I morti in Italia sono 4 volte di più: anomalie svelate in uno studio

Marta Tedesco

26/03/2020

31/08/2020 - 11:23

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Le vittime da coronavirus in Italia sarebbero 4 volte di più rispetto ai dati ufficiali. Uno studio condotto a Nembro, nel bergamasco, svela anomalie.

I morti in Italia sono 4 volte di più: anomalie svelate in uno studio

In Italia i morti per coronavirus sarebbero 4 volte di più di quanto riportano i dati ufficiali. È quanto emerge da uno studio condotto a Nembro, in provincia di Bergamo.

Nembro è uno dei comuni d’Italia più colpiti dalla COVID-19 eppure i decessi ufficiali causati dal virus sono “solo” 31. Il sindaco del Comune, Claudio Cancelli, e Luca Foresti, amministratore delegato del centro medico Sant’Agostino, hanno voluto vederci chiaro e hanno fatto delle ricerche.

Il loro studio ha rivelato che il numero di morti da coronavirus a Nembro è nettamente sottostimato: nel dettaglio sarebbe 4 volte più basso rispetto a quello reale. Ma per quale motivo? Ecco cosa hanno scoperto.

Coronavirus, più morti di quelli ufficiali: lo strano caso di Nembro

Secondo i dati ufficiali, i morti da coronavirus a Nembro sono 31. Ma per Claudio Cancelli e Luca Foresti, fisici di formazione, i conti non tornano. Hanno dunque deciso di far luce su questo dato discutibile mettendo a confronto il numero di decessi dello scorso anno con quello registrato nell’anno corrente.

La media dei morti nel Comune degli anni precedenti, per il periodo compreso tra gennaio e marzo, sarebbe di circa 35 decessi in media. Quelli registrati quest’anno dagli uffici comunali risultano 158, “ovvero 123 in più della media” dichiarano i due fisici.

Il numero di morti da coronavirus risulta quindi quattro volte maggiore rispetto a quello fornito dai dati ufficiali. I decessi infatti hanno registrato un picco proprio durante i giorni dell’inasprimento della pandemia da COVID-19. “Non 31 in più, come avrebbe dovuto essere stando ai numeri ufficiali dell’epidemia di coronavirus. La differenza è enorme e non può essere una semplice deviazione statistica” spiegano Cancelli e Foresti.

In Italia numero di morti e contagi “largamente sottostimato”

Ma come si spiega questo dato? Secondo Cancelli e Foresti, queste 123 persone decedute a causa del COVID-19 ma non considerate nei dati ufficiali, sarebbero per lo più persone anziane o molto fragili, morte in casa o in strutture residenziali. Non essendo state ricoverate in ospedale e non essendo state sottoposte a tampone, non sono risultate nelle stime ufficiali.

C’è il rischio dunque che il numero di contagi nel nostro paese sia di molto maggiore rispetto a quello stimato dai dati ufficiali: “Il nostro timore è che non solo il numero dei contagiati sia largamente sottostimato a causa del basso numero di tamponi e test che vengono fatti e quindi della ’sparizione’ degli asintomatici dalla statistica, ma che lo sia anche quello dei morti”.

Questa affermazione viene avvalorata empiricamente dal fatto che il primo cittadino di Nembro e Foresti hanno voluto applicare la stessa metodologia e lo stesso calcolo ad altri comuni. A Cernusco sul Naviglio (Mi) e Pesaro si riscontra che il numero di decessi anomali sia pari a 6,1 volte quelli ufficialmente attribuiti al coronavirus, lo stesso vale per Pesaro, 6,1 volte. Per quanto riguarda Bergamo, la situazione è ancora più drammatica. Il rapporto infatti potrebbe arrivare addirittura a 10,4 volte.

Del resto a dare per prima l’avviso di una stima imprecisa di morti e contagiati in Italia è stato il virologo Roberto Burioni: “Da medico non mi stupirei se nel nostro paese i contagiati fossero cinque volte di quelli ufficiali”. Secondo Burioni infatti fare una stima precisa è effettivamente molto difficile.

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