Cos’è l’Unrwa, quanti soldi ha e perché l’Italia ha interrotto i finanziamenti

Alessandro Cipolla

29/01/2024

29/01/2024 - 13:48

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Dieci Paesi tra cui l’Italia hanno sospeso i finanziamenti all’Unrwa dopo le accuse di coinvolgimento nell’attacco di Hamas a Israele: cos’è e quanti soldi ha l’agenzia dell’Onu.

Cos’è l’Unrwa, quanti soldi ha e perché l’Italia ha interrotto i finanziamenti

Che cos’è l’Unrwa? Una domanda questa di grande attualità ora che l’Italia, insieme ad altri Paesi occidentali, ha deciso di sospendere i finanziamenti a questa agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi.

Tutto ruoto attorno a 12 dipendenti dell’Unrwa - su un totale di circa 30.000 - che sono stati accusati da Israele di aver preso parte all’attacco sferrato da Hamas contro lo Stato ebraico lo scorso 7 ottobre: l’azione ha causato la morte di circa 1.000 israeliani dando il via alla guerra ancora in corso.

Nonostante le indagini siano ancora in corso e le accuse verso i dipendenti - subito licenziati dall’Unrwa - ancora tutte da dimostrare, dieci Paesi occidentali tra cui l’Italia hanno deciso di sospendere i finanziamenti a questa agenzia dell’Onu motlo presente nella striscia di Gaza.

Una decisione questa che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione degli 1,7 milioni di sfollati interni palestinesi che, da quando è scoppiata la guerra, vivono nei campi profughi con scarsissimo accesso a cibo e medicinali.

Il governo italiano ha sospeso i finanziamenti all’Unrwa a seguito dell’atroce attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre - ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Abbiamo sospeso fin dall’inizio i finanziamenti dopo il presunto coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti nell’attacco contro Israele, mentre continuiamo a finanziare altre organizzazioni come la Croce rossa e la Mezzaluna rossa. Abbiamo deciso di interrompere subito gli aiuti poiché alcune persone potevano essere coinvolte, almeno in parte, in azioni contro la popolazione civile israeliana”.

Cerchiamo di capire allora cos’è l’Unrwa, di cosa si occupa, quanti soldi ha e il perché delle accuse rivolte ad alcuni suoi dipendenti di aver collaborato con Hamas nell’attacco del 7 ottobre contro Israele.

Che cos’è l’Unrwa, l’agenzia dell’Onu

Unrwa è l’acronimo di Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente e, da quand è stata fondata nel 1949, opera in Cisgiordania, nella striscia di Gaza, nel Libano, in Giordania e in Siria.

Si tratta di una sorta di costola dell’Unhcr - l’agenzia dell’Onu per i rifugiati - visto che opera in un territorio specifico con mansioni di soccorso, sviluppo, istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e aiuti di emergenza.

Al momento si stima che l’Unrwa assista quasi 6 milioni di persone: la maggior parte è in Giordania (2,4 milioni), poi ci sono gli 1,7 milioni di sfollati nella striscia di Gaza, il milione in Cisgiordania, i 500.000 in Siria e gli altrettanti in Libano.

Queste persone sono registrate nei 59 campi profughi dell’Unrwa, ma ora dopo lo stop ai finanziamenti rischierebbe seriamente di dover chiudere. “I palestinesi di Gaza non avevano bisogno di questa ulteriore punizione collettiva” ha commentato il direttore dell’Unrwa Philippe Lazzarini.

Quanti soldi ha l’Unrwa

Come riporta il Sole 24 Ore, il bilancio dell’Unrwa relativo allo scorso anno ha fatto registrare donazioni da parte soprattutto dei vari Paesi per un totale di circa 1 miliardo di dollari, una cifra simile a quella dei bilanci precedenti.

Trai più generosi nei confronti dell’Unrwa ci sono gli Stati Uniti con oltre 300 milioni di dollari e la Germania a seguire con circa 185 milioni di dollari. L’Italia invece contribuisce ogni anno con poco più di 3 milioni di dollari.

Adesso sono dieci i Paesi che hanno interrotto i propri finanziamenti verso l’agenzia dell’Onu: Usa, Germania, Italia, Canada, Australia, Giappone, Regno Unito, Paesi-Bassi, Finlandia e Svizzera.

Senza i soldi garantiti da questi dieci Paesi che al momento si sono tirati indietro l’Unrwa non potrebbe andare avanti, con gravi ripercussioni per le 6 milioni di persone che attualmente sono registrate presso i campi profughi dell’agenzia.

Le accuse contro l’Unrwa

L’Unrwa conta al momento circa 30.000 dipendenti, di cui 13.000 operanti nella striscia di Gaza e in Cisgiordania per la maggior parte di nazionalità palestinese. Da quando è scoppiata la guerra, 150 lavoratori dell’agenzia dell’Onu sono morti a causa dei bombardamenti israeliani.

Da tempo Israele ha accusato l’Unrwa di collaborare con Hamas, con l’agenzia che sarebbe costretta a lavorare in stretto contatto con la milizia palestinese. Non a caso il premier israeliano Benjamin Netanyahu più volte ha chiesto all’Onu di sciogliere la sua agenzia.

Nei giorni scorsi Israele ha trasmesso agli Stati Uniti un dossier - descritto come molto dettagliato - contente accuse verso 12 dipendenti dell’Unrwa (uno dei quali nel frattempo morto) di essere coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. La notizia è stata diffusa dal New York Times che, come riportato da noi da Agi, ha aggiunto diversi particolari di questa indagine.

In particolare, un consulente scolastico dell’agenzia Onu di Khan Younis, nel sud di Gaza, è «accusato di aver collaborato con suo figlio per rapire una donna da Israele», «un assistente sociale di Nuseirat, nel centro di Gaza, avrebbe contribuito a portare a Gaza il corpo di un soldato israeliano morto, nonché avrebbe distribuito munizioni e coordinato i veicoli il giorno dell’attacco», si legge nel rapporto, mentre un terzo dipendente avrebbe «partecipato al massacro in un kibbutz dove morirono 97 persone», il Kibbutz Be’eri. Un altro dipendente è indicato come responsabile di un magazzino di armi e uno avrebbe distribuito munizioni. Secondo quanto riferito dal New York Times, Israele ha identificato dieci dipendenti come membri di Hamas e uno della Jihad islamica. Tra questi, sette di loro sono stati identificati come insegnanti che lavorano nelle scuole dell’agenzia Onu per i palestinesi. Il rapporto afferma che sei dipendenti sono stati catturati in territorio israeliano il 7 ottobre, e altri hanno raccontato le loro azioni in conversazioni telefoniche intercettate da Israele; tre hanno ricevuto messaggi per presentarsi ai punti di incontro la mattina dell’attacco, e a uno è stato persino detto di portare con se’ i razzi anticarro conservati a casa.

A causa di queste accuse mosse da Israele, diversi Paesi occidentali hanno deciso di interrompere i propri finanziamenti all’Unrwa, con gli Stati Uniti che si aspettano ora che l’Onu “risponda a queste accuse e intraprenda ogni azione correttiva appropriata”.

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