Le autorità americane hanno deciso di avviare dei controlli medici al confine USA-Messico sui bambini in custodia della Us Custom and Border Protection.
La polizia ha preso la decisione definitiva di attuare dei controlli medici al confine USA-Messico su tutti i minorenni, dopo la morte di due bambini emigrati clandestinamente in America e sotto la sua custodia.
Nel frattempo Trump conferma la sua politica di blocco migratorio, deciso a non fare sovrappopolare il paese di stranieri.
Controlli medici al confine USA-Messico: bisogna vederci chiaro
Prima Jakelin Caal Maquìn di sette anni morta a El Paso, per stanchezza e disidratazione, dopo aver attraversato il confine insieme al padre. Poi Felipe Alonzo Gomez di otto anni, anche lui deceduto non appena essere arrivato illegalmente sul suolo americano dal Guatemala. Sono ancora in corso gli accertamenti per capirne la causa.
Entrambi i piccoli erano sotto custodia della Us Custom and Border Protection (CBP) al momento della morte. Sono due decessi in un solo mese che hanno fatto scattare l’allarme e preso l’urgente decisione di controllare tutti i bambini che attraversano il confine USA-Messico, con particolare attenzione a coloro che hanno l’età inferiore ai 10 anni.
Kevin K. McAleenan, commissario della CBP, ha dichiarato che verranno presi anche altri provvedimenti. Tra cui sta lavorando insieme all’Immigration and Customs Enforcement per trovare accordi sul rilascio controllato. Inoltre si sta considerando l’opzione di assistenza medica in collaborazione con altri partner governativi.
Nel frattempo Trump è sotto accusa da politici americani in merito alla linea migratoria adottata, secondo i quali mette severamente in pericolo la vita dei bambini che tentano di arrivare clandestinamente in America con le loro famiglie o da soli.
Il presidente americano non si fa scoraggiare e rimane fermo sulle sue idee:
Non posso dirvi quando il governo riaprirà, posso dirvi che non riaprirà finché non avremo un muro, una barriera, in qualunque modo la vogliate chiamare, è sempre la stessa cosa. È una barriera che impedisce alla gente di riversarsi nel Paese
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