Coronavirus, scoperto nuovo farmaco salvavita

Martino Grassi

15 Aprile 2020 - 10:56

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Gli scienziati hanno trovato un nuovo farmaco salvavita per il coronavirus: viene usato per il trattamento dell’artrite ed è in grado di limitare le complicanze del SARS-CoV-2, ma non agisce direttamente sull’agente patogeno.

Coronavirus, scoperto nuovo farmaco salvavita

Continua ad allungarsi sempre più la lista dei farmaci in grado di trattare le forme gravi di coronavirus in attesa di un antidoto definitivo. Una nuova speranza arriva dal medicinale Actemra il nome commerciale del Tocilizumab. Questo farmaco sembra essere in grado, proprio come il Plaquenil, di debellare le complicanze polmonari causate dal virus, ma non agisce direttamente sull’agente patogeno.

Il farmaco era già stato testato in Cina e negli Stati Uniti è stato utilizzato lo scorso marzo in una situazione di emergenza durante la quale un paziente affetto da coronavirus ha iniziato a peggiorare in modo molto rapido: i polmoni e i reni hanno iniziato a cedere ed anche il cuore mostrava segni di sofferenza. I medici hanno quindi deciso di somministrare al paziente l’Actemra per arrestare la tempesta di citochine responsabile del collasso dell’organo.

Actemra farmaco salvavita per pazienti con Covid

L’Actemra è un medicinale prodotto da La Roche utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide, una malattia autoimmune. Questo farmaco è un antinfiammatorio immunosoppressore ed il suo scopo è quello di compensare un’eccessiva risposta del sistema immunitario, che produce troppi globuli bianchi che “attaccano” le cellule sane.

Questo medicinale non agisce direttamente sul coronavirus, e dunque non può essere considerato un farmaco in grado di debellare la malattia, ma aiuta nel trattamento delle complicanze della COVID-19 che spesso causano la morte dei pazienti. Nello specifico l’Actemra è in grado di ripristinare l’equilibrio dopo un’eccessiva risposta del sistema immunitario che può compromettere la funzionalità di diversi organi vitali.

Da alcune evidenze è emerso che i pazienti che non rispondono positivamente all’antinfiammatorio Actemra potrebbero utilizzare il Xeljanz di Pfizer secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Risultati incoraggianti anche dall’Italia

Il Tocilizumab è stato testato anche all’ospedale Pascale di Napoli su pazienti che mostravano una situazione critica producendo dei dati incoraggianti. Dopo la somministrazione è stato notato che nel giro di sole 24 ore la condizione clinica dei pazienti ricoverati era migliorata notevolmente.

Per quanto riguarda una completa validazione scientifica il farmaco necessita ancora di alcuni trial e Gerardo Botti, Direttore Scientifico del Pascale, ha affermato che:

“Solo la collaborazione internazionale consentirà di mettere a punto armi efficaci contro la COVID-19 e il Pascale da sempre si distingue per la capacità di siglare collaborazioni a livello globale. I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico nazionale”.

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