Vincolare i soldi liquidi in Poste con la garanzia dello Stato e la certezza del capitale a scadenza e del rendimento già noto in partenza
È un mese ricco di alternative e opzioni di investimento per i titolari di alcuni prodotti del risparmio postale. Al tempo dell’articolo, infatti, ci sono 5 tassi di interesse fissi e costanti per chi vincola i soldi sul libretto di risparmio postale e tra cui potenzialmente scegliere. L’emittente, infatti, prevede vincoli di disponibilità di natura soggettiva e/o oggettiva, per cui si tratta di offerte destinate volta per volta a specifiche fasce di clientela.
In tutti i casi, invece, il riferimento è al Deposito Supersmart per i titolari del relativo libretto di risparmio postale (LRP). Vediamo quali sono i Depositi attualmente attivi, quanto rendono, chi può aderire e quali sarebbero i principali pro e contro.
Il Deposito Supersmart rispetto al conto deposito bancario
In sintesi, il Deposito Supersmart (DS) è in certo senso un prodotto concorrente del conto deposito (CD) bancario e viceversa. Mentre quest’ultimo è emesso da un istituto di credito, il DS è emesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), una controllata del MEF (Ministero Economia e Finanza).
A cascata variano le garanzie collegate ai vincoli sui rispettivi prodotti. Sul DS essa è di natura sovrana, per cui l’accantonamento è tutelato dallo Stato Italiano e quindi teoricamente illimitata. Sui depositi bancari il limite è di 100mila €. Questo non vuol dire che si perdono a priori i soldi eccedenti tale soglia, ma che nel caso estremo di default emittente la garanzia FITD è fino a 100mila €.
Altri tre punti di divergenza riguardano la possibilità di svincolo anticipato, il capitale minimo di attivazione e la presenza/assenza di un associato conto d’appoggio.
Sul primo punto il singolo DS è sempre svincolabile a discrezione del cliente, e si perdono gli interessi sul Deposito nel frattempo maturati. Sul CD l’uscita anticipata è sempre possibile sui conti liberi, mentre su quelli a vincolo dipende se la banca lo consente o no. Sul taglio minimo di attivazione, la soglia del DS è di 500 € e multipli di 50 €, mentre sul CD può esserci o meno e in caso affermativo lo decide l’istituto di credito. Sull’associato conto d’appoggio, infine, il DS prevede sempre l’essere titolari del LRP Smart, mentre per il CD va analizzato caso per caso.
In comune, invece, hanno l’assenza di costi gestione eccettuo le spese di natura fiscale. Al riguardo c’è che la ritenuta sugli interessi lordi maturati è del 26% mentre l’imposta di bollo è del 2x1.000 su base annua.
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L’attuale gamma d’offerta del Deposito Supersmart
Un’altra divergenza chiave riguarda i rendimenti annui lordi a scadenza. Partiamo dal vedere i ritorni offerti dagli attuali 5 vincoli disponibili per i titolari di LRP Smart:
- Deposito Supersmart Open non prevede requisiti oggettivi o soggettivi particolari di attivazione, tranne quelli standard validi per tutti e 5 i DS. Vale a dire l’essere titolari di LRP Smart, attendere fino al termine del vincolo per il riconoscimento degli interessi, il taglio minimo di attivazione di 500 €. Detto ciò, su Open la durata del vincolo è di 360 giorni al termine dei quali CDP riconosce l’1,50% annuo lordo;
- Deposito Supersmart Young è invece dedicato ai giovani tra i 18 e i 35 anni di età titolari di LRP Smart monointestati o cointestati a firma disgiunta. Il vincolo prevede una durata di 180 giorni, 6 mesi, con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%;
- Deposito Supersmart Pensione è dedicato ai possessori di LRP Smart monointestati o cointestati a firma disgiunta che vi accreditano una pensione INPS. Il rendimento annuo lordo a scadenza è del 2,00% ma in cambio prevede una durata di 364 giorni;
- Deposito Supersmart Rinnova rende l’1,75% annuo lordo a scadenza e ha una durata di 540 giorni, cioè 18 mesi. Il prodotto è tuttavia destinato ai soli clienti titolari di LRP Smart con uno o più accantonamenti di Offerte/Depositi Supersmart Premium scaduti a partire dal 1° aprile 2025;
- Deposito Supersmart Premium, infine, rende il 2,00% lordo a scadenza e ha una durata di 366 giorni. Tuttavia, esso è dedicato ai soli clienti maggiorenni titolari di LRP Smart monointestato e cointestato a firma disgiunta che apportano “nuova liquidità”. Per tutti i chiarimenti del caso del prodotto, la sua disponibilità in Poste e sul significato di “nuova liquidità”, si rimanda al’articolo che segue.
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Ora, quanto rende il prodotto concorrente di matrice bancaria? Dipende dalle condizioni economiche (e di sottoscrizione) previste dall’intermediario finanziario di turno. I prodotti a vincolo a 12 mesi più remunerativi del momento pagano tra il 2,50-3,00% annuo lordo, cioè tra l’1,85-2,22% al netto della ritenuta fiscale (identica aliquota a quella del DS). I pochi CD liberi disponibili, invece, tra il 2 e il 2,8% lordo scarso.
Più in generale, invece, la vera domanda da porsi è probabilmente un’altra. Quando ricorrere a simili strumenti di investimento? A grandi linee, quando l’intento è di cercare un parcheggio remunerato della liquidità sul breve termine, magari senza dover aprire per forza un nuovo, associato conto d’appoggio. Ancora, quando le somme da gestire non siano ingenti ma si tratta di quelle eccedenti le ordinarie esigenze. Invece di tenerle libere e infruttifere si cerca di farle fruttare almeno per ripagarsi le spese di gestione e parte/tutta l’inflazione di periodo. Per far crescere il capitale, infatti, servono strumenti completamente differenti dal DS e dal CD che abbiano dalla loro durate più lunghe e maggiori potenzialità di ritorno sulla distanza.
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