Sono molto comuni nelle case e seppur innocui, a volte possono causare dei problemi. Vediamo come eliminarli.
Non è raro imbattersi in casa in un esemplare di pesciolino d’argento, nome comune del Lepisma saccharina, insetto dell’ordine degli Zygentomi, comparso sulla Terra circa 300 milioni di anni fa. Questi piccoli animali sono ospiti abituali delle abitazioni poiché vi trovano l’ambiente ideale per vivere e riprodursi. È facile trovarli tra i libri, di cui amano la carta e il cartone, ma anche su lino, cotone e perfino sugli alimenti. Il loro aspetto si caratterizza per un corpo allungato ricoperto di microscaglie argentee che ricordano quelle dei pesci. Presentano inoltre due lunghe antenne sul capo e tre sottili appendici terminali che utilizzano a scopo tattile.
Non hanno ali, poiché essendo insetti molto antichi non si sono evoluti e sono rimasti in uno stato primitivo. Proprio per questo, nel corso dello sviluppo, i pesciolini d’argento non subiscono metamorfosi: escono dalle uova già simili agli adulti, soltanto più piccoli. Sono estremamente prolifici, visto che una femmina può deporre fino a 20 uova al giorno. Sono innocui, non mordono, non pungono e non sono velenosi, ma diventano un problema quando la popolazione aumenta, trasformandosi in infestanti per libri, alimenti e tessuti. Da considerare solo il rischio per soggetti allergici, che possono sviluppare reazioni, sebbene rare.
Essendo attratti da carta e colla, arrecano danni soprattutto ai libri, rosicchiandone le pagine: questo rappresenta il principale inconveniente in casa. Liberarsene non è semplice, poiché sono agili e difficili da individuare, ma esistono metodi efficaci.
Pesciolini d’argento: da dove provengono, come scovare il nido e come eliminarli
I pesciolini d’argento possono insediarsi in casa e arrivare in genere da:
- crepe e fessure nei muri, nelle porte e negli angoli;
- tubi e condotti, risalendo scarichi, canaline elettriche o sistemi di aerazione;
- scatole e oggetti, solitamente provenienti da altre abitazioni o ambienti.
Individuare il nido non è semplice perché sono insetti velocissimi e molto abili nel mimetizzarsi. Si sa che prediligono ambienti umidi con un tasso tra l’80% e il 90% e temperature comprese fra i 20 °C e i 30 °C. Sensibili alla luce, si nascondono di giorno e si muovono di sera. Per trovarne il rifugio è utile:
- ispezionare ambienti umidi e poco illuminati, come bagni, cucine, cantine e soffitte;
- controllare eventuali crepe nei muri, nei pavimenti e negli angoli di porte e finestre;
- osservare dietro i battiscopa e in tutte le zone riparate dalla luce;
- usare una torcia per illuminare fessure e angoli nascosti;
- posizionare trappole adesive o esche specifiche per catturarli.
Per eliminarli esistono vari sistemi naturali:
- barattolo-esca fai-da-te: riempi un contenitore di vetro con farina, cereali secchi o crocchette per animali e lascialo aperto. Rivesti l’esterno con nastro adesivo: saliranno facilmente ma non riusciranno più a uscire a causa del vetro liscio;
- giornale umido: bagna un vecchio quotidiano, arrotolalo e lascialo in un punto frequentato. Gli insetti vi troveranno rifugio e depositeranno le uova. Dopo qualche giorno gettalo in un contenitore chiuso ermeticamente;
- trappole adesive: metodo pratico ed efficace. Disponile vicino a battiscopa, armadi o zone frequentate. Controllale regolarmente ed elimina quelle piene;
- olio di cedro: repellente naturale. Diffondilo nell’ambiente o diluiscine alcune gocce in acqua calda in uno spruzzino per trattare angoli nascosti;
- foglie di alloro: secche e sparse nei punti critici, costituiscono un deterrente naturale che allontana i pesciolini.
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