Cop27, primo vertice internazionale per Meloni: cos’è, di cosa si parlerà e cosa decideranno i leader mondiali

Alessandro Cipolla

07/11/2022

08/11/2022 - 15:52

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A Sharm el-Sheikh in Egitto è in corso la Cop27 2022, l’annuale conferenza sul clima dell’Onu: cos’è e cosa verrà deciso in questo evento a cui prenderà parte anche Giorgia Meloni.

Cop27, primo vertice internazionale per Meloni: cos’è, di cosa si parlerà e cosa decideranno i leader mondiali

È in pieno svolgimento la Cop27 2022, la 27° edizione dell’annuale conferenza dell’Onu sul clima che quest’anno ha come sede quella di Sharm el-Sheikh in Egitto, mentre lo scorso anno l’evento si tenuto in Scozia a Glasgow.

Un appuntamento questo della Cop27 molto atteso, con i lavori che sono stati aperti da un rapporto sullo Stato del clima globale diffuso dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), che ha sentenziato come “ gli ultimi otto anni sono stati i più caldi di sempre ”.

La Conferenza andrà in scena dal 6 al 18 novembre, ma tutti i fari sono puntati sulle date calde del 7 e 8 novembre, quando a Sharm el-Sheikh arriverà anche Giorgia Meloni per quello che è il suo primo vertice internazionale.

Non ci sarà invece Greta Thunberg, la celebre giovane attivista per il clima che così ha spiegato la sua assenza: “La Cop viene principalmente usata come un’opportunità per i leader mondiali e le persone al potere per ottenere attenzione, usando vari tipi di greenwashing. Le conferenze della Cop non hanno davvero l’obiettivo di cambiare l’intero sistema, ma si limitano a incoraggiare un progresso graduale contro il cambiamento climatico. Per cui, al momento, le Cop non funzionano, se non come occasione di mobilitazione”.

Ma cos’è la Cop27? Perché è così attesa? Quali saranno le decisioni che verranno prese? Proviamo allora a dare una risposta a queste domande, il tutto mentre in Italia siamo alle prese con una inedita novembrata che ha portato temperature sopra la media stagionale.

Cosa la Cop27, la conferenza Onu sul clima

Giunta alla sua 27° edizione, mai come in questo momento è alta l’attesa per la Cop27 2022, l’annuale conferenza sul clima organizzata dall’Onu che si svolgerà fino al prossimo 18 novembre a Sharm el-Sheikh.

Per capire al meglio cos’è la Cop27 partiamo dal suo nome: l’acronimo sta per Conferenza delle parti, ovvero quei Paesi che nel 1994 hanno firmato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC).

Come si legge sul sito dell’Ispra, l’accordo “si basa sull’acquisita consapevolezza dei cambiamenti climatici e dell’influenza delle attività antropiche su tali cambiamenti e sul riscaldamento globale in atto”. Tre sono i principi cardine dell’UNFCCC:

  • la protezione del sistema climatico, e quindi la lotta ai cambiamenti climatici e ai loro effetti avversi;
  • la consapevolezza dei particolari bisogni e condizioni dei paesi in via di sviluppo, particolarmente vulnerabili nei confronti dei cambiamenti climatici;
  • il fatto che la mancanza di una piena certezza scientifica non è una ragione per posporre misure di prevenzione e mitigazione.

Naturalmente anche l’Italia fa parte dei paesi aderenti alla Convenzione, con la Cop27 che dal 1995 si riunisce ogni anno dandosi degli obiettivi da raggiungere: celebre fu l’intesa del 1997 quando furono sottoscritti gli accordi di Kyoto, un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale.

Cosa verrà deciso alla Cop27 2022

Alla Cop27 2022 di Sharm el-Sheikh parteciperanno circa 90 leader mondiali, con anche Giorgia Meloni che sarà presente in Egitto. Come detto non ci sarà invece Greta Thunberg, che ha declinato l’invito del segretario generale Onu António Guterres, ma mancheranno anche paesi come Russia, Cina e India.

In particolare i grandi della terra discuteranno del concetto di mitigazione, ovvero la riduzione delle emissioni dei gas che cambiano il clima. L’obiettivo è quello di non superare la soglia degli 1,5° di riscaldamento globale rispetto al periodo preindustriale, ma al momento siamo a 1,1° e non ci sono segnali di un rallentamento della crescita.

Altro tema molto delicato sarà quello finanziario, con i Paesi più industrializzati che ancora non avrebbero mantenuto fede all’impegno preso, nel 2020, di garantire 100 miliardi l’anno a chi è in via di sviluppo.

Lunedì 7 e martedì 8 novembre si terrà il vertice dei capi di stato e di governo dove sarà presente anche la nostra presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Da programma i leader discuteranno di sei argomenti chiave: transizione giusta, sicurezza alimentare, finanza innovativa per il clima e lo sviluppo, investire sul futuro dell’energia, sicurezza idrica, cambiamento climatico e sostenibilità delle comunità vulnerabili.

Giorgia Meloni con ogni probabilità alla Cop27 ribadirà la volontà dell’Italia di mantenere gli impegni presi, ovvero taglio del 55% delle emissioni entro il 2030 e zero emissioni nette entro il 2050, ma vista la delicata situazione internazionale la presidente del Consiglio potrebbe chiedere anche maggior tempo per dire addio a carbone e gas.

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