Un emendamento al DL Sostegni bis prevede un nuovo fondo perduto per il settore HORECA, cioè alberghi, bar, ristoranti: vediamo requisiti e come funziona.
Ci sono dei nuovi contributi a fondo perduto in arrivo per specifiche categorie: i beneficiari sono alberghi, bar, ristoranti e in generale il settore Horeca.
A introdurre i nuovi aiuti è stato un emendamento al DL Sostegni bis, in fase di conversione in legge. L’obiettivo è quello di assistere due settori messi particolarmente in crisi dalle restrizioni dell’ultimo anno e mezzo: quello della ristorazione e quello del matrimonio.
Vediamo come funziona il nuovo fondo perduto e con quali requisiti si accede al bonus.
Nuovo fondo perduto per alberghi e ristoranti: i requisiti
I contributi a fondo perduto per alberghi e ristoranti fanno parte di un emendamento al DL Sostegni bis passato come “bonus matrimonio”, che prevedeva un incentivo per le parti coinvolte nella cerimonia nuziale: da un lato gli sposi e dall’altra le imprese.
La parte dell’emendamento relativa agli sposi (che prevedeva la possibilità di detrarre al 25% spese come il ristorante, i fiori, il fotografo e i vestiti fino a un tetto massimo di 25.000 euro) è stato bocciata dalla Commissione Bilancio.
La parte relativa alle imprese, invece, è passata, aprendo le porte dei contributi a fondo perduto anche a chi:
- ha sede in Italia;
- è identificata tramite codice ATECO della ristorazione collettiva o al settore matrimonio;
- ha subìto un calo di fatturato annuale tra il 2020 e il 2019.
Fondo perduto per il settore HORECA: come funziona
I nuovi contributi spettano quindi al settore HORECA (Hotellerie-Restaurant-Catering), quindi alle imprese che operano nel settore:
- dell’ospitalità, come alberghi, Bed & Breakfast, campeggi, ostelli, rifugi, pensionati, residence, ecc.;
- della ristorazione, quindi ristoranti, bar, pub, bistrot, pasticcerie, gelaterie, cafè, mense aziendali, ristoro collettivo, ecc.;
- catering.
Per avere tutti i dettagli sui parametri di riferimento e le modalità di richiesta dei contributi bisognerà attendere il decreto attuativo congiunto MiSE e MEF, atteso entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del DL Sostegni bis.
Per questi nuovi finanziamenti a fondo perduto sono stati stanziati 60 milioni di euro per il 2021.
Per l’ok finale alla disposizione non si attende solo la conversione in legge ma anche l’autorizzazione della Commissione Europea.
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Guida al fondo perduto Sostegni bis: dai requisiti agli importi, tutto quello che c’è da sapere
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