Che cos’è il codice IPA della fatturazione elettronica, a cosa serve e come ottenerlo? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Negli ultimi anni la fatturazione elettronica è diventata un elemento fondamentale nella digitalizzazione dei processi amministrativi, non solo nel settore privato, ma anche all’interno della Pubblica Amministrazione. In particolare in Italia l’obbligo di utilizzare questo sistema per le transazioni con gli enti pubblici ha portato all’introduzione di nuovi strumenti e codici identificativi, volti a rendere più efficiente la trasmissione dei documenti contabili.
Tra questi si annovera l’IPA, un codice che svolge un ruolo chiave nella corretta gestione delle fatture elettroniche indirizzate agli enti pubblici. Ma di cosa si tratta, a cosa serve, dove si può trovare e, soprattutto, in cosa si differenzia? Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cos’è il codice IPA? Significato e definizione
Il codice IPA è un identificativo univoco assegnato a ogni ente pubblico italiano, utile quando si devono emettere fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione. Questo codice fa parte dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni, ovvero un database gestito da AgID che raccoglie tutte le informazioni ufficiali degli enti pubblici, quali indirizzi PEC, contatti e dati per la fatturazione.
Anche se spesso si parla di codice IPA, in realtà per l’invio della fattura si utilizza un altro codice collegato, ovvero il codice univoco ufficio, che identifica un determinato ufficio destinatario. Tuttavia è proprio attraverso il portale IPA che è possibile risalire a tale dato e assicurarsi che la fattura venga correttamente recapitata.
Codice IPA, codice SDI e codice univoco: facciamo chiarezza
Nel contesto della fatturazione elettronica, soprattutto verso la Pubblica Amministrazione, circolano spesso termini come codice IPA, codice SDI e codice univoco. Questi nomi, a volte usati in modo improprio. possono generare confusione, specialmente tra i fornitori che si interfacciano saltuariamente con enti pubblici. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su cosa indicano realmente e in cosa si differenziano.
- Codice IPA. Acronimo di Indice delle Pubbliche Amministrazioni, identifica in modo univoco un ente pubblico registrato nell’apposito elenco gestito da AgID, Agenzia per l’Italia Digitale. Ogni amministrazione, infatti, ha un proprio codice IPA, che raccoglie le varie informazioni dell’ente, tra cui si annoverano i riferimenti degli uffici, la PEC, i contatti e il codice univoco degli uffici abilitati alla ricezione delle fatture. Il codice IPA serve a reperire i dati corretti dell’ente e dell’ufficio destinatario.
- Codice univoco ufficio, ovvero CUU. È questo il codice che bisogna inserire nella fattura elettronica, in corrispondenza del campo “Codice Destinatario”, affinché il Sistema di Interscambio, SDI, possa recapitare correttamente il documento all’ufficio competente della Pubblica Amministrazione. Si tratta di un codice alfanumerico di sei caratteri, generato e assegnato tramite il portale IPA. Poiché un ente può avere più uffici con funzioni diverse, come ad esempio contabilità, gare e contratti, ognuno di essi può avere un proprio codice univoco. È pertanto essenziale selezionare l’ufficio corretto al momento dell’emissione della fattura.
- Codice SDI. Spesso usato come sinonimo di codice univoco, in realtà ha un significato più ampio. Indica il codice destinatario utilizzato per inoltrare la fattura attraverso il Sistema di Interscambio. Nel caso delle Pubbliche Amministrazioni, il codice SDI coincide con il codice univoco ufficio ed è formato da 6 caratteri alfanumerici. Per i soggetti privati come aziende e professionisti, che utilizzano un canale accreditato, il codice SDI può invece essere un codice numerico di 7 cifre.
Capire bene la differenza tra questi codici è fondamentale per emettere correttamente una fattura elettronica ed evitare errori che potrebbero causare scarti o ritardi nei pagamenti. In caso di dubbi sul codice da utilizzare per un determinato ente, è consigliabile fare una verifica sul portale IPA o contattare direttamente l’amministrazione destinataria.
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A cosa serve il codice IPA
Il codice IPA serve principalmente per identificare in modo univoco ogni ente pubblico italiano e per accedere alle informazioni ufficiali relative alla sua struttura. Il suo utilizzo è fondamentale nel contesto della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione, perché consente ai fornitori di trovare rapidamente:
- i codici univoci degli uffici abilitati a ricevere le fatture,
- l’indirizzo PEC dell’ente,
- eventuali referenti amministrativi o contabili,
- altri dati utili per la corretta compilazione della fattura elettronica.
Attraverso il portale IPA si possono recuperare i dati precisi dell’ente destinatario, evitando errori che potrebbero comportare il rifiuto della fattura da parte del Sistema di Interscambio. In pratica il codice IPA è una porta d’accesso digitale alle informazioni strutturate della Pubblica Amministrazione, indispensabile per garantire trasparenza, correttezza e tracciabilità nelle comunicazioni elettroniche, tra cui quelle legate alla contabilità e ai pagamenti.
Come trovare e ottenere il codice IPA
Trovare il codice IPA di un ente pubblico è essenziale per chi deve emettere fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione. Fortunatamente tale codice è facilmente reperibile attraverso strumenti ufficiali messi a disposizione dallo Stato.
Il modo più semplice per trovare il codice IPA consiste nel visitare il portale ufficiale IndicePA, gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Qui è possibile effettuare una ricerca per nome dell’ente, tipologia o regione. In questo modo è possibile ottenere una scheda dettagliata che include il codice IPA, i riferimenti degli uffici, gli indirizzi PEC e i codici univoci degli uffici abilitati alla ricezione delle fatture. Come sottolineato sullo stesso sito dell’ente:
«L’IPA è una banca dati di libera consultazione in cui puoi trovare i riferimenti per comunicare con le Pubbliche Amministrazioni e i Gestori di Pubblici Servizi. Se hai rapporti contrattuali con le Pubbliche Amministrazioni in IPA trovi i riferimenti necessari per la fatturazione elettronica e per gli ordini elettronici».
Nel caso in cui non si trovi il codice IPA desiderato, è possibile rivolgersi direttamente all’ente pubblico tramite i suoi canali ufficiali di contatto per richiedere il codice univoco corretto da utilizzare. Se tutto questo non bastasse, per chi è iscritto a sistemi di gestione delle fatture elettroniche, come software gestionali, servizi cloud e intermediari, spesso questi strumenti integrano funzioni di ricerca automatica del codice IPA, che aiutano a facilitare il processo.
In pratica per ottenere il codice IPA è possibile consultare il portale IndicePA, contattare direttamente l’ente pubblico oppure usare i servizi del proprio software di fatturazione elettronica. Conoscere e utilizzare correttamente il codice IPA, come è possibile notare, è molto importante, perché aiuta a rendere più fluido l’intero processo amministrativo digitale e ai gestire in modo strutturato le comunicazioni ufficiali.
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