico”, ha aggiunto.

In questo modo si intende garantire ai clienti delle strutture una maggiore tranquillità e sicurezza, per godersi il meritato relax.

Le proprietà del rame spiegate dagli esperti

Il materiale utilizzato per la produzione di Virkill non è stato scelto a caso: sono note a molti le proprietà del rame nell’attività batteriostatica.

L’idea di utilizzare il rame in nanoparticelle come antibatterico o antivirale non è nuovissima”, come ha confermato Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm). “Fondamentalmente il rame rilascia ioni che generano specie reattive dell’ossigeno, i noti radicali liberi che sono in grado di danneggiare la struttura del virus e il suo patrimonio genetico, inattivando l’agente patogeno”, ha spiegato l’esperto.

Occorre comunque precisare che “l’implementazione di oggetti in rame, come porte, maniglie, camici o superfici tessili in generale, non garantiscono l’impossibilità di contrarre l’infezione ”, ma possono rappresentare un metodo di contrasto alla diffusione del virus.

Come è nato Virkill

Virkill nasce in Lombardia, nel comasco: viene realizzato da Italtex e da una filiera di produzioni Made in Italy. Nata nel 1946, Italtex è un’azienda produttrice di tessuti in seta per abbigliamento femminile. Lo stabilimento principale è quello di Cabiate, in provincia di Como: attualmente l’azienda occupa cinquanta persone e produce 2 milioni di metri di tessuto all’anno per un fatturato di 4 milioni di euro (+30% nell’ultimo triennio).

Sono tre in totale le aziende che hanno partecipato alla realizzazione della linea di prodotti per alberghi e centri benessere che sfruttano il tessuto Virkill:

  • Maurel di Robbio, in provincia di Pavia, che si è occupato della produzione di uniformi per gli hotel di lusso, comprese le divise per camerieri e personale di sala, la giacca per lo chef, il kimono per il personale della spa, le uniformi per addetti alla pulizia piani, e altri tessuti utili per queste realtà;
  • Vefer di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, che si è occupato della produzione di copri guanciali, coprimaterasso e piumino copriletto;
  • calzaturificio del distretto di Parabiago, in provincia di Milano, che ha realizzato tutte le calzature necessarie per i centri spa, ma anche per il personale degli hotel.

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